F. Goncalves, educatore brasiliano http://hectordelgadod.wordpress.com
Il sistema educativo a Cuba si è caratterizzato, dallo stesso trionfo della Rivoluzione, per il suo impegno con il popolo, ben lo stabilisce la sua costituzione quando dice che il governo della Repubblica di Cuba attribuisce la massima importanza alla piena realizzazione del diritto all’educazione dei suoi cittadini.
Questo fatto ebbe un impatto notevole in America Latina, in particolare per la rivoluzione educativa e culturale cubana che ottenne, in breve tempo, sradicare l’analfabetismo e la creazione delle condizioni per garantire l’educazione universale e gratuita, a tutti i livelli, d’insegnamento, ciò che oggi è una realtà, diventando un punto di riferimento per i paesi della regione.
Questi risultati sono riconosciuti dall’UNESCO evidenziando l’elevato tasso di scolarizzazione netta su cui il paese conta, che raggiunge quasi il 100% degli studenti, e la scarsità di studenti ripetenti, che mostra una tendenza al ribasso, con una diminuzione fino al 0,5% rispetto all’anno precedente.
E’ anche avallato da Emily Vargasbaron, Direttrice dell’ Institute for Reconstruction and International Security Through Education (RISE), consulente, in più di 50 nazioni, nel campo della prima infanzia e della politica educativa, che identifica il programma educativo di Cuba come il migliore in America Latina perché è riuscito a coprire l’intera area di formazione continua e completa, ad aver implementato un sistema di formazione e possedere un personale molto ben addestrato.
Le sue parole sono state: “i genitori cubani devono sentirsi molto contenti ed orgogliosi perché il loro governo sostiene lo sviluppo della prima infanzia, un lavoro che dal mio punto di vista in qualità di esperta si qualifica tra i migliori al mondo”. Per tutto questo, è paradossale che alcune istituzioni (soprattutto straniere) continuino ad utilizzare l’organizzazione di corsi all’interno dei cosiddetti programmi educativi per, secondo loro, preparare ed educare i cubani.
Non molto tempo fa ho letto un articolo pubblicato nel blog “CubaMoneyProject” del giornalista statunitense Tracey Eaton, dal titolo “USAID keeps Cuba project secret to protect personal privacy”. Lo stesso faceva riferimento alle informazioni pubblicate in usaspending.gov, un sito governativo USA, che descrive il finanziamento di 3,5 milioni di dollari concesso dall’ USAID, dal 2008 al 2010, per finanziare un progetto sovversivo attuato dall’Università di Loyola contro Cuba. Nella descrizione di questo programma plasmato nel contratto si stabilisce che questo denaro è destinato a promuovere lo sviluppo, a Cuba, attraverso un programma globale per migliorare il rendimento della società civile.
In questo stesso articolo si riferisce che secondo il sito usaspending.gov, questo programma de La Loyola è stato progettato per:
>Creazione di reti e rafforzamento delle comunità sull’isola per i nascenti gruppi della società civile (GSC), in particolare quelli che si concentrano sulla promozione dell’auto impiego e delle iniziative imprenditoriali, per aumentare la sua capacità di fornire informazioni ai suoi membri, alla rete, e per identificare e risolvere problemi d’interesse comune.
>Creazione di gruppi di risparmio e credito che si dirigano alle popolazioni emarginate di Cuba, soprattutto quelle che vivono nelle zone rurali.
In questo stesso articolo si pianificava anche, come antecedente, che nel 2004 l’ USAID aveva concesso un finanziamento a questa stessa università per lo sviluppo del progetto Cuba, diretto da Michael J. Maher, dove questo programma consisteva nella creazione di corsi estivi, in diverse diocesi dell’isola, al fine di cambiare l’ideologia del popolo cubano, formazione di leader e la preparazione di una nuova società civile per una transizione pacifica verso la democrazia reale a Cuba.
Un altro articolo pubblicato in CubaNews, dallo stesso autore, riferiva che l’USAID ha sollecitato proposte per il progetto, in cui si menzione che fino a 6 milioni erano disponibili per il suo finanziamento e alcuni mesi più tardi usaspending.gov mostrò che la Loyola University di Chicago aveva vinto una donazione dell’ USAID dal 2010 sino al 2013 di 2 milioni di $ per il progetto “creazioni di reti e rafforzamento delle comunità”.
Una di queste modalità utilizzate dalla Loyola University per le sue attività a Cuba sono i corsi patrocinati dall’Università La Salle del Messico. Se seguiamo il percorso da dove provengono i fondi per l’organizzazione di questi corsi, arriveremo nuovamente fino alle stesse porte dell’USAID e del Dipartimento di Stato a Washington. […]
L’USAID continua attiva nel suo interesse di minare politicamente e moralmente la Rivoluzione Cubana e tutti i paesi progressisti che cercano di discostarsi dagli interessi degli Stati Uniti.
