Edmundo García https://lapupilainsomne.wordpress.com
Come ha annunciato in una recente conferenza stampa il ministro degli Esteri di Cuba, Bruno Rodríguez, il presidente Barack Obama arriverà domenica 20 a L’Avana, dove sarà ricevuto dalle autorità e dal popolo cubano. Lo stesso giorno visiterà siti storici della capitale, tra cui la Cattedrale, dove s’incontrerà con il cardinale Jaime Ortega.
A Miami esiste un piano per boicottare la visita del presidente Obama, che comprende azioni dentro e fuori da Cuba. Il più pericoloso di questi atti è che sono pianificati dai membri della cosiddetta “nuova dissidenza”, ma questa volta in relazione con i vecchi terroristi di Miami che sono ritornati da un presunto ritiro, incoraggiati dalle promesse di persone irresponsabili che iniziano a presentarsi come loro continuatori nel conflitto, sporco e violento, contro la Rivoluzione cubana. Si nota, oggi, un culto della vecchia controrivoluzione armata in alcune reti sociali. La storia che il terrorismo a Miami sia finito, lasciando il posto alla lotta pacifica, è una favola.
Poche ore fa, al divenuto “pacifista” Ramon Saul Sanchez è stato impedito dalle autorità costiere USA di tentare la penetrazione, illegale, nelle acque territoriali cubane in un’imbarcazione la cui prora è la maschera “Democrazia”, ciò che rappresenta un attentato contro la sicurezza nazionale cubana ai confini.
Il ritorno sulla scena del vecchio terrorismo insediato a Miami, iniziato qualche mese fa con una compiacente intervista di Juan Manuel Cao all’assassino Luis Posada Carriles nel programma “Lo specchio” di Canale 41, è palpabile ora in un evento organizzato a Miami -nella stessa domenica 20 marzo- con il nome “La marcia è di tutti”; titolo che evoca un vecchio documento della cosiddetta opposizione interna, che in questi giorni è stato celebrato da Martha Beatriz Roque Cabello, in visita a Miami, alle feste che sono previste nel centro ricreativo Big Five, nell’ ICCAS ed in alcune sedi di mezzi stampa a Miami.
Della “marcia” contro la visita di Obama a Cuba è stato segnalato che inizierà al Monumento alla Brigata 2506 a Miami, eretto in memoria della sconfitta dei mercenari che invasero la loro patria alla Baia dei Porci, e terminerà alla cosiddetta Casa del Prigioniero. Pochi isolati per poche persone.
Ma ciò che non è stato detto di questa camminata è che la sta promuovendo Santiago Alvarez Magriñá; un terrorista che da tempo era in ombra, dopo aver lasciato il carcere ed essere soggetto ad una possibile espulsione, ma che ora è tornato in auge per promesse di qualcuno che non ha messo la faccia. Santiago Alvarez si presenta ora in pubblico impunemente, accompagnato da membri di una cosiddetta “nuova dissidenza” che si muove a suo agio tra Cuba e Miami.
Nell’annuncio pubblico di “La marcia è di tutti” Santiago Álvarez, ha detto che la sua organizzazione di facciata Rescate Jurídico (Riscatto Giuridico) era gemellata con la chiamata Assemblea della Resistenza; collegata con altre organizzazioni come MAR per Cuba, presieduta da Silvia Iriondo, il Fronte Nazionale per la Resistenza Civica Orlando Zapata Tamayo di Jorge Luis Garcia Perez Antunez (http://www.marporcuba.org/?p=5800) ed il Direttorio Democratico di Orlando Gutiérrez Boronat, molto legato anche al chiamato UNPACU di Jose Daniel Ferrer.
Tutti loro, come rifletteva Silvia Iriondo sul sito ufficiale di Mar per Cuba, sono sponsorizzati dalla congressista federale Ileana Ros-Lehtinen.
L’organizzazione Rescate Jurídico di Santiago Álvarez ha un nome bugiardo. Dichiara che si dedica alla lotta pacifica ma in realtà ciò che fa è sostenere le persone violente e poi fornire loro consulenza legale se sono arrestate mentre commettono i loro crimini.
Tra i progetti che più vantano, Santiago Álvarez e suoi seguaci della cosiddetta Fondazione Rescate Jurídico, si trova la fallita lobbying perché fosse consegnato il Premio Nobel per la Pace alle Dame in Bianco di Berta Soler. Un piano che implicava finanziamento ed intromissione nelle azioni della stessa organizzazione.
