Arthur Gonzalez http://heraldocubano.wordpress.com
I funzionari della Direzione dei Piani della CIA sono giunti alla conclusione che devono cambiare tattica nell’impiego che fanno dei gruppi controrivoluzionari che crearono, riforniscono e finanziano da mezzo secolo. Per quanto si logorino lavorando con questi elementi non hanno ottenuto risultati. Di fronte ai molti fallimenti dovuti ai doppi agenti dell’intelligence cubana, che li denunciano in tv, e la perdita di centinaia di milioni di dollari, hanno deciso di progettare un’altra strategia per cercare di ottenere qualche risultato.
Il primo passo è stato quello di beneficiare delle possibilità offerte dalla nuova Legge Migratoria e spostare verso l’estero i contras che potevano cambiare la screditata immagine dei cosiddetti “dissidenti” perché tutti sanno che sono salariati della Casa Bianca e si muovono a suon di dollari che cadono nei loro portafogli.
Wikileaks ha rivelato il cablo riservato # 202438, in data 15 aprile 2009, in cui il capo della Sezione di Interessi USA a Cuba, Jonathan Farrar, riconosceva che “i dissidenti sono più preoccupati di ottenere denaro che portare le loro proposte a settori più ampi della società cubana”.
I primi a viaggiare sono stati Yoani Sánchez Cordero, mostro fabbricato mediante il reclutamento che effettuò Carlos Alberto Montaner, vecchio agente CIA e latitante dalla giustizia cubana per fatti terroristici commessi a L’Avana negli anni ’60; l’incolta e maleducata Berta Soler, “auto presidente” delle salariate Dame in Bianco; Eliezer Avila, reclutato da Yoani, approfittando della vanità mostrato dopo aver ricevuto un’infelice risposta dall’ex presidente dell’Assemblea Nazionale; il pornografo Orlando Pardo Lazo; Antonio González-Rodiles, un ex residente negli USA e d il lunatico Guillermo Fariñas, tra altri.
Quelli che meglio hanno sfruttato la possibilità di lasciare l’isola, con le spese pagate dagli USA, sono Yoani e Berta, forse sfruttando la loro condizione di donne e per accumulare, entrambe, un’ampia capacità mediatica nei mezzi di comunicazione.
La relazione costo-benefici della partecipazione di una o l’altra nei forum internazionali non le ha favorite, dal momento che nessuna ha carisma, carattere, talento, cultura e leadership che impressiona, al contrario.
La mancanza di istruzione, preparazione politica e di un programma politico-economico per attrarre grandi masse, è presente in ognuno dei loro discorsi. Entrambe si pavoneggiano della loro posizione pro-imperialista e delle migliaia di dollari che ricevono come pagamento per il loro lavoro al servizio degli USA, cosa che i cubani rifiutano apertamente con sufficienti argomenti storici.
Tuttavia, la Direzione dei Piani della CIA ora pretende che i contras guadagnino uno spazio dentro l’isola, mediante la loro partecipazione nei luoghi in cui il governo cubano consente loro di partecipare e anche parlare, poiché per averli mantenuti per mezzo secolo dentro le sedi diplomatiche e le agenzie di stampa straniere non sono conosciuti dalla società cubana.
Questa nuova strategia è stata progettata da Yoani Sanchez, diventata blogger per opera e grazia di Montaner, durante una conversazione con lo scrittore Mario Vargas Llosa, militante di sinistra che abiurò le sue idee politiche in cambio del denaro e perdono dei nordamericani.
Seguendo le istruzioni dei loro “sponsor” yankee, Vargas Llosa ha invitato la blogger al VII Atlantic Forum, celebratosi presso la Casa de America di Madrid, organizzato dalla Fondazione Internazionale per la Libertà, dedicato quest’anno al consolidamento economico ed istituzionale dell’Ibero America, tema che in nulla si adatta al profilo di Yoani Sanchez, ma che serve per la sua preparazione all’estero e per continuare ad ampliare la sua visibilità internazionale come parte dell’immagine che si desidera vendere della “sofferente e repressa” società cubana.
Nelle sue parole Yoani ha svelato i nuovi piani per la CIA, affermando che “Il problema di Cuba è dentro Cuba e si deve spostare l’epicentro della discussione nell’isola”; forse la CIA ha preso consapevolezza delle informazioni fornite dal signor Farrar.
Per quanto riguarda il libello che le hanno creato in internet, chiamato “14ymedio”, ha assicurato che i suoi articoli non attirano la popolazione né definiscono formule per risolvere i problemi interni, la maggior parte causati da una ferrea Guerra Economica progettata dal Governo USA e dalla CIA allo scopo di “ottenere il disincanto e la disaffezione del popolo, al fine di evitare che le autorità possano soddisfare le necessità; sostenuto da azioni psicologiche che faranno sì che il risentimento della gente aumenti”, secondo i loro documenti declassificati.
Yoani ha spiegato che quando parla d’ingiustizie e diritti umani, non riesce ad attirare l’attenzione neppure di sua madre, naturalmente questo non può commuovere chi, con il capitalismo, è solo riuscita a leggere e scrivere male, dovendo impegnarsi a lavare i vestiti degli altri e che solo con il cambiamento del sistema vide crescere le sue due figlie sane ed ottenere titoli universitari a costo zero, realtà impensabili per la maggior parte dei cubani.
Tempo al tempo.
La CIA tornerà ad ottenere gli stessi fallimenti, ma nel frattempo i personaggi da lei creati come Yoani, Berta, Farinas, Antunez ed altri, continueranno a vivere felici con le migliaia di dollari che ricevono senza lavorare, in attesa della vecchiaia e il “passaggio” all’aldilà, come fecero i primi “oppositori” fabbricati a partire dal 1959.
