Il Congresso degli USA ha ostacolato la pubblicazione di un rapporto emesso dal Senato USA sulle violazioni dei diritti umani commesse dalla CIA.
La Corte d’Appello del Distretto di Colombia negli USA ha deciso d’impedire la pubblicazione della versione completa di un rapporto del Senato statunitense sulle pratiche di tortura dell’Agenzia Centrale d’Intelligenza – CIA la sigla in inglese.
Il documento non e soggetto alle prerogative della Legge di Libertà d’Informazione per cui non si trova sotto il controllo dell’amministrazione del presidente Barack Obama, ma del Congresso dello Stato.
Gli attivisti e le organizzazioni che difendono le libertà civili obbligheranno il governo statunitense a pubblicare il testo completo di circa seimila pagine, in accordo all’informazione dei media nordamericani.
La senatrice democratica Dianne Feinstein ha presentato, il 9 dicembre del 2014, una versione di 500 pagine di questo rapporto sulle pratiche disumane della CIA contro i prigionieri sospettati d’essere terroristi dopo gli attentati del 11 settembre del 2001.
Il rapporto descrive le azioni dell’Agenzia nella realizzazione dello spionaggio durante l’amministrazione del presidente George W. Bush (2001-2009), e dell’incorporazione di metodi come la privazione del sonno e mantenere i prigionieri in posizioni stressanti.
Il Comitato contro la tortura dell’Organizzazione delle Nazioni Unite – ONU- proibisce qualsiasi tipo di delitto e di trattamento disumano e stabilisce che chi li commette dev’essere portato in tribunale.
Nonostante questo non sono mai state presentate denunce contro nessuno degli agenti coinvolti nei casi di violenza e di violazione dei diritti umani.
Nel contesto
Il Tribunale Europeo dei Diritti Umani (ECHR) ha fatto domande alla Polonia sul caso dei prigionieri torturati dalla CIA nelle prigioni clandestine di questo paese, Abu Zubaydah e Abd al-Rahim al-Nashiri, che sono stati indennizzati con circa 170000 dollari ciascuno.
Il rapporto presentato dal gruppo democratico del Senato statunitense consta di 6000 pagine, ma è stato riassunto in 500, e narra i dettagli di come alcuni detenuti sono stati sottoposti a terribili metodi di tortura per ottenere informazioni su presunte azioni di terrorismo.
Nel giugno del 2014 è stato pubblicato un rapporto di 17 pagine nel quale l’ex recluso di Guantanamo, Mayid Jan, ha descritto le forme di tortura subite da parte degli agenti dell’Intelligence statunitense.