I diritti umani negli USA sotto il governo Obama

David Brooks https://lapupilainsomne.wordpress.com

obama-urloNelle sue dichiarazioni alla stampa insieme al presidente cubano Raul Castro, Barack Obama, ed anche giornalisti nordamericani che hanno fatto domande, enfatizzarono, più volte, il tema dei diritti umani. A tal proposito riproduciamo il testo del giornalista statunitense David Brooks, pubblicata dal quotidiano messicano La Jornada, che raccoglie l’evoluzione e lo stato di tematiche come: Libertà di espressione, Elezioni libere, Repressione della polizia, Detenzione arbitraria e indefinite, Tortura, Violenza armata, Dissidenti, Trasparenza, Prigionieri, Diritti del lavoro, Presenza di terroristi e criminali di guerra, Diritti dei non cittadini, Sorveglianza governativa durante i due mandati del presidente Obama.

Specchi

David Brooks

Il presidente Barack Obama ha iniziato il suo viaggio a Cuba e Argentina, questa settimana, sottolineando che la questione dei diritti umani sarà di primo piano nei suoi scambi con le controparti e nei suoi messaggi a quei popoli. Ha promesso di affrontare le differenze che ha con il governo dell’isola e, d’altra parte, affronterà la complicata storia (come la caratterizzarono i suoi consulenti) del suo paese con i regimi golpisti del tempo della guerra sporca in Sud America. Per facilitare questo dialogo, qui ci sono alcuni punti che potrebbe affrontare nel suo appello per la difesa dei diritti umani fondamentali e la trasparenza.

1. Libertà di espressione: il governo ha utilizzato una vecchia legge contro lo spionaggio per monitorare e perseguire il doppio delle persone nel corso degli ultimi sette anni che tutti i regimi precedenti dal 1917. Gli accusati sono funzionari e giornalisti che cercavano comunicare al pubblico violazioni di libertà civili e violazioni dei diritti umani da parte delle autorità. Un’organizzazione nazionale di difesa dei giornalisti ha affermato che le misure di controllo dell’informazione, da parte del regime attuale, sono le più aggressive da 40 anni, e giornalisti veterani dei principali media accusano che è tra i governi meno trasparenti e di attacchi, senza precedenti, contro la stampa libera.

2. Elezioni libere: c’è un’ampia documentazione sulle gravi irregolarità del sistema elettorale, tra cui casi di frode, soppressione del voto (incluso l’annullamento del diritto di voto a circa 6 milioni di persone che hanno precedenti penali), il fatto che non tutti i voti siano contati e la corruzione diffusa.

3. Repressione della polizia: 145mila civili sono stati uccisi dalle forze di polizia nel 2015; di loro 226 erano disarmati. Le minoranze soffrono due o tre volte più morti rispetto ai loro omologhi della maggioranza. Ogni anno si offre documentazione degli abusi e dell’uso indebito della forza da parte delle autorità contro cittadini. Ci sono ripetuti episodi di uso della forza di polizia contro manifestazioni ed atti di protesta non violenta.

4. Detenzione arbitraria ed indefinita: il paese mantiene un numero imprecisato di sospetti in centri di detenzione, tra cui un campo di concentramento, senza accusa né processo, in alcuni casi, da più di 14 anni.

5. Tortura: il governo si è rifiutato di indagare e perseguire i funzionari e ufficiali che hanno utilizzato tecniche di tortura vietate dal diritto internazionale e dalle leggi nazionali.

6. Violenza armata: circa 88 persone muoiono, in media ogni giorno, per armi da fuoco, ciò che Amnesty International considera crisi dei diritti umani e che colpisce decine di migliaia di persone ogni anno.

7. Dissidenti: diversi prigionieri politici restano in carcere, mentre altri sono o sono stati costretti a chiedere asilo politico in altri paesi.

8. Trasparenza: l’attuale governo ha stabilito un record nel numero di richieste respinte, come il livello di censura della documentazione, secondo le leggi di accesso alle informazioni e trasparenza.

9. Prigionieri: il paese ha la più grande popolazione carceraria al mondo, con 2,37 milioni di prigionieri. Di questi, circa 100000 sono in isolamento, qualcosa che le organizzazioni per i diritti umani hanno documentato come tortura.

10. Diritti del lavoro: in ampie regioni del paese non è rispettao il diritto alla sindacalizzazione, si violano le norme sulla salute del lavoro e centinaia di migliaia di ninorenni lavorano nei campi senza minimi diritti. Ci sono condizioni di schiavitù sia nei settori agricoli che nelle imprese sub appaltatrici urbane.