Por: Felipe Gonçalvez, educador brasileno.
El sistema educativo en Cuba se ha caracterizado, desde el propio triunfo de su Revolución, por su compromiso con el pueblo, bien lo establece su constitución cuando plantea que el gobierno de la República de Cuba concede la mayor importancia a la plena realización del derecho a la educación de sus ciudadanos.
Este hecho impacto grandemente en America Latina, sobre todo por la revolución educativa y cultural cubana que logro en breve tiempo erradicar el analfabetismo y la creación de las condiciones para garantizar la educación universal y gratuita en todos los niveles de enseñanza, lo cual hoy es una realidad, convirtiéndose en un faro para los países del área.
Tales resultados son reconocidos por la UNESCO resaltando la elevada tasa de escolarización neta con la que cuenta el país, que alcanza casi al 100 % del alumnado, y la escasez de estudiantes que repiten curso, que muestra una tendencia a la baja, con un descenso hasta 0,5% respecto al curso anterior.
También es avalado por Emily Vargasbaron, Directora del Institute for Reconstruction and International Security Through Education (RISE), consultora en mas de 50 naciones en el campo de infancia temprana y políticas educacionales, quien identifica el programa educativo de Cuba como el mejor en América Latina porque han logrado cubrir toda esa área de formación continua y completa, al tener implementado un sistema de capacitación y poseer un personal muy bien adiestrado.
Sus palabras fueron: “los padres cubanos deben sentirse muy contentos y orgullosos porque su gobierno apoya el desarrollo de la primera infancia, un trabajo que desde mi punto de vista de experta, califica entre los mejores del mundo”. Por todo esto, resulta paradojico que algunas instituciones (mayormente foraneas) continuen utilizando la organización de cursos dentro de los llamados programas educativos, para según ellos, preparar y educar a los cubanos.
No hace mucho tiempo pude leer un articulo publicado en el blog “CubaMoneyProject” del periodista norteamericano Tracey Eaton, titulado “USAID keeps Cuba project secret to protect personal privacy”. El mismo hacia referencia a informaciones publicadas en usaspending.gov, un sitio del gobierno de los Estados Unidos donde describe el financiamiento de 3,5 millones de dólares otorgado por la USAID desde 2008 hasta 2010, para financiar un proyecto subversivo ejecutado por la Universidad de Loyola contra Cuba. En la descripción de este programa plasmada en el contrato, se establece que este dinero es destinado para promover el desarrollo en Cuba a través de un programa integral para mejorar el rendimiento de la sociedad civil .
En este mismo articulo se hace referencia que segun el sitio web usaspending.gov, este programa de La Loyola fue disenado para:
Creacion de redes y empoderamiento de las comunidades en la isla para los nacientes grupos de la sociedad civil (CSG), especialmente los que se centran en la promoción del autoempleo y las iniciativas empresariales, para incrementar su capacidad de proporcionar información a sus miembros, a la red, y para identificar y resolver problemas de interes común.
Creación de grupos de ahorro y credito que se dirigen a las poblaciones marginadas de Cuba, especialmente aquellos que viven en zonas rurales.
En este mismo articulo se planteaba ademas, como antecedente, que en el 2004 la USAID habia otorgado un financiamiento a esta misma universidad para el desarrollo del proyecto Cuba, liderado por Michael J. Maher, donde este programa consistia en la creación de cursos de verano en diferentes diocesis de la isla, con el objetivo de cambiar la ideologia del pueblo cubano, formación de líderes y preparación de una nueva sociedad civil para un cambio pacífico hacia la democracia real en Cuba.
Otro articulo publicado en CubaNews, por este mismo autor, reseña que la USAID solicito propuestas para el proyecto, donde se menciona que hasta 6 millones fueron disponibles para su financiamiento y algunos meses mas tardes, usaspending.gov mostró que la Universidad Loyola de Chicago habia ganado una donación de la USAID desde 2010 hasta 2013 de 2 millones de dólares para el proyecto “creación de redes y empoderamiento de las comunidades”.
Una de estas modalidades empleadas por la Universidad Loyola para su actividad en Cuba son los cursos patrocinados por la Universidad La Salle en México. Si seguimos la ruta de donde provienen los fondos para la organización de estos cursos, llegaremos nuevamente hasta las mismas puertas de la USAID y el Departamento de Estado en Washington. […]
L’USAID continua activa en su interes de socavar política y moralmente a la Revolución Cubana y a todos los países progresistas que intenten desviarse de los intereses de los Estados Unidos.