Il gruppo del terrorista Santiago Alvarez riconosce anche che: “Abbiamo raccolto oltre $ 400.000 per contribuire a difendere i quattro cubani anti castristi che furono imprigionati a Panama per aver tentato di facilitare la fuga di un generale castrista. Inoltre, la FRJ fornì assistenza essenziale alle famiglie dei prigionieri e negoziò con la Presidente di Panama per ottenere il suo perdono e la scarcerazione negli USA”. (http://www.fundacionrescatejuridico.com)
Come ho già detto in un articolo pubblicato qualche anno fa, Santiago Alvarez si vantò su Radio Mambi su fatti come questi, insieme ai terroristi Luis Posada Carriles, Gaspar Jiménez Escobedo e Pedro Remón, che erano disposti a far saltare in aria l’auditorium dell’Università di Panama, dove dovevano incontrarsi centinaia di giovani per ascoltare un discorso del Comandante in Capo Fidel Castro. I terroristi hanno avuto l’audacia di celebrare pubblicamente l’indulto concesso dall’ex presidente Mireya Moscoso; i cui legami con la congressista Ileana Ros-Lehtinen sono noti. (http://latardesemueve.com/archives/506)
Uno delle azioni più vili di Santiago Álvarez Magriñá, l’organizzatore della marcia di domenica a Miami in opposizione alla visita di Obama a Cuba, è l’autorizzazione che uno dei suoi scagnozzi collocasse un ordigno esplosivo nel cabaret Tropicana.
Nel programma ‘La Tarde se Mueve’ abbiamo denunciato questa bassezza varie volte. Ma come sempre è bene rinfrescare la memoria, soprattutto quando ci sono giovani che recentemente si sono uniti alla vita politica; qui lascio la spregevole conversazione telefonica tra Santiago Álvarez e uno dei suoi sicari:
Sicario: «L’altro giorno, mi dicesti in merito al Tropicana, vuoi che io faccia qualcosa lì?”
Santiago Alvarez: “Se tu vuoi fare questo meglio, per me è lo stesso. Lì si entra da una finestra con un paio di lattine e si finisce quello, ed è meno rischioso”. (https://www.youtube.com)
Con Santiago Álvarez, o vicino a Santiago Alvarez, ci sono Antunez, Jose Daniel Ferrer, Antonio Rodiles, Marta Beatriz Roque, Berta Soler e gli altri. Anche un gruppo chiamato “Unione” formata in New Jersey da persone altrettanto violente e falsamente pacifiste che si sono riattivate sotto la protezione di Bob Menendez e Albio Sires.
Questi facinorosi non la faranno franca. Il presidente Obama, le autorità cubane ed il popolo celebreranno l’incontro a Cuba come previsto. Ma questa visita ha messo in evidenza qualcosa che non può essere presa alla leggera: qualcuno ha dato incoraggiamento ai terroristi della vecchia guardia che dicevano essere fuorigioco: i fantasmi di Omega 7, Alpha 66 e di altri gruppi violenti di Miami sono di ritorno e si mescolano pericolosamente con i difensori della lotta “pacifica” e del colpo di stato “morbido”.
Viejos terroristas de Miami se reciclan con políticos y la llamada “nueva disidencia”
Por Edmundo García
Como anunció en reciente conferencia de prensa el Canciller de Cuba Bruno Rodríguez, el presidente Barack Obama llegará el domingo 20 a La Habana, donde será recibido por las autoridades y el pueblo cubano. Ese mismo día visitará lugares históricos de la capital, entre ellos la Catedral, donde se entrevistará con el Cardenal Jaime Ortega.
En Miami existe un plan para boicotear la visita del presidente Obama, que incluye acciones dentro y fuera de Cuba. Lo más peligroso de estos actos es que están planeados por miembros de la llamada “nueva disidencia”, pero esta vez en vínculo con viejos terroristas de Miami que han regresado de un supuesto retiro, estimulados por las promesas de personas irresponsables que empiezan a presentarse como sus continuadores en el enfrentamiento sucio y violento contra la Revolución Cubana. Se nota hoy un culto a la vieja contrarrevolución armada en algunas redes sociales. Aquello de que el terrorismo en Miami había expirado, dando paso a la lucha pacífica, es un cuento de camino.
Hace solo unas horas el devenido “pacifista” Ramón Saúl Sánchez fue impedido por las autoridades costeras norteamericanas de intentar la penetración ilegal en aguas territoriales cubanas en una embarcación cuyo culebrón de proa es la máscara “Democracia”, lo que representa un atentado contra la seguridad nacional cubana en frontera.
El regreso a la escena del viejo terrorismo miamense, iniciado hace unos meses atrás con una complaciente entrevista de Juan Manuel Cao al asesino Luis Posada Carriles en el programa “El espejo” del Canal 41, es palpable ahora en un acto convocado en Miami para el mismo domingo 20 de marzo bajo el nombre de “La marcha es de todos”; título que evoca un viejo documento de la llamada oposición interna, que por estos días ha estado celebrando Martha Beatriz Roque Cabello, de visita en Miami, en fiestas que se le han programado en el centro recreativo Big Five, en el ICCAS y en algunas sedes de medios de prensa de Miami.
De la “marcha” contra la visita de Obama a Cuba se ha informado que comenzará en el Monumento a la Brigada 2506 en Miami, erigido en recuerdo de la derrota de los mercenarios que invadieron su patria por playa Girón, y terminará en la llamada Casa del Preso. Unas pocas cuadras para unas pocas personas.
