Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama si dispone a salire sull’aereo Air Force 1, nell’aeroporto Internazionale José Martí, concludendo la sua visita ufficiale a Cuba iniziata domenica 20.
Obama continua la sua agenda di viaggio in Argentina che prevede un incontro con il suo omologo, Mauricio Macri nella Casa Rosada, sede della presidenza in questa nazione sudamericana.
Durante il suo sogiorno a Cuba il 44ª presidente degli Stati Uniti ha visitato con la comitiva che lo ha accompagnato alcuni luoghi del Centro Storico della capitale, come la Plaza de Armas, il Palazzo dei Capitani Generali e la Cattedrale de L’Avana con la guida dello storiografo della città, Prof. Eusebio Leal Spengler.
La mattina di lunedì 21 marzo, Barack Obama ha partecipato alla cerimonia in omaggio all’Eroe Nazionale di Cuba José Martí e ha posto una corona di fiori davanti al monumento in Piazza della Rivoluzione.
Quindi ha sostenuto conversazioni ufficiali con il presidente dei Consigli di Stato e dei ministri, Generale d’ Esercito Raúl Castro Ruz.
Poi i due mandatari hanno offerto dichiarazioni alla stampa, con una vasta ripercussione internazionale.
Nel pomeriggio di lunedì ha parlato nel Forum degli Affari con lavoratori del settore statale e di altre forme di gestione cubane.
Oggi Obama ha offerto un discorso ai rappresentanti della società civile cubana dal Gran Teatro Alicia Alonso, e ha assistito ai primi due innig, con la sua famiglia e i membri del suo gabinetto, di una partita di baseball tra il Tampa Bay Rays delle Grandi Leghe degli USA e una selezione nazionale di Cuba.
Era presenta anche il presidente cubano Raúl Castro, con il presidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare Esteban Lazo, il primo vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Miguel Díaz-Canel, tra i vari funzionari del governo di Cuba.
La visita di Obama è avvenuta 15 mesi dopo l’annuncio del processo di ristabilimento delle relazioni tra le due nazioni, il 17 dicembre del 2014 ed è la prima visita realizzata da un presidente degli USA dopo il trionfo della Rivoluzione.