“Il Congresso indicherà il cammino, ci aiuterà a a pensare come essere più efficienti, rapidi, chiari sul tragitto verso la meta di una società di maggiore ricchezza economica, culturale ed ideologica”.
Barbara Lisbeth Acevedo Pastrana, delegata di Cienfuegos al VII Congresso del PCC
Il Partito è l’arma principale del popolo cubano
di Julio Martinez Molina, traduzione a cura di Erman Dovis
Con i suoi 34 anni, Barbara Lisbeth Acevedo Pastrana dirige il Comitato universitario del Partito all’Università di Cienfuegos, un nucleo formato da 382 militanti.
Insegnante di marxismo-leninismo e storia in questo campus, milita nell’organizzazione politica da 11 anni, e la considera “essenziale nella storia di Cuba, per il presente e per il futuro”.
La delegata di Cienfuegos al VII Congresso del PCC, chiarisce ulteriormente le sue affermazioni, dicendo che “Il Partito è la nostra arma principale, perché nasce dalle esigenze storiche e sociali del popolo cubano e della nazione cubana. Ha segnato, segna e continuerà a segnare la giusta direzione verso una società più giusta, unita, rivoluzionaria e disposta a lottare ad ogni costo per la sua libertà ed indipendenza”.
Nel trasmettere questi valori alle nuove generazioni, con le quali è in contatto quotidiano per la sua responsabilità di insegnamento, Barbara ha la certezza che “i nostri giovani hanno le risorse ideologiche per accompagnare e sostenere il nostro progetto futuro. È necessario parlare con loro, ascoltare le loro valutazioni e affidare lavori da svolgere con impegno e amore “.
L’insegnante universitaria riflette anche sul ruolo dei comunisti in questo momento storico:“Occorre ad esempio comprendere le circostanze e le trasformazioni del modello economico, capire ed aiutare a capire i cambiamenti, così come contribuire a incanalare il cammino della società verso il socialismo, prospero e sostenibile, come ci ha detto Raùl”.
“Il militante non può affondare nella compiacenza, e nemmeno andare d’accordo con tutti. La sua posizione è di vigilanza e belligeranza, quando ciò sia necessario per affrontare le tendenze negative”, dice la professoressa.
Dell’imminente VII Congresso, la delegata dice che esso rappresenta un evento molto atteso dal popolo, ed esprime la sua sicurezza nel fatto che si rafforzerà la convinzione di preservare i valori e le conquiste raggiunti grazie al sacrificio di generazioni.
“Il Congresso indicherà il cammino, ci aiuterà a a pensare come essere più efficienti, rapidi, chiari sul tragitto verso la meta di una società di maggiore ricchezza economica, culturale ed ideologica”, ha concluso la delegata intervistata.
Un poco di storia sul Partito Comunista di Cuba
Il Partito Comunista di Cuba è un esempio di democrazia. Tra pochi giorni, nel mese di aprile si effettuerà il Settimo Congresso del Partito Comunista di Cuba, con la presenza di migliaia di partecipanti, cifra simile a quella della riunione del Partito realizzata nell’aprile del 2011.
Facendo un poco di storia, possiamo segnalare che il Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba è stato ufficializzato il 3 ottobre del 1965 durante una manifestazione nel teatro Karl Marx della capitale.
Quel giorno il Comandante in Capo Fidel Castro parlò dell’integrazione della cupola dirigente di questa organizzazione politica, e disse: “Il paese ha ricevuto con giubilo ed entusiasmo la notizia della costituzione del nostro Comitato Centrale.
I nomi dei compagni che formano questo Comitato, così come la loro storia sono perfettamente conosciuti”.
Un Partito martiano e marxista-leninista.
Dieci anni dopo la costituzione del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, nell’ottobre del 1965, si realizzò il suo Primo Congresso.
Due mesi dopo si definì il ruolo del Partito nella nostra società, dopo
l’approvazione della Costituzione della Repubblica di Cuba, grazie ad un referendum popolare al quale partecipò il 98% degli elettori.
Nel primo capitolo della Costituzione si legge: “Il Partito Comunista di Cuba, martiano e marxista – leninista, avanguardia organizzata della nazione cubana, è la forza dirigente superiore della società e dello Stato che organizza e orienta gli sforzi comuni verso gli alti fini della costruzione del socialismo e l’avanzare verso una società comunista.