Il viceministro boliviano di Coordinamento dei Movimenti Sociali, Alfredo Rada, ha denunciato una campagna di destabilizzazione orchestrata dall’opposizione della destra che manipola senza sensibilità le persone con handicap.
In una conferenza stampa offerta nel Palazzo di Governo, Rada ha indicato che i rappresentanti delle nove federazioni di questo segmento sociale sono giunte ad un accordo con l’esecutivo, ma che un altro gruppo di invalidi, insistentemente tenta di fare pressione sul governo nonostante l’Accordo firmato con lo Stato.
Gli invalidi sono giunti a La Paz il 25 aprile, dopo una camminata di 30 giorni da Cochabamba, per reclamare un buono mensile di 500 bolivianos (circa 72 dollari).
“Abbiamo ascoltato quello che il dirigente David Cayo ha dichiarato sulle misure di pressione contro il governo del presidente, Evo Morales, che saranno riferite a Plaza Murillo, di fronte al Palazzo del Governo”, ha detto il vice ministro.
“Abbiamo l’impressione di stare davanti ad un obiettivo politico e non rivendicativo, con il quale vogliono aggravare il conflitto e generare uno scontro”, ha assicurato Rada.
“Noi chiediamo a questo gruppo che insiste nel fare pressione sull’esecutivo, che si sommi all’accordo firmato di recente e invitiamo i settori politici dell’opposizione a non approfittare insensibilmente delle persone con handicap, perché sappiamo la differenza tra una domanda di settore e una manipolazione politica. Questi oppositori sono stati identificati e tra loro ci sono il municipio di La paz e di El Alto, istituzioni che invece di risolvere i loro problemi quotidiani, usano il tempo per promuovere conflitti e si approfittano degli handicappati”.
“Siamo di fronte ad una strategia politica di destabilizzazione”, ha sottolineato ancora Rada.
Pochi giorni fa il ministro della presidenza boliviana, Juan Ramón Quintana, ha reiterato l’impegno del Governo con il benessere e la sicurezza delle persone con handicap.
“Siamo giunti ad accordi importantissimi, come la salute, l’educazione, il lavoro, la casa e i crediti. Alcuni saranno implementati nel minor tempo possibile, soprattutto quelli vincolati alla generazione di posti di lavoro e all’inserimento nel mondo del lavoro, ha segnalato.
“Il governo negli ultimi anni ha equipaggiato 30 centri per la riabilitazione e spera di equipaggiarne altri 17 nel 2016 per gli individui con limiti fisico motori.
Inoltre nel 2015 sono stati implementati 24 programmi produttivi per queste persone nei nove dipartimenti del paese, per un ammontare di 8 milioni 248.000 bolivianos (1195000 dollari) tra i quali panetterie, micro imprese di servizi per eventi sociali, coltivazioni idroponiche, ricami, confezioni e falegnameria.
La Bolivia ha promulgato nel 2012 una legge per garantire l’esercizio pieno dei diritti e dei doveri in uguaglianza di condizioni per questi cittadini.