Arthur Gonzalez https://heraldocubano.wordpress.com
Anche se risulta inverosimile, la First Lady degli USA, ed eminente avvocata, Michelle Obama, è stata ingannata dalla manipolazione mediatica che, i suoi propri media, hanno intessuto contro la Rivoluzione cubana.
Questo si è materializzato nelle sue recenti dichiarazioni che “durante la sua breve visita a L’Avana promuoverà, a Cuba, una campagna per l’istruzione delle bambine”, qualcosa che nessuno le ha richiesto e tanto meno risulta necessario.
Michelle, evidentemente non ha ricevuto una buona preparazione per questo viaggio, poiché Cuba è uno dei paesi con il più alto livello di istruzione, secondo i dati forniti dall’UNESCO.
La First Lady deve sapere che l’educazione rappresenta per lo stato e la società cubana, uno dei suoi fondamentali pilastri, un impegno ineludibile con la società e che, dal trionfo della Rivoluzione, l’istruzione è totalmente gratuita per essere un diritto di tutti i cittadini, raccolti in questo modo nella Costituzione.
Il Sistema Nazionale dell’Istruzione cubano copre l’educazione iniziale, prescolare e primaria; il livello medio include l’istruzione secondaria di base, l’istruzione pre-universitaria, l’istruzione tecnica e professionale e l’educazione degli adulti; al terzo livello s’iscrive l’istruzione superiore. Il sistema è costituito da un insieme di sottosistemi organicamente legati a tutti i livelli e tipi di istruzione, con diritti uguali per maschi e femmine, bianchi, neri e meticci.
Evidentemente, Michelle non sa che a Cuba ci sono 65 centri di formazione universitaria, a cui si aggiungono 3150 sub sedi comunali in tutto il territorio nazionale, create a partire dall’anno scolastico 2001-2002, cifre riconosciute dall’UNESCO.
Inoltre, sull’isola studiano nell’istruzione superiore, con borse di studio, una media annua di 29000 studenti stranieri.
I responsabili nella preparazione del presidente Obama e sua moglie per la storica visita a Cuba, dovrebbero spiegarle che l’istruzione pre-universitaria è impartita in 374 centri nel paese, distribuiti in 115 comuni dei 169 esistente, con profili diversi, quali:
- 67 centri Preuniversitari di Scienze Pedagogiche (IPVCP)
- 33 Scuole Superiori di Perfezionamento Atletico
- 15 scuole di Istruttori d’Arte (VIA), nel campo della musica, arte, danza e teatro.
Come se non bastasse, la collaborazione di Cuba con il Programma di alfabetizzazione, IPLAC, è presente in 27 paesi in tutto il mondo, ottenendo alfabetizzare 3151420 cittadini con il metodo cubano “Io, sì posso” ragione per cui Cuba ha ricevuto numerosi riconoscimenti da Organismi internazionali quali:
-Premio Krupskaya, assegnato dalla Battaglia del sesto grado nel 1964.
-Premio Pavlevi, assegnato al modello di educazione degli adulti nel 1968.
-Premio all’educazione dei pescatori attraverso la radio, nel 1985.
-Premio Krupskaja per la campagna di alfabetizzazione per non vedenti nel sistema Braille, nel 1990.
-Menzione d’onore del Premio Internazionale Re Sejong al progetto: il processo di alfabetizzazione dei mass media: un’alternativa per i paesi sottosviluppati, di Cuba, nel 2002.
-Menzione d’onore del Premio Re Sejong alla Cattedra di alfabetizzazione de Educazione per giovani ed adulti dell’Istituto Latinoamericano e Caraibico nel 2003.
-Premio Onorario Re Sejong al progetto cubano: il processo di alfabetizzazione dei mass media, un’alternativa per i paesi sottosviluppi nel 2006.
-Premio Onorario del Premio Re Sejong per la cattedra di Alfabetizzazione de Istruzione per giovani ed adulti dell’Istituto Latinoamericano e Caraibico nel 2007.
Alla luce di questi risultati, l’Ufficio Regionale della Cultura per l’America Latina e i Caraibi dell’UNESCO, ha considerato, nel 2014, che “L’educazione cubana è un esempio per il mondo, per i suoi progressi nello sviluppo del suo sistema di istruzione per tutti, che sono maggiori rispetto a molti paesi più sviluppati”.
