Il municipio di Richmond, nel territorio nordamericano della California, si è unito a differenti settori che chiedono negli Stati Uniti l’eliminazione del blocco economico, commerciale e finanziario imposto contro Cuba. Durante una riunione del Municipio della città, è stata approvata il 1º marzo la Risoluzione presentata dalla consigliera comunale Gayle McLaughlin e patrocinata dal sindaco locale, Tom Butt, che chiama a porre fine a questa politica che ha già più di cinquant’anni.
Il documento invita il congressista Mark DeSaulnier e le senatrici Dianne Feinstein e Barbara Boxer a co- patrocinare legislazioni pendenti nella Camera dei Rappresentanti nel Senato per l’eliminazione del blocco economico e contro la restrizione dei viaggi a Cuba.
Gayle McLaughlin ha detto che emettendo la risoluzione ci uniamo alla maggioranza di persone negli Stati Uniti che appoggiano un cambio della politica verso Cuba. La Risoluzione è in accordo con una nota diffusa dal Comitato Internazionale, Pace e Giustizia e Dignità ai Popoli.
La consigliera ha sostenuto che il blocco non solo ha provocato un grande impatto nella popolazione dell’Isola, ma che ha danneggiato individui e settori economici anche negli USA.
Rita Barouch, presidente del Comitato di amicizia di Richmond con la località cubana di Regla, ha detto che sia negli USA che nel resto del mondo, il blocco viene considerato inefficace e disumano, una violazione delle leggi nordamericane e delle convenzioni internazionali.
L’attivista ha aggiunto che questa politica ha un carattere extra territoriale perchè castiga il commercio di terzi paesi con lo Stato dei Caraibi.
Alicia Jrapko, coordinatrice del Comitato Internazionale Pace, Giustizia e Dignità ai Popoli, ha messo in risalto le opportunità di questa risoluzione, quando il presidente Barack Obama si prepara per realizzare una visita a Cuba il 21 e 22 di marzo.
Poi ha considerato importante continuare ad esercitare pressioni sui funzionari eletti e sulla presente amministrazione statunitense perchè pongano fine al blocco, eliminino le proibizioni di viaggio e restituiscano a Cuba il territorio illegalmente occupato della Base Navale ubicata a Guantánamo, nell’oriente dell’Isola.
“Speriamo che la risoluzione approvata a Richmond si replichi in altri municipi in tutti gli Stati Uniti”, ha aggiunto Alicia Jrapko.
La nota del Comitato ha ricordato che il 17 dicembre del 2014, il presidente Obama e il suo omologo cubano, Raúl Castro, hanno annunciato una nuova era di relazioni tra i due paesi ed hanno accordato di ristabilire relazioni diplomatiche.
Partendo da questa data, il presidente degli USA ha richiamato ripetutamente il Congresso di Washington perchè elimini il blocco contro l’Isola, una petizione alla quale si sono uniti politici, imprenditori e attivisti di differenti Stati.