11. Presenza di terroristi e criminali di guerra: diversi accusati di atti di terrorismo sono latitanti dalla giustizia internazionale e sono protetti nel paese.

12. Diritti dei non cittadini: negli ultimi anni si è ampliato l’uso della detenzione di madri e bambini che cercano rifugio dalla violenza nei loro paesi. Inoltre, i minori vengono arrestati, processati senza rappresentanza legale e deportati in paesi da cui sono in fuga dalla violenza e dalla morte. Alcune di queste pratiche violano le leggi nazionali ed internazionali. Inoltre, ci sono state un numero di espulsioni senza precedenti da parte del regime attuale.

13. Sorveglianza governativa: lo spionaggio di massa della cittadinanza è stato denunciato come una violazione delle libertà civili fondamentali.

Amnesty International ha riassunto che quel paese americano ha contribuito all’erosione dei diritti umani a livello mondiale al non chiudere centri di detenzione illegali, rifiutarsi di accogliere i rifugiati, fallire in quanto a riformare il sistema di giustizia penale e non agire contro la violenza armata.

Questa è solo una parte di ciò che accade in un paese americano, ma tale paese non è caraibico o sud americano. Quel paese si chiama Stati Uniti.

Magari il popolo cubano de argentino possano offrire suggerimenti, ricette e proposte al presidente Obama per aiutare il popolo USA ad affrontare e risolvere alcuni di questi problemi. Non si tratta d’ingerenza straniera, ma di offrire uno specchio come atto di solidarietà.

Fonti: 1. Comitato per la Protezione dei giornalisti. L’amministrazione Obama e la stampa; 3. The Guardian. The Counted; 4 e 5: il caso più noto è Guantanamo: Rapporti annuali di Human Rights Watch, Amnesty International, Center for Constitutional Rights; 7. Leonard Peltier, Mumia Abu-Jamal, Bradley Manning e Edward Snowden, tra altri; 8. Reportage dall’agenzia Ap del 19 marzo; 9 e 10. Human Rights Watch Relazione annuale e della Coalizione dei Lavoratori Immokalee; 11. Tra questi: Luis Posada Carriles, Orlando Bosch, alcuni ufficiali militari salvadoregni e diversi funzionari (di basso e alto rango), che sono stati accusati di aver commesso crimini di guerra, come l’ex Segretario di Stato Henry Kissinger, tra molti altri ; 12. Amnesty International, Human Rights Watch; 13. American Civil Liberties Union.

(La Jornada)

Los Derechos Humanos en EEUU bajo el gobierno de Obama

Por David Brooks

En sus declaraciones a la prensa junto al Presidente cubano Raúl Castro, Barack Obama, y también los periodistas norteamericanos que realizaron preguntas enfatizaron reiteradamente en el tema de los Derechos Humanos. A propósito, reproducimos este texto del periodista estadounidense David Brooks, publicado por el diario mexicano La Jornada, que recoge la evolución y el estado de temas como Libertad de expresión, Elecciones libres, Represión policíaca, Detención arbitraria e indefinida, Tortura, Violencia armada, Disidentes, Transparencia, Presos, Derechos laborales, Albergue de terroristas y criminales de guerra, Derechos de no ciudadanos, Vigilancia gubernamental durante los dos mandatos del Presidente Obama.

Espejos

David Brooks

El presidente Barack Obama inició su viaje a Cuba y Argentina esta semana, subrayando que el tema de los derechos humanos será prominente en sus intercambios con sus contrapartes y en sus mensajes a esos pueblos. Prometió que abordará las diferencias que tiene con el gobierno de la isla, y, por otro lado, abordará la historia complicada (como caracterizaron sus asesores) de su país con los regímenes golpistas de la época de la guerra sucia en América del Sur. Para ayudar facilitar este diálogo, aquí ofrecemos algunos puntos que podría abordar en su llamado por la defensa de los derechos fundamentales y la transparencia.

1. Libertad de expresión: el gobierno ha empleado una ley antigua contra el espionaje para fiscalizar y perseguir dos veces más personas en los últimos siete años que todos los regímenes anteriores combinados desde 1917. Los acusados son funcionarios y periodistas que buscaban dar a conocer al público violaciones de libertades civiles y abusos de derechos humanos por las autoridades. Una organización nacional de defensa de periodistas afirmó que las medidas de control de información por el régimen actual son las más agresivas desde hace 40 años, y periodistas veteranos de los principales medios acusan que es entre los gobiernos menos transparentes y de ataques sin precedente contra la prensa libre.