La actual estrategia contra Cuba
Arthur González
Los oficiales de la Dirección de Planes de la CIA han llegado a la conclusión que tienen que cambiar la táctica en el empleo que hacen de los grupos contrarrevolucionarios que crearon, abastecen y financian desde hace medio siglo. Por más que se desgastan trabajando con esos elementos no han obtenido resultados. Ante tantos fracasos debido a los agentes dobles de la Seguridad cubana denunciándolos en la Televisión, y la pérdida de cientos de millones de dólares, decidieron diseñar otra estrategia para intentar obtener algún resultado.
El primer escalón fue beneficiarse de las posibilidades que les brinda la nueva Ley Migratoria y trasladar hacia el exterior a los contrarrevolucionarios que pudieran cambiar la imagen desprestigiada de los calificados como “disidentes”, pues todo el mundo conoce que son asalariados de la Casa Blanca y se mueven al sonido de los dólares que caen dentro de sus billeteras.
Wikileaks reveló el cable confidencial # 202438, del 15 de abril del 2009, en el cual el jefe de la Sección de Intereses en Cuba, Jonathan Farrar, reconocía que “los disidentes están más preocupados por conseguir dinero, que en llevar sus propuestas a sectores más amplios de la sociedad cubana”.
Los primeros en viajar fueron Yoani Sánchez Cordero, engendro fabricado mediante el reclutamiento que efectuó Carlos Alberto Montaner, viejo agente CIA y prófugo de la justicia cubana por hechos terroristas cometidos en La Habana durante los años 60; la inculta y grosera Berta Soler, “auto presidenta” de las asalariadas Damas de Blanco; Eliécer Ávila, reclutado por Yoani, aprovechándose de la vanidad mostrada después que recibiera una infeliz respuesta del ex presidente de la Asamblea Nacional; el pornográfico Orlando Pardo Lazo; Antonio González-Rodiles, ex residente en Estados Unidos y el lunático Guillermo Fariñas, entre otros más.
Las que mejor explotaron la posibilidad de salir de la isla con los gastos sufragados por los norteamericanos, son Yoani y Berta, quizás aprovechando su condición de mujer y por acumular ambas una amplia carga mediática en los medios de comunicación.
La relación costo-beneficio de la participación de una y otra en foros internacionales no las ha favorecido, ya que ninguna tiene carisma, carácter, talento, cultura ni liderazgo que impresione, todo lo contrario.
La falta de educación, preparación política y de un programa político-económico para arrastrar a grandes masas, está presente en cada una de sus intervenciones. Ambas alardean de su posición pro imperialista y de los miles de dólares que obtienen, como pago a su trabajo al servicio de Estados Unidos, algo que los cubanos rechazan de plano con suficientes argumentos históricos.
No obstante, la Dirección de Planes de la CIA pretende que ahora se ganen un espacio dentro de la isla, mediante su participación en los lugares donde el gobierno cubano les permita participar, e incluso hablar, pues al haberlos mantenido durante medio siglo dentro de los recintos diplomáticos y agencias de prensa extranjera, no son conocidos internamente.
Esta nueva estrategia la proyectó Yoani Sánchez, devenida en bloguera por obra y gracias de Montaner, durante una conversación con el escritor Mario Vargas Llosa, militante de izquierda que desdeñó sus ideas políticas, a cambio del dinero y perdón de los norteamericanos.
Siguiendo instrucciones de sus “patrocinadores” yanquis, Vargas Llosa invitó a la bloguera al VII Foro Atlántico, celebrado en la Casa de América de Madrid, evento organizado por la Fundación Internacional para la Libertad, dedicado este año a la consolidación económica e institucional de Ibero América, tema que en nada encaja con el perfil de Yoani Sánchez, pero sirve para su preparación en el exterior y continuar ampliándole su visualización internacional, como parte de la imagen que pretenden vender de la “sufrida y reprimida” sociedad cubana.
En sus palabras Yoani develó los nuevos planes de la CIA, al afirmar que “El problema de Cuba está dentro de Cuba y hay que trasladar el epicentro de la discusión a la Isla”, quizás la CIA tomó conciencia de lo informado por Mr. Farrar.
Respecto al libelo que le crearon en Internet y bautizado como “14ymedio”, aseguró que sus artículos no atraen a la población ni definen fórmulas para resolver los problemas internos, la mayoría causados por una férrea Guerra Económica diseñada por el Gobierno norteamericano y la CIA, a fin de “lograr el desencanto y el desaliento del pueblo, al evitar que las autoridades puedan satisfacer las necesidades; apoyado por acciones sicológicas que harán que el resentimiento de la gente aumente”, según sus documentos desclasificados.
Explicó Yoani que cuando habla de injusticias y derechos humanos, no logra llamar la atención ni de su madre, por supuesto que eso no puede conmover a quien con el capitalismo solo alcanzó a leer y mal escribir, al tener que dedicarse a lavar la ropa de otros y que solo con el cambio de sistema vio crecer a sus dos hijas saludables y obtener títulos universitarios sin costo alguno, realidad impensable para la mayoría de los cubanos.
Tiempo al tiempo.
La CIA volverá a obtener sus mismos fracasos, pero mientras tanto personajes creados por ellos como Yoani, Berta, Fariñas, Antúnez y otros más, continuarán viviendo felices con los miles de dólares que reciben sin tener que trabajar, esperando la vejez y el “pasaje” a la otra vida, igual que hicieron los primeros “opositores” fabricados desde 1959.