Arthur Gonzalez https://heraldocubano.wordpress.com
La destra spagnola pensa, ancora, che Cuba sia una sua colonia, almeno ciò mostrano coloro che cercano di imporle lezioni di democrazia e diritti umani, con la loro costante ingerenza nei suoi affari interni.
Recentemente, euro parlamentari del Partito Popolare e del Partito Socialista Operaio Spagnolo (che di socialismo ha solo il nome), hanno sollecitato l’Unione Europea “che prendano in considerazione, nei nuovi negoziati con L’Avana, la situazione dei diritti umani”.
Il deputato del PP, Teofilo de Luis, promotore dell’iniziativa, ha dichiarato alla stampa che la sua petizione ha l’appoggio del Gruppo Liberale, che include i partiti Ciudadanos e Convergenza Democratica di Catalogna (CDC), e già hanno raccolto le firme di parlamentari di 20 paesi.
La richiesta, rivolta alla Commissione per i diritti umani del Consiglio d’Europa, si è realizzata durante la sessione plenaria dell’Assemblea Parlamentare dell’istituzione, tenutasi di recente nella città francese di Strasburgo.
Sapranno questi partiti spagnoli cosa sono i diritti umani?
Senza morale per reclamare ad altri ciò che loro non rispettano, il PP ed il PSOE dovrebbero preoccuparsi prima di ciò che accade nel loro paese per poi guardare gli altri.
Hanno perso la coscienza, i parlamentari spagnoli, di ciò che i loro partiti politici provocarono nella penisola, portando la Spagna ad essere il paese con il più alto tasso di disoccupazione e con la maggior povertà infantile in Europa?
Prima di segnalare Cuba, che garantiscano a tutti i loro cittadini l’istruzione e la salute gratuita, la piena occupazione per tutti e una sicurezza sociale invidiabile per gli spagnoli; dovrebbero lavorare per risolvere le costanti violazioni dei diritti umani degli spagnoli.
La Spagna, con un tasso di disoccupazione del 20,8%, duplica, oggi, quello in tutta l’Unione Europea.
Secondo l’agenzia statistica europea, nell’Unione Europea c’erano 21940000 di disoccupati, nel dicembre 2015, di cui 16750000 appartenevano alla zona euro, dove la Spagna ha un peso elevato.
Per quanto riguarda la disoccupazione giovanile sotto i 25 anni, la cifra ha raggiunto, in dicembre, le 4450000 di persone in tutta l’Unione Europea, di cui 3050000 corrispondevano alla zona euro.
I più alti tassi di disoccupazione giovanile erano osservati in Grecia (48,6% nell’ottobre 2015) e Spagna (46%), seguita da Croazia (44,1%) ed Italia (37,9%).
In Spagna 100000 famiglie hanno perso la loro residenza principale nel corso degli ultimi due anni, ciò che portò la cifra sino a 600mila sfratti ipotecari, dall’inizio della crisi, secondo le statistiche del Consiglio Generale del Potere Giudiziario offerte in un recente rapporto presentato da Amnesty International; un’organizzazione che non qualifica questa gravissima situazione come una violazione dei diritti umani, né propone condanne, come fa con Cuba che non conosce tali situazioni.
Paradossalmente il 30% delle case vuote d’Europa sono in Spagna, non meno di 3440000 di abitazioni secondo gli ultimi dati INE.
Nel suo rapporto, Amnesty International afferma che “questa situazione è causata dalla mancanza di protezione che soffre l’individuo da parte delle istituzioni pubbliche”.
Non è ciò una violazione dei diritti umani?
Come se non bastasse, 2540763 bambini spagnoli vivono in famiglie con reddito al di sotto della soglia di povertà, e coloro che vivono in nuclei in grave povertà hanno raggiunto la cifra di 1307868.
Oggi circa 2800000 bambini spagnoli, vale a dire uno su tre, è a rischio povertà secondo gli ultimi dati pubblicati da Eurostat.