Pero lo que no se ha dicho de esa caminata es que la está promoviendo Santiago Álvarez Magriñá; un terrorista que llevaba un tiempo en la sombra, luego de salir de la cárcel y estar sujeto a una posible deportación, pero que ahora ha tomado un nuevo aire por promesas de alguien que no ha dado la cara. Santiago Álvarez se presenta ahora en público con impunidad, acompañado por miembros de una llamada “nueva disidencia” que se mueve a sus anchas entre Cuba y Miami.
En el anuncio público de “La marcha es de todos”, Santiago Álvarez dijo que su organización pantalla Rescate Jurídico estaba hermanada con la titulada Asamblea de la Resistencia; vinculada con otras organizaciones como Mar por Cuba, presidida por Silvia Iriondo, el Frente Nacional de Resistencia Cívica Orlando Zapata Tamayo de Jorge Luis García Pérez Antúnez (http://www.marporcuba.org/?p=5800) y el Directorio Democrático de Orlando Gutiérrez Boronat, muy ligados también a la llamada UNPACU de José Daniel Ferrer.
Todos ellos, como refleja Silvia Iriondo en la página oficial de Mar por Cuba, están apadrinados por la congresista federal Ileana Ros-Lehtinen.
La organización Rescate Jurídico de Santiago Álvarez tiene un nombre mentiroso. Declara que se dedica a la lucha pacífica pero en verdad lo que hace es apoyar a personas violentas y luego facilitarles asesoría legal si son detenidas mientras cometen sus crímenes.
Entre los proyectos de que más alardean Santiago Álvarez y sus seguidores de la llamada Fundación Rescate Jurídico, se encuentra el fracasado cabildeo para que le fuera entregado el Premio Nobel de la Paz a las Damas de Blanco de Berta Soler. Un plan que implicaba financiamiento e intromisión en las acciones de la propia organización.
El grupo del terrorista Santiago Álvarez también reconoce que: “Recaudamos más de $400,000 para ayudar a defender a 4 cubanos anticastristas que fueron encarcelados en Panamá por tratar de propiciar la fuga de un general castrista. Además, la FRJ proveyó asistencia esencial para los familiares de los presos y negoció con la Presidenta de Panamá para lograr su perdón y excarcelación a los Estados Unidos.”. (http://www.fundacionrescatejuridico.com/nuestro-historial-de-servicio.html)
Como dije en un artículo publicado hace unos años, Santiago Álvarez estuvo alardeando en la emisora Radio Mambí sobre hechos como esos, junto a los terroristas Luis Posada Carriles, Gaspar Jiménez Escobedo y Pedro Remón, que estuvieron dispuestos a volar el paraninfo de la Universidad de Panamá donde debían encontrarse centenares de jóvenes para escuchar una intervención del Comandante en Jefe Fidel Castro. Los terroristas tuvieron el atrevimiento de celebrar públicamente el indulto otorgado por la ex presidenta Mireya Moscoso; cuyos vínculos con la congresista Ileana Ros-Lehtinen son conocidos. (http://latardesemueve.com/archives/506)
Una de las acciones más cobardes de Santiago Álvarez Magriñá, el organizador de la marcha del domingo en Miami en oposición a la visita del presiente Obama a Cuba, es la autorización para que uno de sus esbirros colocara un explosivo en el cabaret Tropicana.
En el programa La Tarde se Mueve hemos denunciado esta bajeza varias veces. Pero como siempre es bueno refrescar la memoria, sobre todo cuando existen jóvenes que recientemente se suman a la vida política, aquí les dejo esta despreciable conversación telefónica entre Santiago Álvarez y uno de sus sicarios:
Sicario: “El otro día, que me dijiste lo de Tropicana, ¿tú quieres que yo haga algo allá?”
Santiago Álvarez: “Si quieres hacer eso mejor, a mí me da lo mismo. Ahí se entra por una ventana con un par de laticas y se acaba aquello, y es menos riesgoso”. (https://www.youtube.com/watch?v=1PLkLERA0dc)
Con Santiago Álvarez, o cerca de Santiago Álvarez, están Antúnez, José Daniel Ferrer, Antonio Rodiles, Marta Beatriz Roque, Berta Soler y los otros. También un grupo llamado “Unión”, formado en New Jersey por personas igualmente violentas y falsamente pacifistas que se han reactivado bajo la protección de Bob Menéndez y Albio Sires.
Estos facinerosos no se saldrán con la suya. El presidente Obama, las autoridades cubanas y el pueblo celebrarán el encuentro en Cuba según lo previsto. Pero esta visita ha puesto en evidencia algo que no se puede tomar a la ligera: alguien ha dado aliento a los terroristas de la vieja guardia que decían que estaban descontinuados: los fantasmas de Omega 7, Alpha 66 y otros grupos violentos de Miami están de regreso y se mezclan peligrosamente con los defensores de la lucha “pacífica” y el golpe “suave”.