“La ricostruzione delle zone danneggiate dal terremoto dello scorso 16 aprile in Ecuador durerà almeno tre anni”, ha indicato il  vicepresidente Jorge Glas durante la presentazione di un rapporto 100 giorni dopo il terremoto, come ha  informato Sputnik.

“Sino ad oggi, dei 582 milioni di dollari che hanno priorità  per la ricostruzione, ne sono stati spesi circa 100”, ha detto Glas che guida anche il Comitato di Ricostruzione dalla città costiera di Montecristi, dov’è stato accompagnato da ministri, segretari di Stato e autorità locali.

L’investimento più forte riguarda le opere per l’acqua potabile, il risanamento, gli incentivi economici, l’educazione la sicurezza la viabilità e la casa, ha segnalato  il vicepresidente, insistendo che non si può parlare del terremoto dell’Ecuador, ma di un Ecuador dopo il terremoto.

Il ministro Coordinatore alla Sicurezza, César Navas, ha indicato che sono operanti  26 alberghi ufficiali che accolgono  8 679 persone, ed ha annunciato  che “la popolazione in ogni albergo diminuisce progressivamente grazie agli incentivi economici per la casa, l’alimentazione e l’accoglienza, si legge in un comunicato ufficiale diffuso dallo stesso Ministero.

Gabriela Rosero, ministra Coordinatrice allo Sviluppo Sociale ha segnalato, per il settore della scuola, che sono 26 le unità educative provvisorie costruite che ricevono 55000 studenti ed ha indicato che sono stati consegnati 9375 bonus per la ricostruzione e la riparazione delle case.

Il rapporto indica anche che dieci centri di salute sono in processo di ristrutturazione e che si stanno costruendo un centro di salute a  Muisne (Esmeraldas) e altri  due nuovi ospedali a  Chone e Pedernales (Manabí), già in fase di disegno definitivo.

La valutazione indica che si stanno ricostruendo 52.35 Km. di strade tra Esmeraldas e Manabí e che sono stati rimossi 2.3 milioni di metri cubi di macerie.

Il terremoto di 7,8 gradi ha provocato la morte di  677  persone e perdite di milioni all’economia, stando alle stime del  Governo ecuadoriano.