Ciò dimostra che uno su dieci bambini spagnoli, circa 840000, vivono al di sotto della soglia di povertà, il che rende cronica la povertà infantile in Spagna.
L’ONG Aiuto in Azione afferma che un 35,4% dei bambini che vivono in Spagna è a rischio povertà ed esclusione sociale, aggiungendo che quasi la metà dei bambini spagnoli hanno carenze alimentari, una cifra che è aumentata di 3,5 volte dal 2007; una situazione che aveva già denunciato l’Unicef.
Quasi la metà delle famiglie spagnole non possono far fronte alle spese impreviste del mese, come le visite dal dentista o di altri specialisti.
Sembra che il deputato del PP, Teofilo de Luis, ignori che il 35,4% degli spagnoli sotto i 16 anni sono a rischio povertà o esclusione, un tasso che è aumentato del 3,5% nel 2014 e che da tre anni è in aumento, secondo l’Indagine sulle Condizioni di Vita Istituto Nazionale di Statistica (INE) diffusa questo martedì.
Il mondo deve sapere ciò che si occulta nel Parlamento Europeo, che cerca solo di demonizzare la Rivoluzione cubana che, nel 1959, sradicò queste deficienze che il capitalismo impose al suo popolo e che, dal 1961, gli USA cercano di reinstallare senza successo.
Cuba, come ha recentemente espresso l’ambasciatore cubano a Madrid, Eugenio Martinez, nonostante la guerra economica resiste da più di mezzo secolo; è uno dei 44 paesi con il più alto indice di sviluppo umano; il primo, in america latina, che ha eliminato la denutrizione infantile; il 28 paese più salutare al mondo secondo il Forum di Davos; il secondo miglior paese, del suo continente, per essere madre ed il quinto nella regione come buon governo, secondo il Transparency International; è lo stato che spende la più alta percentuale del suo PIL per l’istruzione ed il secondo con il più basso tasso di omicidi pro capite del suo continente.
Questo è esattamente ciò che la destra non sopporta e quindi tenta inutilmente di offuscare l’opera della Rivoluzione, ma come disse José Martí: “Contro la verità nulla dura …”
Derecha española se inmiscuye en los asuntos cubanos
Por Arthur González.
La derecha española aun piensa que Cuba es su colonia, al menos eso demuestran los que intentan imponerle lecciones de democracia y derechos humanos, con su permanente injerencia en sus asuntos internos.
En fecha reciente euro parlamentarios del Partido Popular y el Partido Socialista Obrero Español (que de socialismo solo tiene el nombre), han solicitado a la Unión Europea “que tengan en cuenta en las nuevas negociaciones con La Habana la situación de los derechos humanos”.
El diputado del PP, Teófilo de Luis, promotor de la iniciativa, declaró a la prensa que su petición tiene el respaldo del Grupo Liberal, del que forman parte los partidos Ciudadanos y Convergencia Democrática de Catalunya (CDC), y ya recabaron la firma de parlamentarios de 20 países.
La solicitud, dirigida a la Comisión de Derechos Humanos del Consejo de Europa, se registró durante la reunión plenaria de la Asamblea Parlamentaria de la institución, celebrada en días pasados en la ciudad francesa de Estrasburgo.
¿Sabrán esos partidos españoles lo que son los derechos humanos?
Sin moral para reclamarle a otros lo que ellos no respetan, el PP y el PSOE debería preocuparse primero por lo que sucede en su país para después mirar a otros.
¿Habrán perdido la conciencia los parlamentarios españoles de lo que sus partidos políticos provocaron en la península, llevando a España a ser el país con más desempleo y de mayor pobreza infantil de toda Europa?
Antes de señalar a Cuba, que garantiza a todos sus ciudadanos la educación y la salud gratuitas, el pleno empleo para todos y una seguridad social envidiable para los españoles, deberían trabajar para ver si logran solucionar las constantes violaciones a los derechos humanos de los españoles.
