“È difficile esprimersi con semplici parole, quando uno porta ben dentro, come un santuario, il più amato dei due uomini straordinari che mi hanno guidato per i misteriosi sentieri del sapere”, ha detto Aleida March a coloro che stavano assistendo alla presentazione del libro *Che y Fidel. Imágenes en la memoria*, realizzata venerdì 5 nella sala Villena dell’Unione degli Scrittori e degli Artisti di Cuba (UNEAC).
La nuova edizione è frutto delle investigazioni del prestigioso Centro di Studi Che Guevara e della sua direttrice “È difficile esprimersi con semplici parole, quando uno porta ben dentro, come un santuario, il più amato dei due uomini straordinari che mi hanno guidato per i misteriosi sentieri del sapere”, ha detto Aleida March a coloro che stavano assistendo alla presentazione del libro *Che y Fidel. Imágenes en la memoria*, realizzata venerdì 5 nella sala Villena dell’Unione degli Scrittori e degli Artisti di Cuba (UNEAC).
La nuova edizione è frutto delle investigazioni del prestigioso Centro di Studi Che Guevara e della sua direttrice Aleida March, che ha detto anche che ogni fotografia del libro si riferisce ad un fatto o è un testimone singolare, molto complesso da spiegare in poche righe, perchè le fotografie da sole riproducono l’unione indissolubile che vibrò tra Fidel e il Che: complicità e rispetto reciproco.
Due uomini con dimensioni straordinarie marcate sin dal Messico.
Dalle riflessioni di Fidel su quei primi contatti si apprezzano i giudizi di quel giovane un poco avventuriero che giunse attraverso Raúl, e che dal primo giorno di quell’incontro rimase unito nella lotta.
“È difficile esprimersi con semplici parole, quando uno porta ben dentro, come un santuario, il più amato dei due uomini straordinari che mi hanno guidato per i misteriosi sentieri del sapere”, ha detto Aleida March a coloro che stavano assistendo alla presentazione del libro *Che y Fidel. Imágenes en la memoria*, realizzata venerdì 5 nella sala Villena dell’Unione degli Scrittori e degli Artisti di Cuba (UNEAC).
“Questa edizione è una convocazione allo studio dell’opera di Fidel e del Che”, ha detto la dottoressa Graziella Pogolotti che ha scritto il prologo del libro.
“Le evocazioni non sono incamminate a guardare indietro, ma a vedere la realtà attuale e il futuro. Si tratta di due personalità unite nella realtà del continente americano”.
“Loro sono stati capaci di dare forma con creatività al pensiero e all’azione, di lottare per il presente senza rinunciare al disegno di strategie con vista al futuro, anche nelle più difficili circostanze”.
“Credevano, come José Martí, nel miglioramento umano e hanno fatto di quel proposito l’obiettivo centrale del grande compito nel quale hanno impegnato le loro vite”.
“Oggi vediamo nuove forme di colonizzazione e per questo dobbiamo ripensare a nuove armi di lotta e resistenza”, ha segnalato Graziella Pogolotti ed ha aggiunto che questa spada intellettuale del Che e di Fidel è una luce e un pensiero che va contro la colonizzazione, per alimentare il nuovo pensiero che il nostro tempo reclama”.
Ocean Sur è l’editrice del libro *Che y Fidel. Imágenes en la memoria*.
Il suo direttore, David Deutschmann, ha commentato che questo materiale forma parte di 20 titoli pubblicati da questa editrice nei 15 anni del Progetto Che Guevara. Il 90º compleanno di Fidel è una motivazione speciale per presentare quest’opera che sottolinea l’amicizia e la lealtà tra due uomini eccezionali della storia di Cuba e del mondo., che ha detto anche che ogni fotografia del libro si riferisce ad un fatto o è un testimone singolare, molto complesso da spiegare in poche righe, perchè le fotografie da sole riproducono l’unione indissolubile che vibrò tra Fidel e il Che: complicità e rispetto reciproco.
Due uomini con dimensioni straordinarie marcate sin dal Messico.
Dalle riflessioni di Fidel su quei primi contatti si apprezzano i giudizi di quel giovane un poco avventuriero che giunse attraverso Raúl, e che dal primo giorno di quell’incontro rimase unito nella lotta.
“È difficile esprimersi con semplici parole, quando uno porta ben dentro, come un santuario, il più amato dei due uomini straordinari che mi hanno guidato per i misteriosi sentieri del sapere”, ha detto Aleida March a coloro che stavano assistendo alla presentazione del libro *Che y Fidel. Imágenes en la memoria*, realizzata venerdì 5 nella sala Villena dell’Unione degli Scrittori e degli Artisti di Cuba (UNEAC).
“Questa edizione è una convocazione allo studio dell’opera di Fidel e del Che”, ha detto la dottoressa Graziella Pogolotti che ha scritto il prologo del libro.
“Le evocazioni non sono incamminate a guardare indietro, ma a vedere la realtà attuale e il futuro. Si tratta di due personalità unite nella realtà del continente americano”.
“Loro sono stati capaci di dare forma con creatività al pensiero e all’azione, di lottare per il presente senza rinunciare al disegno di strategie con vista al futuro, anche nelle più difficili circostanze”.
“Credevano, come José Martí, nel miglioramento umano e hanno fatto di quel proposito l’obiettivo centrale del grande compito nel quale hanno impegnato le loro vite”.
“Oggi vediamo nuove forme di colonizzazione e per questo dobbiamo ripensare a nuove armi di lotta e resistenza”, ha segnalato Graziella Pogolotti ed ha aggiunto che questa spada intellettuale del Che e di Fidel è una luce e un pensiero che va contro la colonizzazione, per alimentare il nuovo pensiero che il nostro tempo reclama”.
Ocean Sur è l’editrice del libro *Che y Fidel. Imágenes en la memoria*.
Il suo direttore, David Deutschmann, ha commentato che questo materiale forma parte di 20 titoli pubblicati da questa editrice nei 15 anni del Progetto Che Guevara. Il 90º compleanno di Fidel è una motivazione speciale per presentare quest’opera che sottolinea l’amicizia e la lealtà tra due uomini eccezionali della storia di Cuba e del mondo.