Obama riconosce internazionalismo solidale dei medici cubani
Il presidente statunitense, Barack Obama, elogiò oggi i medici internazionalisti cubani che assistono popolazioni svantaggiate in decine di paesi del mondo, in forma solidale.
Bisogna riconoscere il sollievo che i dottori cubani proporzionano a migliaia di poveri nel mondo che soffrono, ha detto Obama, in un discorso davanti ai rappresentanti di organizzazioni distinte della società civile cubana, nel Gran Teatro de L’Avana Alicia Alonso.
Oltre al riconoscimento per i medici, frutto di un sistema di salute pubblica universale e gratuito, il presidente celebrò il talento cubano, che ha detto che deriva dal sistema educativo, dalle stesse caratteristiche che quello sanitario, che considera allo stesso modo tutti i bambini e tutte le bambine.
Obama riconobbe che la politica del bloqueo economico, commerciale e finanziario è una parte importante che ancora persiste, nonostante esistano misure per renderlo più flessibile promosse dal suo governo, non risulta funzionale agli interessi nordamericani né riflette i lacci storici e culturali che gemellano entrambi i paesi.
Le politiche della Guerra Fredda non hanno senso nel secolo XXI, sottolineò, al tempo che sollecitò i cubani e gli statunitensi affinché non temano i cambiamenti, bensì li accolgano e contribuiscano a fomentare una convivenza civilizzata.
Il discorso di Obama davanti alla società civile, presenziato dal presidente cubano Raul Castro ed altre autorità dell’isola, è una delle ultime attività della sua visita ufficiale di tre giorni che finisce nel pomeriggio di oggi ed è qualificata come storica per essere la prima di un capo della Casa Bianca a Cuba in 88 anni.
Obama: il popolo cubano ha definito nuovi scenari Cuba-USA
Il presidente statunitense, Barack Obama, affermò oggi che il popolo cubano e le sue caratteristiche definirono i nuovi scenari delle relazioni tra Cuba ed il suo paese, che evolvono verso la normalizzazione.
In un discorso davanti a rappresentanti di distinte organizzazioni della società civile cubana, nel Gran Teatro de L’Avana Alicia Alonso, Obama espresse che il popolo dell’isola risveglia riconoscimento ed ammirazione negli Stati Uniti.
Ciò è stato fondamentale, spiegò, affinché la sua amministrazione decidesse di cambiare la politica di isolamento nella quale Washington ha sommerso L’Avana durante più di mezzo secolo, dal trionfo della Rivoluzione nel 1959.
I cubani sono tanto innovatori come qualunque altro popolo del mondo, sostenne Obama, che pensò che gli abitanti dell’isola possono inserirsi pienamente nell’economia globale per la loro capacità creativa ed impegno.
In questo senso disse che “il cubano la inventa nell’aria”, una frase del gergo contemporaneo nel paese che denota le capacità di crescita e perseveranza dei nazionali davanti alle carenze materiali, molte di queste determinate dal bloqueo economico statunitense che persiste ancora nonostante recenti misure che lo rendono più flessibile.
Obama riconobbe il talento cubano, facilitato da un sistema educativo che valuta tutti i bambini e le bambine con ugualianza.
Negli ultimi anni Cuba si sta aprendo al mondo, permettendo che questo talento si sviluppi, ed insieme col popolo statunitense si possano ottenere molte cose, sottolineò.
Il discorso del mandatario è una delle ultime attività della sua visita ufficiale all’isola, iniziata domenica e qualificata come storica per essere la prima di un capo della Casa Bianca in 88 anni, come per riaffermare la volontà comune delle due nazioni di proseguire una strada congiunta verso la normalizzazione dei loro vincoli.
Il Bloqueo è un carico obsoleto che pesa sul popolo cubano, riconosce Obama
Il bloqueo mantenuto dagli Stati Uniti è un carico obsoleto che pesa sul popolo di Cuba, riconobbe oggi a L’Avana il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama.
È momento di togliere il bloqueo, sostenne in un discorso pubblico nel Gran Teatro de L’Avana Alicia Alonso, nel quale considerò che il bloqueo mantenuto da più di mezzo secolo costituisce anche un peso per gli statunitensi che vogliono venire a Cuba per lavorare ed investire qui.
Come presidente degli Stati Uniti, affermò, sollecitai al Congresso di togliere il bloqueo perché è un peso obsoleto sul popolo cubano.
Il mandatario indicò che basato in una politica diretta ad appoggiare la nazione caraibica, il suo governo sta realizzando già alcuni cambiamenti che sono possibili dall’ambito amministrativo con lo scopo di favorire le relazioni bilaterali.
Menzionò anche la flessibilità all’invio di denaro alle famiglie, la promozione dei viaggi di statunitensi sull’isola, e questo contribuisce ad incrementare le entrate.
Obama sottolineò le potenzialità di sviluppo a Cuba ed ha fatto l’esempio delle esperienze dei lavoratori autonomi, che possono rinnovarsi ed adattarsi ai tempi attuali senza perdere l’identità.
Il presidente nordamericano pronunciò il discorso nel suo ultimo giorno in questa capitale, dopo una visita di tre giorni, considerata storica dalla stampa internazionale.
Nel teatro erano presenti il presidente di Cuba, Raul Castro, e la prima Ballerina Assoluta Alicia Alonso.