Il presidente del Nicaragua, Daniel Ortega, ha denunciato che l’America Centrale vive tempi nei quali si fanno più profonde la politiche imperiali d’ingerenza che mettono in pericolo la pace della regione.

Anche se non ha potuto partecipare al Vertice presidenziale del Sistema d’Integrazione Centro Americano  – SICA  – realizzato a Roatán, in Honduras, per assumere la presidenza pro-tempore di questo organismo, Ortega ha inviato un messaggio ai suoi colleghi della regione per avvisarli che l’incontro si sta realizzando in un momento molto critico per l’integrazione e l’unità centro americana.

Daniel Ortega ha proposto ai suoi colleghi un  nuovo incontro per realizzare accordi pratici e semplici, che diano ai membri del SICA la possibilità reale d’incontrare coincidenze e in questo modo poter analizzare le priorità economiche, di produzione, commerciali, climatiche, ambientali, educative, tecniche e tecnologiche, culturali, scientifiche,  di salute, comunicazione, infrastrutture, dogane e in tutti gli ambiti che richiedono i popoli centro americani.

Inoltre ha segnalato che questa  pericolosa trama d’ingerenza da parte dell’impero statunitense coinvolge anche il Brasile, Paraguay e Venezuela.

A proposito di quest’ultimo paese ha specificato: “Vogliamo segnalare la ferma solidarietà del popolo del Nicaragua, del nostro Governo, con il fraterno popolo del Venezuela, con il suo Governo costituzionale e con il nostro caro compagno il presidente Nicolás Maduro e con i processi sovrani di dialogo, riflessione e  incontro che si propiziano per la tranquillità di questo popolo amato e fraterno, il popolo bolivariano.

Il messaggio è stato trasmesso da Dennis Moncada, ministro-assessore del presidente per i Temi Internazionali, che ha preso la presidenza pro tempore in rappresentazione di Daniel Ortega, ha informato Telesur.