L’UNESCO ha affermato che “Cuba ha un indice di Sviluppo dell’Educazione per Tutti molto elevato, anche rispetto ai paesi sviluppati”. L’indice ha considerato la qualità, la prima infanzia, la primaria, i giovani, l’alfabetizzazione degli adulti e la parità di genere.
Secondo questo indice, Cuba occupa il primo posto tra tutti i paesi dell’America Latina, tra cui Messico e Venezuela, ciò che permette valutare il livello globale dell’attuazione degli obiettivi dell’iniziativa dell’UNESCO “Istruzione per tutti”, lanciata nel 2000.
Secondo l’ultimo rapporto di questa iniziativa, l’isola occupa anche il primo posto tra i paesi con bassi redditi che più spendono per l’istruzione.
Tuttavia, negli USA gli studi universitari sono molto costosi, poiché un anno accademico presso una prestigiosa università, in una facoltà di quattro anni, può costare circa $ 50000.
Il prezzo di iscrizione è solo l’inizio della spesa. Gli studenti devono anche pagare per l’alloggio, libri, altri materiali, cibo, trasporto, tra cui il parcheggio e qualsiasi altro consumo.
Pertanto, il progetto che Michelle Obama vuole implementare nel mondo chiamato “Let Girls Learn” (Lasciamo che le ragazze imparino), lanciato un anno fa, con l’obiettivo di fornire accesso all’istruzione a 62 milioni di bambine ed adolescenti in tutto il mondo che non frequentano la scuola, non è valida per le bambine cubane.
In realtà, il suddetto programma educativo risulterà umanitario per i paesi con sistema capitalistico che non vedono nell’istruzione una priorità, ciò che la Rivoluzione cambiò quando, nel 1959, il governo approvò un bilancio al fine di aprire, per la prima volta in tutto il paese, 10 mila classi rurali, portando l’educazione nelle zone più remote dell’arcipelago cubano.
Michelle Obama potrà constatare che a Cuba non c’è nulla di più importante che i bambini, seguendo i principi di José Martí, quando disse: “Per i bambini lavoriamo, perché i bambini sono quelli che sanno amare, perché i bambini sono la speranza del mondo”.
Michelle Obama engañada por la tergiversación mediática
Por Arthur González.
Aunque resulta inverosímil, la Primera Dama de Estados Unidos, y eminente abogada, Michelle Obama, ha sido engañada por la manipulación mediática que sus propios medios han tejido contra la Revolución cubana.
Esto se materializó en sus recientes declaraciones de que “durante su breve visita a La Habana promoverá en Cuba una campaña para la educación de las niñas”, algo que ni se le ha solicitado y mucho menos resulta necesario.
Michelle, evidentemente no ha recibido una buena preparación para ese viaje, porque Cuba es uno de los países con más alto nivel educación, de acuerdo con datos aportados por la UNESCO.
La Primera Dama debe saber que la educación representa para el Estado y la sociedad cubana, uno de sus pilares fundamentales, un compromiso ineludible con la sociedad y desde que triunfó la Revolución, la educación es totalmente gratuita por ser un derecho de todos los ciudadanos, recogido de esa forma en la Constitución.
El Sistema Nacional de Educación cubano abarca la educación inicial, preescolar y primaria; el nivel medio incluye la educación secundaria básica, la educación preuniversitaria, la educación técnica y profesional y la educación de adultos; en el nivel terciario se inscribe la educación superior. El Sistema está integrado por un conjunto de subsistemas orgánicamente articulados en todos los niveles y tipos de educación, con igualdad de derechos para niños y niñas, blancos, negros y mestizos.
Evidentemente, Michelle desconoce que en Cuba existen 65 centros de enseñanza universitaria, a las que se suman 3 mil 150 sub sedes municipales en todo el territorio nacional, creadas a partir del curso escolar 2001-2002, cifras reconocidas por la UNESCO.
Además, en la Isla estudian en la Educación Superior un promedio anual de 29 mil becarios extranjeros.
