La tecnologia medica giapponese, una delle migliori del mondo, è stata presente in tutti i passi avanti del settore della salute cubano, dal trionfo della Rivoluzione. Ora i due paesi avanzano in un progetto che permetterà l’acquisizione di nuovi apparecchi per il miglioramenti della qualità dei servizi nell’Isola.
L’Agenzia di Cooperazione Internazionale del Giappone (JICA) ha accolto martedì 26 luglio un incontro di dirigenti e specialisti di varie entità cubane della salute con rappresentanti di più di 60 imprese giapponesi.
La direttrice provinciale di Salute di Granma, Noemis Doris Casua, ha assicurato che sono stati molto costruttivi gli scambi con gli specialisti giapponesi, così come le visite alle istituzioni mediche locali di fronte alla sfida che affronta Cuba, con l’invecchiamento della popolazione e il conseguente aumento delle malattie croniche non trasmissibili.
“La cooperazione del Giappone con Cuba, che rimonta dal 1960, vuole rispondere alle necessità degli scambi attuali e avere un impatto con il resto della regione”, ha detto il vice direttore del Dipartimento dell’America Latina e dei Caraibi del JICA, AkioSaito.
La riunione, che ha passato in rivista lo stato della medicina cubana e le sue prospettive di sviluppo, ha fatto parte dei preparativi di un progetto di cooperazione finanziaria non rimborsabile per l’acquisto di apparecchi medici, al quale si sta lavorando.
Sebastián Francisco Perera, vice direttore allo sviluppo del Centro d’Ingegneria Clinica e di Elettromedicina, ha riferito che circa il 40% degli strumenti negli ospedali e nei centri per la salute in cuba sono giapponesi.
Poi ha risaltato la tecnologia del paese asiatico e ha detto che Cuba l’ha portata con sé in innumerevoli missioni internazionaliste, tra le quali il terremoto del Paklistan, nel 2005.
Ramón Aloy Peña, direttore delle Importazioni di MediCuba, ha parlato delle possibilità del settore della salute nel portafogli degli affari del paese ed ha risposto ad alcuni dubbi sui procedimenti cubani per l’acquisto dei prodotti all’estero.
Inoltre ha dettagliato che il Giappone occupa il terzo posto con il 10% della quota di mercato nell’acquisto di strumenti medici, pezzi di ricambio e materiali usa e getta.
Le autorità giapponesi hanno aperto verso Cuba nel 1998 i meccanismi d’assistenza finanziaria non rimborsabile a piccola scala per progetti comunitari e di sicurezza umana.
La materializzazione dell’accordo per l’acquisto di prodotti medici, aprirebbe una nuova tappa con iniziative a maggior scala e impatto nella popolazione.