La campagna mediatica contro il Venezuela non è una favola, è una realtà. Telesur espone cinque grandi menzogne. Media internazionali, USA e altri che cercano di impossessarsi delle risorse del Venezuela diffondono grandi menzogne.
Washington e la CIA sfruttano la mediocrità politica dell’opposizione venezuelana e la debolezza per il denaro e il potere per usarli come punta di lancia ed installarli al governo con la forza, in quanto non sono riusciti attraverso le elezioni. Qui ci sono alcune falsità:
Menzogna numero uno
I media internazionali, gli USA e altri assicurano che non c’è libertà di espressione in Venezuela e che il governo socialista ha monopolizzato i media per mettere a tacere la critica contro di lui.
La verità
Nei chioschi sono in vendita tre quotidiani che sono apertamente progovernativi: Correo de Orinoco, Ciudad Caracas e Diario vea. Due dello stato e uno privato.
Al contrario, ci sono quattro che sono notoriamente d’opposizione, e sono El Nacional, Tal Cual, El Pais, El Universal e la rivista Zeta. Il quotidiano Ultimas Noticias è considerato neutrale, mentre la TV è divisa equamente: sei di opposizione e sei pro governo.
Menzogna numero due
I media internazionali, l’OSA di Diego de Almagro, USA e molti altri dicono che in Venezuela non c’è democrazia, ma, per esempio, del Messico non dicono nulla anche se esistono molti stati che sono stati governati da un partito per 80 anni e che la presidenza del paese sia stata sotto controllo del PRI di Enrique Peña Nieto per gli ultimi 73 su 85 anni.
Questo 6 giugno a Città del Messico ha votato solo il 25% della popolazione. La prima forza politica, Morena, è stata votata da solo il 6% della popolazione totale. Questa non è democrazia.
La verità
In Venezuela si realizzano periodicamente elezioni. La più recente furono legislative. L’opposizione spopolò aggiudicandosi 109 seggi e 54 seggi il partito di governo.
Menzogna numero tre
L’agenzia francese AFP ha pubblicato il 21 maggio scorso una nota che, come un fulmine, è stata riprodotta in tutti i media internazionali e da alcuni in Venezuela, anche se sapevano che era una grande falsità. La nota diceva che un hamburger, nel paese sud americano, costa 170 dollari e una camera in un hotel, 69000 $.
La verità
Al cambio ufficiale di 580 bolivar per un dollaro, risulta che quell’hamburger costa poco meno di $ 3, ma sulla base del cambio al mercato nero, lo stesso costa circa $ 1,70. L’hotel, costa poco più di $ 100, ma per un turista, che sono quelli che soggiornano in questi stabilimenti, l’hotel gli costerà meno di 70.
Il titolo di questa nota dice: “Venezuela, dove un hamburger è ufficialmente 170 dollari”. Sotto, al piè della foto, si dice: “Caracas (Venezuela) (AFP) – CANCELLARE – Questo articolo è stato cancellato a causa di un errore nel cambio di moneta”. Tuttavia, la nota è stata pubblicata in decine di altri mezzi di comunicazione e il danno mediatico contro il Venezuela già era irreversibile “.
Menzogna numero quattro
Huffington Post e Reuters pubblicarono nel febbraio 2014, poco dopo le proteste “pacifiche”, secondo tali media, convocate dall’opposizione, che il leader dell’opposizione Leopoldo Lopez era innocente. The Huffington Post. CNN, EFE, Pais e molti altri hanno pubblicato articoli dicendo che lui è innocente e che le morti che si sono verificate, il 12 febbraio, erano state tutte dell’opposizione.
La verità
L’appello a protestare da parte di Lopez era con tutta l’intenzione di destabilizzare il paese. Il leader di estrema destra è stato collegato alla CIA e Washington, da dove ha anche ricevuto finanziamento. Tutti coloro che sono morti, quel giorno, erano simpatizzanti del governo.
L’ internazionalmente noto quotidiano francese Le Monde ha pubblicato nel marzo 2015 che: “Nonostante tutti questi dettagli e prove fornite dalle più alte autorità venezuelane, i media internazionali (anche in America Latina) hanno dato poco credito a questo annuncio di tentativo di colpo di stato.
Questa ‘incredulità’ forma parte – da quindici anni – della strategia dei grandi media dominanti in guerra contro la rivoluzione bolivariana, per screditare le autorità bolivariani “. Le Monde ha anche rivelato come un traditore aveva piani per attaccare, con elicotteri, il palazzo presidenziale a Caracas con l’intento di uccidere Nicolas Maduro. Alla base di tutto, Lopez e molti altri, sono finanziati dagli USA.
Menzogna numero cinque
Reuters, AFP, ABC di Spagna, BBC e molti altri media hanno cercato di illustrare attraverso foto, molto ingannevoli, che la scarsità in Venezuela è molto più grave di quello che è.
Il governo venezuelano non nega che vi sia una penuria di prodotti, ma prove e sequestri hanno dimostrato che i responsabili della scomparsa dei prodotti base sono i commercianti e gli imprenditori sostenitori della destra o che semplicemente preferiscono far morire di fame il proprio popolo al fine di ottenere profitti più elevati.
Anche un uomo d’affari basco ha esposto, con foto, come nelle zone ricche, in Caracas, i supermercati avessero tutto.
La verità
In realtà ci sono uova, per esempio, ma i produttori preferiscono lasciarle a marcire per far alzare il prezzo. Il latte c’è altrimenti come si spiega che i prodotti lattiero-caseari abbondino ovunque, persino per strada, dove i commercianti vendono panna, formaggio, yogurt a prezzi gonfiati.
Inoltre, le prove stanno nelle centinaia se non migliaia di tonnellate di prodotti che sono stati sequestrati sia diretti verso la Colombia, come sepolti ed in cantine.
