Alla vigilia dell’invasione mercenaria di Playa Girón, di fronte alle vittime del vile attacco agli aeroporti del giorno precedente, i combattenti dell’Esercito Ribelle, la Polizia Nazionale e i miliziani, con i fucili in alto, giurarono di difendere sino all’ultima goccia del loro sangue il carattere socialista della Rivoluzione proclamato in quel giorno indimenticabile.
Le radici storiche dell’avanguardia politica cubana si trovano nel Partito Rivoluzionario Cubano fondato da José Martí, per organizzare e condurre la guerra necessaria e nella profusione raggiunta dalle idee marxiste-leniniste del primo Partito Comunista di Cuba creato da Carlos Baliño e Julio Antonio Mella nel 1925; nello sviluppo della coscienza antimperialista delle masse nella lotta durante la prima metà del secolo scorso e, come fatto imprescindibile, nella commozione nazionale che produsse l’azione eroica del 26 di luglio del 1953, cioè l’inizio della guerra di liberazione per la definitiva indipendenza coronata il primo gennaio del 1959.
Allora, per la prima volta, il popolo conquistò le sue più legittime aspirazioni e divenne il protagonista principale dopo il trionfo rivoluzionario.
La distruzione del vecchio apparato borghese e la formazione del nascente Stato, le misure radicali della Rivoluzione e la creazione di autentiche e stimolanti organizzazioni di massa confermarono la sua linea invariabile.
Il 15 ottobre del 1960 il Comandante in Capo Fidel Castro dichiarò in una trasmissione televisiva che era compiuta la tappa democratica, popolare, agraria e antimperialista della Rivoluzione Cubana e con lei nell’essenziale il programma della Moncada esposto nel documento *La storia mi assolverà*.
Il potere economico e politico dei grandi privilegi in Cuba erano stati liquidati.
E si annunciava l’inizio di una nuova tappa i cui metodi nella trasformazione economica e sociale sarebbero stati molto diversi.
Era insomma l’inizio del periodo socialista nelle condizioni di Cuba, anche se la sua essenza si esprimeva già con le misure e il contenuto della Dichiarazione de L’Avana.
I grandi cambi in tutte le sfere della vita del paese e la risposta alle innumerevoli aggressioni imperialiste, con gli obiettivi strategici della Rivoluzione, rendevano necessariamente immediata la creazione di un’avanguardia politica per forgiare e consolidare l’unità imprescindibile, che fosse la fedele rappresentante della società cubana e dei più alti desideri del nostro popolo.
In quel momento le principali forze che partecipavano alla lotta armata e nel periodo immediato dopo la vittoria ribelle (il Movimento 26 di luglio, il Direttorio Rivoluzionario 13 di Marzo e il Partito Socialista Popolare), avevano le loro sfere d’influenza tattica e di direzione popolare proprie.
Lo sviluppo del processo e degli obiettivi della Rivoluzione contribuirono alla creazione delle condizioni e a rendere più frequenti i vincoli, le consultazioni e le discussioni tra le principali organizzazioni che portavano avanti la Rivoluzione e si fecero passi avanti grazie ai loro massimi dirigenti, per la loro integrazione nella base e nella direzione.
In quel modo, quando si dichiarò il carattere socialista del nostro processo in quello storico 16 aprile, si stava già operando l’unificazione di quelle tre forze, anche se non esisteva ancora un partito unico.
Il compagno Fidel parlò dell’importanza di quel processo nella relazione centrale del Primo Congresso della nostra avanguardia politica: “Le condizioni già esistevano per consolidare in un solo partito tutti i rivoluzionari. Già da prima era iniziato un processo d’integrazione, nelle basi e nella direzione, ma dopo le definizioni del 16 aprile e la gloriosa vittoria di Girón, di fatto è nato il nostro Partito, nell’unità stretta di tutti i rivoluzionari e del popolo lavoratore, fondato sull’eroismo delle nostra classe operaia che ha combattuto e che ha sparso il suo sangue generoso in difesa della Patria e del socialismo.
D’ora in avanti agiremo come una sola organizzazione e con una direzione congiunta. A differenza del partito fondato da Martí per conquistare l’indipendenza, di quello creato da Lenin che condusse la Russia al trionfo nell’ottobre del 1917 e di altre esperienze del movimento rivoluzionario, il nostro Partito è sorto nel fragore dei combattimenti in difesa della Rivoluzione”.
Ne giorni successivi alla storica vittoria, di fronte all’invasione mercenaria avvennero i passi definitivi per la creazione della nuova organizzazione politica con una direzione congiunta.
Furono gettati indietro gli interessi e le barriere che dividevano, frenavano e indebolivano l’unità necessaria.
Partendo da quel momento il Partito transitò per un cammino inedito di creazione e autenticità. strettamente vincolato al popolo.
Così nacque il nostro Partito Comunista con la guida indiscutibile di Fidel.