Pedro Guerreiro, PCP | www.avante.pt – Marx21.it
Si deve continuare a prestare grande attenzione alla situazione in America Latina. Cercando di trarre partito dalle ondate di disagio per l’esplosione della crisi che ha avuto e, in questo momento, sta avendo profonde ripercussioni sulla situazione economica in molti paesi del sub-continente, gli USA stanno conducendo una metodica e vasta offensiva in America Latina.
Cercando di conservare l’iniziativa che l’evoluzione della situazione ha favorito, l’imperialismo cerca di recuperare il terreno che ha perduto con le significative avanzate ottenute negli ultimi 15 anni dalle forze progressiste e rivoluzionarie in paesi dell’America Latina e dei Caraibi. Avanzate che hanno aperto la strada a processi diversificati di sviluppo sovrano, al significativo miglioramento delle condizioni di vita di ampi settori della popolazione, sottratte alla povertà, a importanti spazi di cooperazione e integrazione – che, in particolare, hanno messo fine all’isolamento imposto dagli USA a Cuba –, facendo retrocedere le forze neoliberiste e gli Stati Uniti.
Consapevoli delle debolezze, delle contraddizioni, dei limiti e delle difficoltà con cui si confronta ciascuno di questi processi, gli USA intensificano la loro sistematica ingerenza, incentivando e raggruppando le forze più reazionarie nei paesi in cui queste subiscono duri colpi e utilizzando la loro influenza e il potere economico, ideologico e politico per promuovere la destabilizzazione di questi importanti processi di affermazione sovrana e antimperialista, di avanzata progressista e di trasformazione rivoluzionaria, creando, se possibile, le condizioni per il loro rovesciamento.
E’ stato così che le forze reazionarie e, anche, golpiste, hanno conquistato alcune importanti posizioni istituzionali in Argentina e in Venezuela, che usano ora per potenziare la loro azione di destabilizzazione e distruzione. E’ così che continua l’azione di destabilizzazione e di matrice golpista in Brasile, il cui ultimo passo è rappresentato dalla provocazione montata contro Lula da Silva, che mira a indebolire ciò che egli rappresenta per la speranza di milioni di brasiliani. E’ così che si assiste a una recrudescenza della pressione su Ecuador e Bolivia. E’ così che si mantiene il blocco nordamericano contro Cuba. E’ così che gli USA e le oligarchie latinoamericane continuano ad agire contro tutti i paesi che in America Latina e nei Caraibi, difendendo la loro sovranità e i legittimi interessi dei loro popoli, in qualche modo entrano in conflitto e oppongono resistenza ai dettami e al dominio dell’imperialismo.
Nel frattempo, va notato che gli Stati Uniti e i loro accoliti locali non vedono facilitata la realizzazione delle loro nefaste intenzioni. Si acutizzano le lotte. Si vanno definendo i campi. Affrontando le difficoltà, cercando di trovare le risposte più adeguate ad ogni situazione concreta, le forze rivoluzionarie e progressiste resistono alla controffensiva nei diversi paesi. Con lotte coraggiose e tenaci. Lotte con cui, difendendo le avanzate e le conquiste realizzate, si creano, contemporaneamente, le condizioni che rendano possibili nuove avanzate e conquiste. Lotte che esigono la mobilitazione organizzata dei lavoratori e di vaste masse popolari in difesa dei propri diritti, per trasformazioni democratiche sempre più profonde che attacchino alla radice l’ingiustizia sociale, per trasformazioni rivoluzionarie. Lotte che, come l’esperienza conferma, si rafforzano con la convergenza e l’unità delle forze rivoluzionarie e progressiste contro il nemico comune
Di fronte alle grandi sfide che si pongono all’America Latina, la solidarietà con la lotta dei popoli latinoamericani e caraibici per la sovranità e l’indipendenza nazionale, per avanzate democratiche e progressiste, per trasformazioni rivoluzionarie, per la costruzione del socialismo, è più necessaria che mai.