2. Elecciones libres: existe amplia documentación sobre las graves irregularidades del sistema electoral, entre ellas casos de fraude, supresión del voto (incluyendo la anulación del derecho al voto a aproximadamente 6 millones de personas por tener antecedentes criminales), el hecho de que no todos los votos son contados y corrupción extensa.

3. Represión policiaca: mil 145 civiles murieron a manos de fuerzas policiacas en 2015; de ellos 226 estaban desarmados. Minorías sufren dos o tres veces más muertes que sus contrapartes de la mayoría. Cada año se ofrece documentación de abusos fiscos y uso de fuerza indebida por las autoridades contra ciudadanos. Hay repetidos incidentes del uso de la fuerza policiaca contra manifestaciones y actos de protesta no violenta.

4. Detención arbitraria e indefinida: el país mantiene un número no conocido de sospechosos en centros de detención, incluido un campo de concentración, sin cargos ni juicio, en algunos casos, por más de 14 años.

5. Tortura: el gobierno ha rehusado investigar y fiscalizar a funcionarios y oficiales que usaron técnicas de tortura prohibidas por el derecho internacional y las leyes nacionales.

6. Violencia armada: unos 88 ciudadanos mueren en promedio cada día por armas de fuego, algo que Amnistía Internacional considera crisis de derechos humanos y que afecta a decenas de miles anualmente.

7. Disidentes: varios presos políticos permanecen encarcelados, mientras otros son o han sido obligados a buscar refugio político en otros países.

8. Transparencia: el actual gobierno ha marcado récord en el número de solicitudes rechazadas, como el nivel de censura de documentación, según las leyes de acceso a la información y transparencia.

9. Presos: el país tiene la población encarcelada más grande del mundo, con 2.37 millones de presos. De ellos, aproximadamente 100 mil están en aislamiento, algo que organizaciones de derechos humanos han documentado como tortura.

10. Derechos laborales: en amplias regiones del país no se respeta el derecho a la sindicalización, se violan las normas de salud laboral y cientos de miles de menores de edad trabajan en los campos de cultivo sin derechos mínimos. Hay condiciones de esclavitud tanto en sectores agrarios como en maquiladoras urbanas.

11. Albergue de terroristas y criminales de guerra: varios acusados de actos de terrorismo son fugitivos de las justicia internacional y son protegidos en el país.

12. Derechos de no ciudadanos: durante los últimos años se ha ampliado el uso de la detención de madres y niños que buscan refugio de la violencia en sus países. Más aún, menores de edad son detenidos, procesados sin representación legal y deportados a países de los que huyen de violencia y muerte. Algunas de estas prácticas violan leyes nacionales e internacionales. Incluso, se han realizado un número de deportaciones sin precedente por el régimen actual.

13. Vigilancia gubernamental: el espionaje masivo a la ciudadanía ha sido denunciado como una violación de las libertades civiles fundamentales.

Amnistía Internacional resumió que ese país americano ha contribuido a la erosión de los derechos humanos a nivel mundial al no cerrar centros de detención ilegales, rehusarse a dar la bienvenida a refugiados, fracasar en cuanto a reformar el sistema de justicia criminal y no actuar contra la violencia armada.

Esto sólo es parte de lo que ocurre en un país americano, pero ese país no es caribeño ni sudamericano. Ese país se llama Estados Unidos.

Ojalá el pueblo cubano y el argentino puedan ofrecer sugerencias, recetas y propuestas al presidente Obama para ayudar al pueblo estadunidense a abordar y resolver algunos de estos problemas. No se trata de injerencia extranjera, sino de ofrecer un espejo como acto de solidaridad.

Fuentes:1. Comité para Protección de Periodistas. El gobierno de Obama y la prensa; 3. The Guardian. The Counted; 4 y 5: el caso más notorio es Guantánamo: Informes anuales de Human Rights Watch, Amnistía Internacional, Center for Constitutional Rights; 7. Leonard Peltier, Mumia Abu-Jamal, Chelsea Manning y Edward Snowden, entre ellos; 8. Reportaje de la agencia Ap del 19 de marzo; 9 y 10. Human Rights Watch Informe anual y Coalición de Trabajadores Immokalee; 11. Entre éstos: Luis Posada Carriles, Orlando Bosch, varios oficiales militares salvadoreños, así como varios funcionarios (de bajo y alto rango) que han sido acusados de cometer crímenes de guerra, como el ex secretario de Estado Henry Kissinger, entre muchos más; 12. Amnistía Internacional, Human Rights Watch; 13. American Civil Liberties Union.

(La Jornada)

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