Cuba-USA: 3º Dialogo sui Temi Regolatori

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I rappresentanti di Cuba e degli Stati Uniti hanno realizzato il 12 e 13 luglio a L’Avana la terza riunione del Dialogo sui Temi Regolatori, meccanismo stabilito nell’ottobre del 2015 tra le entità di governo dei due paesi per valutare la portata e l’impatto delle modifiche introdotte dal governo degli Stati Uniti nell’applicazione di alcuni aspetti del blocco e nei vincoli economici, commerciali e finanziari, i limiti e gli ostacoli che sussistono per la loro implementazione e le regole vigenti in Cuba per la relazioni commerciali e finanziarie.


La vice ministra cubana del Commercio Exstero e l’Investimento Straniero, Ileana Núñez Mordoche, ha inaugurato la riunione con il coordinatore dell’ Ufficio dei Temi Cubani del Dipartimento di Stato, Mark Wells.

Allo scambio di due giorni hanno partecipato per Cuba vari dirigente del Ministero del Commercio Estero e l’Investimento Straniero, e del Banco Centrale di Cuba, così come dei Ministeri delle Relazioni Estere, Economia, e Finanze e Prezzi.

Per gli Stati Uniti erano presenti funzionari dei Dipartimenti del Tesoro, del Commercio e dello Stato.

Comunicato stampa della delegazione cubana alla tornata di conversazioni sull’ emigrazione tra Cuba e gli Stati Uniti

Giovedì 14 luglio del 2016 si è svolta a L’Avana una nuova tornata di conversazioni sull’emigrazione tra le due delegazioni di Cuba e degli Stati Uniti presiedute rispettivamente dalla direttrice generale degli Stati Uniti del Ministero delle Relazioni Estere, Josefina Vidal Ferreiro, e dal vice segretario aggiunto per l’Emisfero Occidentale del Dipartimento di Stato, John Creamer.

La delegazione cubana ha espresso nuovamente la sua profonda preoccupazione per la persistenza della politica “dei piedi asciutti piedi bagnati  e della Legge di Ajuste cubano, che concedono ai cittadini cubani un trattamento migratorio preferenziale e  unico  del suo genere nel mondo, ammettendo automaticamente nel territorio degli Stati Uniti coloro che giungono in maniera irregolare, per qualsiasi via e mezzo utilizzati, in violazione alle regole e lo spirito degli Accordi Migratori in vigore, mediante i quali i due governi si sono impegnati a garantire un’emigrazione legale, sicura e ordinata.

I rappresentanti di Cuba hanno sottolineato che queste disposizioni politiche e legali stimolano l’emigrazione irregolare verso gli Stati Uniti direttamente dal territorio cubano e anche da terzi paesi includendo cittadini cubani che viaggiano legalmente all’estero.

Inoltre è stato sottolineato che questo provoca la perdita di vite  umane e  favorisce la realizzazione di delitti come il traffico degli emigranti, la tratta delle persone, la frode migratoria  e l’uso della violenza, con un impatto extra territoriale di destabilizzazione su altri paesi della regione.

La parte cubana ha ribadito la sua condanna del programma Parole per Professionisti Medici cubani”, che incita il personale cubano della salute che collabora in terzi paesi ad abbandonare le  missioni per emigrare negli Stati Uniti. Questa è una pratica  censurabile  che danneggia i programmi di salute di questi paesi e non corrisponde al contesto bilaterale attuale.

La delegazione di Cuba ha sottolineato anche che non ci potranno essere relazioni migratorie normali tra i due paesi, se non si elimineranno le politiche “dei piedi asciutti, piedi bagnati”, la Legge di Ajuste Cubano e il programma di “Parole per Professionisti Medici Cubani”.

Nella riunione sono stati valutati altri aspetti, includendo lo stato degli accordi vigenti, l’implementazione della politica migratoria cubana, la consegna di visti per emigranti e per visite temporanee negli Stati Uniti con le azioni delle due parti per affrontare l’emigrazione irregolare, il contrabbando di persone e la frode dei documenti.

Le due delegazioni hanno coinciso nel riconoscere i risultati positivi dell’ Incontro Tecnico sulla Prevenzione della Frode migratoria e del Traffico di Persone e l’Incontro Tecnico tra le Truppe Guarda Frontiere di Cuba e il servizio dei Guardacoste degli Stati Uniti, realizzati in febbraio e giugno del 2016, a Miami.

Cuba  ha riaffermato la sua disposizione a mantenere queste conversazioni.

Comunicado de prensa

El 14 de julio de 2016, se celebró en La Habana una nueva ronda de conversaciones migratorias entre delegaciones de Cuba y los Estados Unidos,presididas, respectivamente, por la directora general de Estados Unidos del Ministerio de Relaciones Exteriores, Josefina Vidal Ferreiro y por elsubsecretario adjunto para el Hemisferio Occidental del Departamento de Estado, John Creamer.

La delegación cubana expresó una vez más su profunda preocupación por la persistencia de la política de “pies secos-pies mojados” y la Ley de AjusteCubano, que conceden a los ciudadanos cubanos un trato migratorio preferencial y único de su tipo en el mundo, al admitir automáticamente en elterritorio de los Estados Unidos a aquellos que llegan de manera irregular y sin importar las vías y medios que emplean, en violación de la letra y elespíritu de los Acuerdos Migratorios en vigor, mediante los cuales ambos gobiernos se comprometieron a garantizar una emigración legal, segura yordenada.

Los representantes de Cuba enfatizaron que estas disposiciones políticas y legales estimulan la emigración irregular hacia los Estados Unidos,directamente desde el territorio cubano y también desde terceros países, incluyendo de ciudadanos cubanos que viajan legalmente al exterior.Recalcaron a su vez, que estas provocan pérdidas de vidas humanas y favorecen la comisión de delitos como el tráfico de emigrantes, la trata de personas, el fraude migratorio y el uso de la violencia, con un impacto extraterritorial de desestabilización sobre otros países de la región.

La parte cubana reiteró su rechazo al “Programa de Parole para Profesionales Médicos Cubanos”, que alienta a personal cubano de la salud quecolabora en terceros países a abandonar sus misiones y emigrar a los Estados Unidos, lo cual es una práctica censurable que afecta los programas desalud de dichos países y no se corresponde con el contexto bilateral actual.

La delegación de Cuba subrayó que no podrá haber relaciones migratorias normales entre los dos países, hasta tanto no se eliminen la política de “piessecos-pies mojados”, la Ley de Ajuste Cubano y el “Programa de Parole para Profesionales Médicos Cubanos”.

En la ronda se evaluaron otros aspectos, incluyendo el estado de los acuerdos vigentes, la implementación de la política migratoria cubana, elotorgamiento de visas para emigrantes y visitas temporales a los Estados Unidos y las acciones de ambas partes para enfrentar la emigración irregular, el contrabando de personas y el fraude de documentos.

Las dos delegaciones coincidieron en reconocer los resultados positivos del encuentro técnico sobre prevención de fraude migratorio y tráfico de personas, y del encuentro técnico entre Tropas Guardafronteras de Cuba y el Servicio de Guardacostas de los Estados Unidos, realizados en febrero yjunio de 2016, respectivamente, en Miami.

Cuba reafirmó su disposición a mantener estas conversaciones

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