Sono giunti sino al Palazzo di Miraflores a migliaia i venezuelani ieri, giovedì 7, per manifestare la loro indignazione contro la legge d’Amnistia e Riconciliazione Nazionale approvata nella seconda discussione della maggioranza dell’opposizione al Governo nell’Assemblea Nazionale (AN).
L’agenzia Prensa Latina ha segnalato che i cittadini lì riuniti hanno consegnato al presidente venezuelano, Nicolás Maduro, migliaia di firme contro questo strumento che il mandatario considera incostituzionale e per il quale solleciterà alla Sala Costituzionale del Tribunale Supremo di Giustizia (TSJ) la valutazione di questa legge.
Il mandatario ha indicato che il documento sarà consegnato al TSJ dal segretario giuridico del governo , Elvis Amoroso.
Inoltre ha informato che s’installerà una Commissione Presidenziale per la Giustizia e la Verità che incaricherà d’investigare i fatti avvenuti durante le azioni violente organizzate dai settori della destra nel 2014 per far cadere il Governo rivoluzionario, fatti che provocarono la morte di 43 persone.
Alcuni giorni fa le vittime della violenza della destra in Venezuela hanno alzato le loro voci in protesta contro la legge.
La portavoce del Comitato delle Vittime del *sicariato contadino*, termine usato per riferirsi agli abusi contro i lavoratori dei campi, Maithe García,ha riaffermato la volontà di manifestare per le strade di Caracas, di fronte alla sede del Parlamento, per protestare quella che ha chiamato *una legge di amnistia criminale*, ha segnalato Prensa Latina.
Maithe García ha anche segnalato che sino a che non si farà giustizia continueranno le mobilitazioni per far conoscere la verità.