“Il proposito della sfilata del Primo Maggio è ottenere una mobilitazione popolare con la partecipazione, l’impegno e l’unità del popolo lavoratore”, ha detto Luis Manuel Castanedo Smith, segretario generale della Centrale dei Lavoratori di Cuba (CTC) nella capitale.
Nella sede del teatro Lázaro Peña, a L’Avana, ieri si è svolto un incontro, in cui il dirigente sindacale ha sostenuto che inoltre in questa occasione sono varie le motivazioni che stimolano la celebrazione proletaria. Tra queste ha citato date emblematiche date come il 55º anniversario della Campagna d’Alfabetizzazione, il 60º dello sbarco dello yacht Granma, il 55º della vittoria di Playa Girón e la proclamazione del carattere socialista della Rivoluzione.
Ha risaltato che tra tutte le ragioni che invitano alla Piazza ci sono soprattutto l’omaggio al Comandante in Capo Fidel Castro nei suoi 90 anni e il sostegno agli accordi derivati dal 7º Congresso del Partito.
Il dirigente ha segnalato che partecipare alla convocazione del Primo Maggio significa impegno nella costruzione di una nazione sovrana indipendente e prospera e che questa è anche la possibilità di denunciare la politica del blocco economico, commerciale e finanziario contro l’Isola, l’illegale occupazione di una parte del territorio nazionale di Guantánamo da parte degli Stati uniti e per esprimere la condanna delle piattaforme di pensiero neoliberista.
A proposito delle misure organizzative della giornata, Castanedo Smith ha precisato che la mobilitazione comincerà alle 2.30 della notte e la sfilata partirà alle 7.30. Ha assicurato che i servizi di salute, acqua, bagni pubblici e trasporto sono garantiti ed ha precisato che il blocco dei lavoratori di Educazione, Scienza e Sports apriranno la marcia.
A questo gruppo seguiranno i sindacati della Salute, la Costruzione, il Turismo, le Comunicazioni, i Lavoratori civili della difesa, le Scienze Comunali, l’Industria, il Trasporto, l’Amministrazione Pubblica, il Commercio, la Cultura, l’Alimentazione e i settori zuccheriero, agricolo, dell’allevamento, minerario, e a chiudere sarà il blocco dell’Unione dei Giovani Comunisti (UJC).
Mercedes López Acea, membro del Burò Politico del Partito e prima segretaria nella capitale, ha detto che gli educatori, i medici e i costruttori si sono guadagnati di stare in primo piano, perchè sono protagonisti della formazione e del benessere sociale dei cubani.
Ulises Guilarte de Nacimiento, membro del Burò Politico del Partito e segretario generale della CTC, nelle parole di chiusura ha definito la giornata che si avvicina “una festa dela riaffermazione dell’impegno operaio” ed ha sottolineato che nel messaggio del proletariato cubano al mondo in questo giorno ci sarà la difesa dell’ opera rivoluzionaria e la responsabilità di questa classe nello sviluppo sociale partendo dai propri sforzi.
Hanno presieduto la sessione i i membri del Burò Politico, Salvador Valdés Mesa, vicepresidente del Consiglio di Stato e Teresa Amarelle Boué, segretaria generale della Federazione delle Donne Cubane.
Inoltre erano presenti Carlos Rafael Miranda, Coordinatore Nazionale dei Comitati di Difesa della Rivoluzione tra gli altri dirigenti del Governo, del Partito, della UJC, le organizzazioni di massa e i rappresentanti di distinti sindacati della capitale.
Fidel, in marcia con il popolo
Fidel è sempre stato in diretta relazione con il popolo, con i lavoratori.
“La strategia rivoluzionaria si è sempre sostenuta sulle masse e per questo la Rivoluzione ha prestato sempre tanta attenzione allo sviluppo del movimento operaio e all’organizzazione dei lavoratori” ha detto in un’occasione il nostro leader Fidel Castro.
Il Comandante in Capo è sempre stato a lato del popolo e dei lavoratori come educatore delle masse operaie e in costante vincolo con il movimento sindacale.
Fidel ha sempre partecipato alle sfilate per il Giorno del Proletariato Mondiale, facendo discorsi imprescindibili, con la pioggia o con il sole e trasformando ogni marcia in simboli di unità di tutti i cubani.
Esistono tutte le motivazioni per dedicargli un altro storico Primo Maggio multicolore, entusiasta, vibrante, nel contesto del suo 90º compleanno.
Le idee magistrali
L’indelebile magistero del leader della Rivoluzione, Fidel Castro, conferma che siamo di fronte al primo discepolo di José Martí, vitale nel forgiare nuove generazioni e quadri capaci di fomentare l’esperienza cubana.
In un Primo Maggio Fidel fece conoscere il suo magistrale Concetto di Rivolzione, che è divenuto una sorta di ratificazione dei suoi principi irrevocabili, che per Cuba tutto, anche la sua vita.
Sono di Fidel altre sagge parole dette quando, riferendosi al Primo Maggio disse: “Questo è il giorno dei lavoratori cubani, ma anche il giorno dei contadini cubani, di tutti quelli che producono, degli umili del nostro popolo, di quelli che non lavorano solo con le braccia e con la loro intelligenza producendo beni e servizi al paese, ma è anche il giorno di quelli sulle cui spalle riposa in quest’ora decisiva della Patria la difesa del paese e della Rivoluzione”.