“È in atto un’offensiva di recupero conservatore per far retrocedere tutti i processi progressisti che hanno cambiato il volto di questo continente”, ha detto lo scrittore e politico cubano Abel Prieto nell’ambito del XII Incontro Internazionale della Rete degli Intellettuali in Difesa dell’Umanità che si svolge in Venezuela.
Prieto, presidente del Forum, ha considerato necessario che gli intellettuali, gli attivisti e gli artisti si uniscano per formare un fronte che faccia crollare la muraglia mediatica al servizio del neoliberalismo ed ha sottolineato la necessità d’articolare le differenti forze che lottano contro gli interessi neoliberali.
Il famoso scrittore cubano ha sostenuto che l’America Latina e i Caraibi non sono più il cortile posteriore degli Stati Uniti, ma che c’è un’offensiva per far tornare questa condizione deplorabile e subordinata.
“Ma c’è molta gente degna, ci sono molti gruppi, correnti, molte tendenze contro, molta gente giovane buona che uno scopre in questi incontri”, ha citato Telesur.
Prieto ha spiegato che l’obiettivo è precisamente far credere attraverso i differenti media di comunicazione, che queste riunioni tra intellettuali e artisti si realizzano solo tra persone mature, come strategia per indicare il pensiero che l’ideologia rivoluzionaria è solo una cosa del passato.
“La giocata è non far conoscere la realtà, far sì che la gente giovane si dedichi alle tonterie, a seguire la vita privata dei famosi, a perdere il suo tempo, a vivere una vita di presunta presenza dove non c’è il passato”, ha riflettuto ancora lo scrittore.
Il presidente del Forum ha sottolineato la capacità d’approfittare di tutti gli spazi pertinenti e possibili come Forum, Fiere del Libro e Festivals per utilizzare la Rete degli Intellettuali, degli artisti e dei movimenti sociali come strumenti di difesa della verità e dell’umanità, come mezzo d’articolazione per lottare, nella misura delle possibilità contro i media di comunicazione egemonici.
Il XII incontro della Rete degli Intellettuali in Difesa dell’Umanità chiamato dal Venezuela al crocevia “Nuovi tempi – Nuove sfide”, è iniziato venerdì 8 e si svolgerà sino al 14 aprile.
