Nel 55º anniversario della campagna d’alfabetizzazione e della dichiarazione di Cuba territorio libero dall’analfabetismo, gli educatori cubani apriranno la sfilata del prossimo Primo Maggio in tutte le piazze del paese.“ È un riconoscimento del sindacato al settore più vicino a quella grande epopea”, ha dichiarato a Granma Ismael Drullet Pérez, segretario generale del Sindacato Nazionale dei Lavoratori dell’Educazione, la Scienza e lo Sport (SNTECD).
Il dirigente ha commentato che è un omaggio, ma soprattutto uno stimolo sociale per tutti questi affiliati.
“La Campagna d’alfabetizzazione è stata un risultato del popolo al quale hanno partecipata le donne di casa e i lavoratori. Ossia non è un patrimonio del settore dell’educazione. Cuba si trasformò in una grande scuola e i suoi figli in maestri”.
Leader sindacali come il pedagogo e maestro di generazioni Raúl Ferrer hanno svolto un ruolo indispensabile in questo processo d’alfabetizzazione, nel quale hanno continuato per tutti questi 55 anni gli educatori cubani, ha sostenuto che oggi hanno l’alta responsabilità di preservare la memoria storica.
“Non è stato per capriccio che Fidel le ha dedicato tante ore e giunse a dichiarare che senza educazione non c’è Rivoluzione possibile”.
Sulle sfide dell’organizzazione che raggruppa i docenti, Drullet Pérez ha indicato l’importanza di formare i professionisti, i tecnici e gli operai, e la responsabilità di preparare cittadini completi che si possano sentire utili e contino con uno sviluppo umanista, soprattutto nel mezzo di uno scenario di confronto politico e ideologico.
“La Patria va custodita con intelligenza e questo si ottiene solo con l’impegno dei maestri nella formazione di un uomo nuovo”, ha commentato.
Tra le altre motivazioni che accompagneranno i circa 495000 lavoratori del settore nella sfilata, Drullet Pérez ha aggiunto il 90º compleanno del Comandante in Capo Fidel Castro Ruz “maestro conduttore della Campagna di Alfabetizzazione”; il 55º anniversario degli asili d’infanzia, dell’Istituto Nazionale degli Sports, l’Educazione fisica e la Ricreazione di Cuba, e dello stesso SNTECD, come l’omaggio ai leader sindacali Lázaro Peña, Aracelio Iglesias e Jesús Menéndez.
Quali sono i temi principali che preoccupano il sindacato, gli è stato chiesto, e lui ha sostenuto che il tema delle condizioni di lavoro, anche se in alcuni luoghi è migliorato, genera sempre inquietudini.
“Abbiamo fatto passi avanti in un aspetto tanto importante come la comunicazione in cui il Ministero dell’Educazione ha esercitato un ruolo fondamentale, soprattutto parlando con i docenti, facendoli partecipare ai cambi che riguardano il perfezionamento.
“Inoltre, ha aggiunto, la questione del salario e il sistema di preparazione permanente. Dobbiamo ottenere un maestro più completo, preparato, impegnato, rispettato e seguito e queste sono alcune delle nostre sfide più importanti”.
Il rappresentante del SNTECD ha concluso con un richiamo a concretare gli accordi del 7º Congresso del Partito, con enfasi sulla discussione dei documenti che saranno sottoposti a consultazione di grandi settori della popolazione: il Concetto del Modello di Sviluppo Economico e Sociale Cubano di Sviluppo Socialista e Il Piano Nazionale di Sviluppo Economico e Sociale sino al 2030.