E il ladro grida “Acchiappalo!”

13238959_1050445218375186_9050988106866676635_nMichel Temer è investigato per corruzione. Il presidente interino del Brasile, Michel Temer, e altri membri del suo gabinetto sono accusati d’essere coinvolti in diversi reati.

Dei  23 nuovi ministri, che sono tutti uomini e tutti bianchi,  7 sono sotto investigazione per l’accusa di corruzione e altri 12 hanno ricevuto denaro e appaiono vincolati allo scandalo Lava Yato o Lava Auto, come si chiama uno schema di lavaggio di denaro attraverso  distributori di benzina e impianti di lavaggio di veicoli con acqua a pressione.

Come fosse poco, Temer ha in cammino un giudizio politico per corruzione che sta nelle mani della Corte Suprema del Brasile.

Inoltre  vari deputati e senatori  che hanno votato a favore della sospensione di Dilma Roussef, un vero colpo parlamentare, giudiziario e mediatico, sono accusati  o sospettati d’aver commesso  reati diversi.

SOLO UNA MANCANZA AMMINISTRATIVA

Nessuno ha potuto vincolare Dilma ad azioni di corruzione o altri reati.

Il processo di sospensione è stato basato  su manovre fiscali irregolari che costituiscono solo una mancanza amministrativa.

Il governo del Partito dei Lavoratori ha commesso questa mancanza nel 2014 e nel  2015  omettendo un rapporto su debiti pubblici e alterando dei risultati economici, fatti che non corrispondono a reati penali condannati dalla legge.

Temer, che la televisione CNN ha definito *una figura che piace a Wall Street*, ora è imputato d’aver firmato decreti di crediti supplementari.

Per questo, con tanta pressione politica contro Dilma, uno non può pensare altro su che sta succedendo ora in Brasile che è come se un ladro chiamasse la polizia e inoltre le gridasse “Acchiappalo!”

Share Button

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.