“Cuba è e sarà la punta di lancia del movimento rivoluzionario latinoamericano, e il suo leader storico, Fidel Castro, è un simbolo della lotta per l’indipendenza”, ha detto il presidente siriano Bashar Al Assad in un’intervista offerta in esclusiva all’agenzia Prensa Latina.
Il mandatario della Siria ha inviato un caloroso saluto a Fidel e al presidente Raúl Castro ed ha espresso la volontà di rinforzare i vincoli bilaterali.
Poi ha aggiunto ch esistono forti coincidenze tra la Siria e l’America Latina in vari aspetti, ma che questi vincoli sono più forti con Cuba.
Inoltre ha espresso la volontà di migliorare altri aspetti della relazione per porli allo stesso livello, soprattutto nei settori dell’educazione e l’economia.
“Questa era la mia ambizione prima della crisi e per questo avevo visitato l’America Latina: Cuba, Venezuela, Argentina e Brasile, per dare più forza a questa relazione, ma poi è iniziato il conflitto che è divenuto un grande ostacolo per qualsiasi azione in questo senso”, ha segnalato nell’intervista, nella quale ha anche parlato di temi dell’attualità regionale.
I vincoli storici tra Cuba e la Siria si erano rinforzati partendo dalla visita di Hafez Al Assad nell’Isola durante la 7ª Conferenza Vertice dei Paesi non Allineati, nel 1979.
Poi il presidente Fidel Castro andò a Damasco nel 2001 e il suo omologo Bashar al Assad visitò L’Avana nel 2010.
Durante la guerra del 1973 le autorità dell’Isola inviarono forze internazionaliste in appoggio all’esercito arabo – siriano per preservare l’indipendenza e l’integrità del territorio di questo paese di fronte all’aggressione d’Israele.