España, con una tasa de paro del 20,8%, duplica hoy la de toda la Unión Europea.
Según la agencia estadística europea, en la Unión Europea había 21,94 millones de desempleados en diciembre del 2015, de los que 16,75 millones pertenecían a la eurozona, donde España tiene un alto peso.
En cuanto al desempleo entre los jóvenes menores de 25 años, la cifra alcanzó en diciembre los 4,45 millones de personas en el conjunto de la Unión Europea, de los que 3,05 millones correspondían a la eurozona.
Las mayores tasas de desempleo juvenil se observaron en Grecia (un 48,6% en octubre de 2015) y España (46%), le siguen Croacia (44,1%) e Italia (37,9%).
En España 100 mil familias perdieron su vivienda habitual en los dos últimos años, lo que elevó la cifra hasta los 600 mil desalojos hipotecarios desde que empezó la crisis, según las estadísticas del Consejo General del Poder Judicial ofrecidas en reciente un informe presentado por Amnistía Internacional, organización que no califica esa gravísima situación como una violación de los Derechos Humanos, ni propone condenas como le hace a Cuba, que no conoce de tales penurias.
Paradójicamente el 30% de las viviendas vacías de Europa se encuentran en España, nada menos que 3,44 millones de casas según los últimos datos del INE.
En su informe, Amnistía Internacional asegura que “esa situación está provocada por la desprotección que sufre el individuo por parte de las instituciones públicas”.
¿No es eso una violación de los derechos humanos?
Por si fuera poco, 2 millones 540 mil 763 niños y niñas españoles viven en hogares cuyos ingresos están por debajo del umbral de pobreza, y los que residen en núcleos de pobreza severa, alcanza la cifra de 1 millón 307 mil 868.
Hoy cerca de 2 millones 800 mil 000 niños españoles, es decir uno de cada tres, se encuentra en riesgo de pobreza según los últimos datos publicados por Eurostat.
Eso demuestran que uno de cada diez niños españoles, aproximadamente 840 mil, vive por debajo del umbral de la pobreza, lo que hace crónica la pobreza infantil en España.
La ONG Ayuda en Acción, asegura que un 35,4 % de los niños que residen en España está en riesgo de pobreza y exclusión social, y añade que casi la mitad de niños españoles presentan carencias alimentarias, cifra que se ha multiplicado en 3,5 desde el año 2007, situación que ya había denunciado la UNICEF.
Casi la mitad de las familias españolas no puede hacer frente a los gastos imprevistos del mes, como visitas al dentista u otros especialistas.
Tal parece que diputado del PP, Teófilo de Luis, desconoce que el 35,4 por ciento de los españoles menores de 16 años se encuentran en riesgo de pobreza o exclusión, una tasa que se incrementó un 3,5 por ciento en 2014 y que lleva tres años al alza, según la Encuesta de Condiciones de Vida del Instituto Nacional de Estadística (INE) difundida este martes.
El mundo debe conocer lo que se oculta en el Parlamento europeo, que solo busca satanizar a la Revolución cubana que en 1958 erradicó esas penurias que el capitalismo impuso a su pueblo, y que desde 1961 Estados Unidos insiste en reinstalar sin lograrlo.
Cuba, como expresó recientemente el embajador cubano en Madrid, Eugenio Martínez, a pesar de la guerra económica que resiste hace más de medio siglo, es uno de los 44 países con alto índice de desarrollo humano, el primero que eliminó la desnutrición infantil en América Latina; el 28 país más saludable del mundo según el Foro de Davos; el segundo mejor país de su continente para ser madre y el quinto en la región como buen gobierno, de acuerdo a Transparency International; es el estado que dedica mayor porcentaje de su PIB a la educación y el segundo con la menor tasa de homicidios per cápita de su continente.
Eso es precisamente lo que la derecha no soporta y por eso intenta infructuosamente empañar la obra de la Revolución, pero como expresó José Martí: “Contra la verdad nada dura…