Portoghesi e cubani hanno reso omaggio ai due diplomatici dell’Isola morti in un attentato perpetrato nel 1976 contra l’ambasciata de L’Avana a Lisbona. La commemorazione di quell’azione criminale che provocò la morte dei giovani Adriana Corcho e di Efrén Monteagudo, è stata realizzata nella centrale avenida Fontes Pereira de Melo Número 19, dove si ubicava allora la sede della missione diplomatica dell’Isola dei Caraibi.
Durante la commovente cerimonia, dopo le note degli inni nazionali di Cuba e del Portogallo è stata posta una corona di rose rosse e bianche davanti alla targa che nell’attuale sede della delegazione di Cuba ricorda quel tragico avvenimento.
Armanda Fonseca, dell’Associazione d’Amicizia Portogallo-Cuba (AAPC) è intervenuta di fronte ai rappresentanti delle ambasciate dell’America Latina e di organizzazioni amiche.
La Fonseca ha segnalato che nei 42 anni d’esistenza della AAPC sono state molte le occasioni in cui è stato ricordato quel tragico fatto ed ha ricordato il suo incontro con Betina, la figlia di Adriana, che le ha confessato quanto le è mancata sua mamma durante tutta la vita.
Johana Tablada, ambasciatrice di Cuba in Portogallo, ha narrato gli avvenimenti di quel giorno e ha sottolineato che Adriana ed Efrén, nelle loro brevi vite avevano realizzato un importate contributo alla Rivoluzione ed ha segnalato in particolare l’incorporazione precoce di Adriana Corcho alla lotta rivoluzionaria contro la dittatura di Fulgencio Batista, e l’esemplare traiettoria di Monteagudo, del quale ha elogiato la partecipazione come delegato nel Festival Mondiale della Gioventù in Algeria e come membro della delegazione che nel 1973 accompagnò il leader storico Fidel Castro al Vertice dei Non Allineati in Algeri, e il suo percorso in Asia e Africa.
“La morte non è verità quando si è compiuta bene l’opera della vita, ha dichiarato Johana Tablada, ricordando le parole dell’Eroe dell’indipendenza cubana, José
Martí, trasmettendo la gratitudine del suo popolo per la solidarietà di molti portoghesi che avevano sofferto per la notizia.
“Qui ci accompagnano amici che c’erano allora e sempre. La solidarietà del popolo portoghese si è vista quando centinaia di uomini di donne si sono riuniti e hanno espresso la loro indignazione attorno alla sede diplomatica cubana”.
Un 22 aprile di 40 anni fa, Adriana Corcho ed Efrén Monteagudo morirono per l’esplosione di una bomba collocata nella porta di uno degli appartamenti occupati dagli uffici di rappresentanza diplomatica.
L’aggressione faceva parte di una campagna terrorista scatenata contro le ambasciate cubane negli anni tra il 1974 y 1976 quando avvennero più di 150 azioni di terrorismo contro immobili e personale di Cuba in 24 paesi.
“Credo che oggi Adriana ed Efren sarebbero orgogliosi di vedere che il popolo di Cuba non si è fermato di fronte a quell’ondata di attacchi ed ha continuato a costruire la sua Rivoluzione con altissimi sacrifici e dignità, difendendo le conquiste e le idee per le quali hanno dato la loro vita”, ha detto l’ambasciatrice.
Hanno partecipato alla solenne cerimonia i rappresentanti di varie organizzazioni di solidarietà con Cuba e dirigenti del Partito Comunista del Portogallo, cubani residenti in questo paese e i membri dell’ambasciata cubana a Lisbona.