www.resistencia.cc – Marx21.it
Gli Stati Uniti non cessano di cospirare contro la Bolivia. Lo ha denunciato il presidente Evo Morales, il 29 luglio, dopo le rivelazioni di incontri di funzionari dell’ambasciata USA con oppositori del governo.
“Nonostante l’espulsione dell’ambasciatore nel 2008, il governo degli Stati Uniti non cessa di cospirare con zelo contro la nostra Rivoluzione Democratica e Culturale”, ha scritto Evo nel suo profilo su twitter @evoespueblo.
Il giorno prima, il ministro del governo, Carlos Romero, aveva detto che l’incaricato d’affari degli Stati Uniti in Bolivia, Peter Brennan, ha ammesso i suoi incontri con l’opposizione, tentando di giustificarli.
Il ministro ha avvertito che le riunioni dei diplomatici statunitensi con l’opposizione indeboliscono le relazioni bilaterali e costituiscono un’intromissione negli affari interni della Bolivia.
Così ha detto Romero a Brennan in un incontro, in cui sono stati affrontati diversi temi, tra cui i legami dei funzionari statunitensi con settori della destra e la lotta contro il narcotraffico.
Sono alcuni mesi che si è appreso che Brennan ha tenuto riunioni a Santa Cruz con il giornalista Carlos Valverde, due mesi prima che questo lanciasse una serie di accuse false contro il capo dello Stato, alla vigilia del referendum sulla possibilità della rielezione presidenziale.
Brennan è il più importante rappresentante degli Stati Uniti in Bolivia, poiché i due paesi mantengono relazioni a livello d’affari dal 2008, quando La Paz aveva espulso l’ambasciatore Philip Goldberg per ingerenza negli affari interni.