Los responsables de preparar al Presidente Obama y a su esposa para la visita histórica a Cuba, deberían explicarles que la enseñanza preuniversitaria se imparte en 374 centros del país, distribuidos en 115 municipios de los 169 existentes, con diferentes perfiles como son:
– 67 centros Preuniversitarios de Ciencias Pedagógicas (IPVCP).
– 33 escuelas Superior de Perfeccionamiento Atlético.
– 15 escuelas de Instructores de Arte (EIA), en las especialidades de Música, Artes Plásticas, Danza y Teatro.
Por si fuera poco, la colaboración de Cuba con el Programa de alfabetización, IPLAC, está presente en 27 países del mundo, lográndose alfabetizar a 3 millones 151 mil 420 ciudadanos, con el método cubano “Yo sí puedo”, razón por la cual Cuba ha recibido múltiples reconocimientos de Organismos internacionales como son:
-Premio Krupskaya, otorgado por la Batalla del sexto grado, en 1964.
-Premio Pavlevi, otorgado al modelo de educación de adultos en 1968.
-Premio a la educación de pescadores a través de la radiofonía, en 1985.
-Premio Krupskaya por la campaña de alfabetización para ciegos en
sistema Braille, en 1990.
-Mención Honorífica del Premio internacional Rey Sejong al proyecto: El proceso de Alfabetización de los medios de comunicación masiva: una alternativa para países subdesarrollados, de Cuba, en 2002.
-Mención Honorífica del Premio Rey Sejong a la Cátedra de Alfabetización y Educación para Jóvenes y Adultos del Instituto Latinoamericano y Caribeño, en 2003.
-Premio Honorífico Rey Sejong al proyecto cubano: El proceso de Alfabetización de los medios de comunicación masiva, Una alternativa para países subdesarrollados, en 2006.
-Premio Honorífico del Premio Rey Sejong a la Cátedra de Alfabetización y Educación para Jóvenes y Adultos del Instituto Latinoamericano y caribeño en el 2007.
Ante estos logros, la Oficina regional de Cultura para América Latina y el Caribe de la UNESCO, consideró en el año 2014 que “La educación cubana es un ejemplo para el mundo, por sus avances en el desarrollo de su sistema educativo para todos, los cuales son mayores con respecto a varios países más desarrollados”.
La UNESCO afirmó que “Cuba tiene un Índice de Desarrollo de la Educación para Todos muy elevado, incluso si se compara con los países desarrollados”. El índice consideró la calidad, la primera infancia, la primaria, los jóvenes, la alfabetización de los adultos y la paridad entre los sexos.
Según ese índice, Cuba ocupa el primer lugar entre todos los países latinoamericanos, incluyendo México y Venezuela, lo que permite evaluar el nivel global de la implementación de los objetivos de la iniciativa de la UNESCO “Educación para Todos”, lanzada en el año 2000.
De acuerdo con el último informe de la iniciativa, la Isla ocupa también el primer lugar entre los países con ingresos bajos que más gastan en educación.
Sin embargo, en Estados Unidos los estudios universitarios son muy costosos, pues un año lectivo en una universidad prestigiosa una carrera de cuatro años de duración, puede costar aproximadamente 50 mil dólares.
El precio de la matrícula es sólo el comienzo del gasto. Los estudiantes también deben pagar alojamiento, libros, otros materiales, comida, transporte, incluido el estacionamiento y cualquier otro consumo.
Por tanto, el proyecto que Michelle Obama desea instrumentar en el mundo denominado “Let Girls Learn” (Dejemos que las niñas aprendan), lanzado hace un año, con el objetivo de dar acceso a la educación a 62 millones de niñas y adolescentes en todo el mundo que no acuden a la escuela, no es válido para las niñas cubanas.
Realmente, el referido programa educativo resultará humanitario para países con sistemas capitalistas que no ven en la educación una prioridad, algo que la Revolución cambió cuando en 1959 el gobierno aprobó un presupuesto para por primera vez abrir en todo el país 10 mil aulas rurales, llevando la educación a las zonas más apartadas del archipiélago cubano.
Michelle Obama podrá constatar que en Cuba no hay nada más importante que los niños, siguiendo los principios de José Martí, cuando expresó: “Para los niños trabajamos, porque los niños son los que saben querer, porque los niños son la esperanza del mundo”.