L’VIII Incontro Continentale di Solidarietà con Cuba comincia oggi in Repubblica Dominicana con la presenza di centinaia di delegati di 24 paesi.
Questo evento è organizzato dalla Campagna Dominicana di Solidarietà con Cuba, dal Comitato Portoricano di Solidarietà con Cuba e dall’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli (ICAP).
La sede della riunione è l’Università Autonoma di Santo Domingo e il suo rettore, Iván Grullón, è il presidente d’onore del Comitato Nazionale Preparatorio, formato da diverse organizzazioni ed entità.
Parteciperanno personalità internazionali come il teologo brasiliano Frei Betto e si realizzeranno dibattiti e presentazioni di conferenze nella capitale e nelle città di Barahona, San Francisco de Macorís, Baní e Santiago de los Caballeros, che saranno le altre sedi.
Verranno presentate conferenze i cui temi saranno il blocco degli Stati Uniti contro Cuba, la situazione coloniale e i prigionieri politici di Portorico, l’aggressione dell’imperialismo e dell’oligarchia contro la Rivoluzione Bolivariana del Venezuela, l’importanza dell’integrazione e la solidarietà con Cuba.
Si organizzeranno dibattiti e tavoli di lavoro su “La partecipazione della donna al processo d’integrazione”, “La gioventù davanti alla crisi” e “Le alternative solidali”, “Il piano d’azione continentale di solidarietà con Cuba” e “Ip rigionieri politici nell’impero e i diritti umani”.
Nell’occasione saranno messi in vendita i libri “La Contra Revolución” dell’autore Teodoro Rivero, e “El bloqueo contra Cuba. Ahora la gran guerra por otra vía”, del poeta e professore, Rafael Nino Féliz.
La presidente del ICAP, Kenia Serrano, ha segnalato che la Repubblica Dominicana è il primo paese dei Caraibi che realizza un Incontro di questa importanza, perchè si tratta di un evento con una complessità organizzativa che comprende per la prima volta anche Puerto Rico, che per la sua condizione coloniale non lo può accogliere nel suo territorio e qui è ugualmente anfitrione.
Inoltre ha segnalato che la presenza dell’Eroe cubano Fernando González a questa attività come rappresentante dei Cinque Eroi, è una mostra di quello che significa la solidarietà mondiale per la Rivoluzione.
Frei Betto ha partecipato all’Incontro di Solidarietà
01.08 – Betto ha offerto una conferenza magistrale nell’auditorio Manuel del Cabral della Biblioteca Pedro Mir dell’Università Autonoma di Santo Domingo,sede del VIII Incontro Continentale di Solidarietà con Cuba.
Il tema è stato “La situazione dell’ America Latina e dei Caraibi. Trascendenza dell’integrazione e la solidarietà con Cuba” ed ha raccomandato di lavorare con gli esclusi e trasformarli in militanti della speranza.
Poi ha citato un passaggio del Vangelo in cui Gesù elogia un’anziana che aveva donato quello che aveva per le sue necessità, che aveva dato più della gente ricca che depositava molto denaro nel tesoro del Tempio di Gerusalemme.
“Cuba è un’anziana della solidarietà mondiale che nonostante le sue risorse limitate e un blocco criminale imposto da più di mezzo secolo dagli Stati Uniti, è stata capace di condividere quello che ha con gli altri popoli”, ha detto, ed ha assicurato che sin dall’inizio della Rivoluzione, Cuba ha sviluppato un sentimento e un atteggiamento di solidarietà internazionale che l’ha portata a lavorare per la liberazione degli altri popoli.
Betto ha ricordato che migliaia di cubani hanno difeso dalle invasioni mercenarie il territorio dell’Angola e che la battaglia di Cuito Cuanavale fu la garanzia dell’indipendenza della Namibia e la fine dell’apartheid in Sudafrica. Poi ha analizzato l’attuale situazione latinoamericana e gli errori commessi da alcuni processi nei quali sono mancati il lavoro politico e la formazione delle coscienze, ed ha invitato a ritornare al lavoro di base, a fare un’alfabetizzazione politica.
“In alcuni paesi abbiamo creato gente consumista e non cittadini con coscienza, capaci di giudicare il proprio protagonismo politico”, ha aggiunto ed ha chiamato gli amici della solidarietà a continuare a fare pressioni dai loro paesi sul Senato del Brasile, denunciando il Colpo contro Dilma Rousseff, esortando a salvare la Rivoluzione Bolivariana del Venezuela.
“Se vogliamo essere solidali con la Rivoluzione cubana non dobbiamo solo partecipare agli incontri come questo, gridare parole d’ordine o organizzare brigate: c’è molto più di questo da fare.
“Dobbiamo tornare a lavorare con i contadini, con gli operai, con i diseredati, organizzare i giovani e trasformare ognuno di loro in un militante della speranza e dell’utopia” ha indicato ancora Frei Betto nella sua conferenza magistrale.