Il Parlamento della comunità autonoma spagnola della Galizia ha reclamato l’eliminazione del blocco imposto a Cuba dagli Stati Uniti da più di mezzo secolo, in consonanza con il clamore della maggioranza dei membri delle Nazioni Unite.
In una Dichiarazione Istituzionale il legislativo dell’autonomia ha ricordato l’appoggio che riceve l’Isola dei Caraibi nell’Assemblea Generale della ONU, dove 191 dei suoi 193 paesi membri hanno reclamato nel 2015, a Washington, la fine di questo assedio economico, commerciale e finanziario.
Questa è un espressione forte e chiara. Tutti i governi e i popoli del mondo vogliono che si elimini il blocco e la Galizia vuole dimostrare il suo impegno e la sua vicinanza per i vincoli fraterni che la uniscono al popolo cubano, sottolinea la Dichiarazione approvata all’unanimità.
Gli ultimi avvenimenti politici con la visita del presidente statunitense all’Isola, lasciano spazio alla speranza nel cammino d’ottenere un mondo libero dalla guerra, nel quale la pace, la fraternità, la solidarietà e la libertà reggano le relazioni tra i popoli, si legge nel testo.
Tutti i partiti rappresentati nel Parlamento galiziano hanno approvato il documento ed hanno accordato dichiarazioni simili in altre Camere di altre autonomie nel Congresso spagnolo, dove l’iniziativa sarà difesa dal deputato Miguel Anxo Fernán-Vello, della coalizione En Marea.
Hanno partecipato alla sessione parlamentare come invitati Antonio Rodríguez Miranda, segretario generale d’Emigrazione della Xunta (Governo) della Galizia e José Antonio Solana, console generale di Cuba a Santiago de Compostela. Inoltre erano presenti Jamari Llanes e Lois Pérez, presidente e segretario, rispettivamente, dell’Associazione Cubano – Galiziana Haydée Santamaría e il titolare dell’Associazione d’amicizia Galiziano – Cubana, Valentín Alvite.