Cinco grandes mentiras sobre Venezuela en medios extranjeros
La campaña mediática contra Venezuela no es cuento de hadas, es una realidad. teleSUR expone cinco grandes mentiras. Medios internacionales, Estados Unidos y otros que buscan apoderarse de los recursos de Venezuela propagan grandes mentiras.
Washington y la CIA se aprovechan de la mediocridad política de la oposición venezolana y de debilidad por el dinero y poder para utilizarlos como punta de lanza e instalarles en el gobierno por la vía de la fuerza, ya que no han fracaso por la vía electoral. Aquí algunas cuantas falacias:
Mentira número uno
Medios internacionales, Estados Unidos y otros aseguran que no hay libertad de expresión en Venezuela y que el gobierno socialista ha monopolizado los medios para silenciar la crítica en su contra.
La verdad
En los kioskos están diariamente a la venta tres periódicos que son abiertamente oficialistas: Correo de Orinoco, Ciudad Caracas y el Diario Vea. Dos son del Estado y uno es privado.
En contraste, existen cuatro que son notoriamente de oposición, y son El Nacional, Tal Cual, El País, El Universal y la revista Zeta. El diario Últimas Noticias es considerado neutral, mientras que en la televisión se reparten por igual: seis de oposición y seis pro-gobierno.
Mentira número dos
Medios internacionales, la OEA de Diego de Almagro, Estados Unidos y otros muchos dicen que en Venezuela no hay democracia, pero, por ejemplo, de México no dicen nada pese a que existen muchos estados que han sido gobernador por un partido por 80 años y que la presidencia del país ha estado bajo control del PRI de Enrique Peña Nieto por los últimos 73 de 85 años.
Este 6 junio en la ciudad de México sólo votó el 25 por ciento de la población. La primera fuerza político, Morena, fue votado por solamente 6 por ciento de la población total. Eso sí no es democracia.
La verdad
En Venezuela se realizan elecciones periódicamente. Las más recientes fueron legislativas. La oposición barrió adjudicándose 109 curules por 54 del partido gobernante.
Mentira número tres
La agencia francesa AFP publicó el 21 de mayo pasado una nota que como relámpago fue reproducida en todos los medios internacionales y algunos en Venezuela, pese a que sabían que era una enorme mentira. La nota decía que una hamburguesa costaba en el país suramericano costa 170 dólares y una habitación en un hotel, 69 mil dólares.
La verdad
Al cambio oficial de 580 bolívares por un dólar, resulta que esa hamburguesa cuesta poco menos de 3 dólares, pero en base al cambio en el mercado negro, la misma cuesta más o menos 1,70 dólares. El hotel, cuesta poquito más de 100 dólares, pero para un turista, quienes son los que se hospedan en esos establecimientos, el hotel les va a costar menos de 70 gobierno.
El título de esta nota dice:”Venezuela, donde una hamburguesa es oficialmente 170 dólares”. Abajo del pie de foto, dice: “Caracas (Venezuela) (AFP) – BORRAR – Este artículo ha sido borrado debido a un error en el cambio de moneda”. Sin embargo, la nota se publicó en decenas de otros medios y daño mediático contra Venezuela ya era irreversible”.
Mentira número cuatro
Huffington Post y Reuters publicaron en febrero 2014, poco después de protestas “pacíficas”, según esos medios, convocadas por la oposición, que el dirigente opositor Leopoldo López era inocente. El Huffington Post. CNN, EFE, País y muchos más han publicado artículos diciendo que él es inocente y que las muertes que se registraron aquél 12 de febrero habían sido todos de la oposición.
La verdad
El llamamiento a protesta por parte de López fue con toda la intención de desestabilizar al país. El dirigente ultraderechista ha sido vinculado a la CIA y a Washington, de donde incluso ha recibido financiamiento. Todos los que murieron ese día eran simpatizantes del gobierno.
El internacionalmente reconocido diario francés Le Monde publicó en marzo de 2015 lo siguiente: “A pesar de todos estos detalles y pruebas aportados por las máximas autoridades venezolanas, los medios de comunicación internacionales (incluso en América Latina) han dado poco crédito a este anuncio de intento de golpe de Estado.
Esta ‘incredulidad’ forma parte — desde hace quince años — de la estrategia de los grandes medios de comunicación dominantes en guerra contra la revolución bolivariana, para desacreditar a las autoridades bolivarianas”. Le Monde también reveló cómo un jefe militar traidor tenía planes de atacar con helicópteros al palacio presidencial en Caracas con la intención de matar a Nicolás Maduro. Detrás de todo, López y otros tantos, financiados por Estados Unidos.
Mentira número cinco
Reuters, AFP, ABC de España, BBC y muchos medios más se han empeñado en ilustrar a través de fotos muy rebuscadas que la escasez en Venezuela es mucho más grave de los que es.
El gobierno venezolano no niega que existe una escasez de productos, pero con pruebas y decomisos han demostrado que los responsables de desaparecer productos básicos son comerciantes y empresarios simpatizantes de la derecha o que simplemente prefieren matar de hambre a su propia gente con el fin de obtener mayores ganancias.
Incluso, un empresario vasco expuso con fotos como en la zona de los ricos en Caracas los supermercados tienen de todo.
La verdad
En realidad sí hay huevos, por ejemplo, pero los productores prefieren dejarlos que se pudran para obligar que el precio suba. Leche sí hay sino cómo se explica uno que los derivados lácteos sobran en todos lados, hasta en la calle, donde se ponen los comerciantes a vender crema, quesos, yogurt a precios inflados.
Asimismo, las pruebas están en las cientos sino es que miles de toneladas de productos que se han decomisado tanto con rumbo hacia Colombia, como enterrados y en bodegas.