José Guillermo Moncada, conosciuto nella storia come “Guillermón” per la sua alta statura, nacque il 25 giugno del 1841, a Santiago di Cuba, nel quartiere de Los Hoyos e fu battezzato nella parrocchia della Santissima Trinità della città.
La sua era una famiglia con scarse entrate economiche, ma ricevette da sua madre, Dominga Moncada, una solida formazione patriottica, che gli permise molto giovane di sensibilizzarsi con la crudele situazione imperante in Cuba, sentendo sulla sua stessa pelle il disprezzo verso gli uomini e le donne di razza negra. Questo lo portò a partecipare alle cospirazioni contro il regime coloniale spagnolo.
Fu uno dei primi ad arruolarsi nella guerra indipendentista del 1868. Iniziò nella Divisione Cuba, guidata dal maggiore generale Donato Mármol. Accompagnò il maggiore generale Máximo Gómez nell’invasione a Guantánamo.
Partecipò ad importanti combattimenti della detta Guerra Grande, dove si distinse per il coraggio e la sua disciplina e fu ferito in varie azioni. Si oppose al Patto del Zanjón e fu presente nella Protesta di Baraguá, e per questo il Governo Provvisorio presieduto dal maggiore generale Manuel de Jesús Calvar, lo designò Capo della Divisione di Guantánamo.
“Guillermón” fu una delle figure che guidò la Guerra Chiquita, nella zona di Santiago di Cuba. Si sferrarono battaglie cruente, ma le condizioni nelle quali si cercava di sostenere le ostilità erano molto difficili, e ai mambí non restò altra risorsa che negoziare con il governo spagnolo la fine del conflitto, al termine del quale aveva il grado di maggiore generale.
Il regime oppressore autorizzò la partenza dal paese dei principali capi ribelli, ma in alto mare e violando il patto, Moncada con altri patrioti fu detenuto e inviato nelle prigioni spagnole. La sua reclusione in quei luoghi gli provocò forti problemi di salute.
Nel 1886 ci fu l’amnistia e ritornò a Santiago di Cuba il 22 settembre.
Aderí al piano Gómez Maceo e alla cospirazione nota come la Pace del Manganeso (1890). Per le sue attività sovversive fu fatto prigioniero dal 1º dicembre del 1893 al 1º giugno del 1894, nella caserma Reina Mercedes, di Santiago di Cuba, dove peggiorarono i suoi problemi di salute.
Durante la preparazione della Guerra Necessaria, organizzata da José Martí, Moncada svolse un importante ruolo nell’organizzazione di questa in Santiago di Cuba. Nonostante il suo delicato stato di salute, si alzò il 24 febbraio del 1895 nella zona di Alto Songo e fu uno dei principali capi militari del sollevamento nella provincia d’Oriente.
Per via del peggioramento della sua salute morì di tubercolosi il 5 aprile del 1895.
In un giorno come oggi, nel 121º anniversario della sua morte, gli si rende il giusto omaggio ricordando la sua vita e il suo apporto patriottico per l’indipendenza di Cuba.
Il suo busto, ubicato nell’Avenida Los Libertadores della città di Santiago, sarà lo scenario per l’omaggio della comunità e dei partecipanti all’Incontro delle Emittenti Radiofoniche Maceiste, come eterno ringraziamento delle generazioni presenti al grande colosso orientale: il maggiore generale “Guillermón” Moncada.
(L’autore è Master in Scienze e investigatore del Centro di Studi Antonio Maceo Grajales, di Santiago di Cuba).