Brasile: lotte e solidarietà

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Circa 2000 integranti dei movimenti sindacali e sociali legati all’agricoltura hanno occupato ieri la sede del ministero del tesoro e delle finanze come parte della Giornata di Lotte Unitarie e per esigere l’uscita del presidente Michel Temer.

L’occupazione, anticiparono gli organizzatori, si estenderà fino al prossimo giorno 7, quando i manifestanti si sommeranno in questa capitale ad altre azioni a proposito del Giorno degli Esclusi.

I movimenti dei Lavoratori Rurali senza Terra (MST), dei Piccoli Agricoltori (MPA), delle Donne Contadine (MMC), del Contadino Popolare (MCP), e della Confederazione Nazionale dei Lavoratori dell’Agricoltura, sono alcuni dei partecipanti nell’occupazione.

Le attività della Giornata di Lotte Unitarie dei popoli e dei lavoratori della terra, delle acque e dei boschi si concentreranno pacificamente nell’immobile occupato e durante le stesse si discuteranno, tra gli altri aspetti, l’insediamento immediato di più di 120 mila famiglie accampate in tutto il paese.

Inoltre, tratteranno l’opposizione di questi movimenti alla pretesa del governo di Temer di permettere la vendita di terre agli stranieri, fatto che minaccia la sovranità nazionale, ed alla riforma della previdenza sociale che supporrebbe la perdita di molti diritti per la classe lavoratrice.

Altre denunce dei manifestanti, che esigono inoltre elezioni dirette e la rinuncia di Temer, sono la criminalizzazione dei movimenti sociali; difendere la riforma agraria e la demarcazione di terre indigene, ed esigere la restituzione del Ministero di Sviluppo Agrario, abolito dal nuovo governo.

Il Brasile ringrazia per l’appoggio di Cuba

La Centrale dei lavoratori del Brasile (CTB) ha ringraziato il Governo Rivoluzionario della Repubblica di Cuba per la sue energica condanna del Colpo di Stato parlamentare – giudiziario perpetrato contro la legittima presidente del paese, Dilma Rousseff.

Il messaggio della CTB è relazionato alla dichiarazione di condanna di questo fatto, pubblicata dal quotidiano Granma, che ha avuto ripercussioni nei lavoratori e nei movimenti progressisti e sociali del paese sudamericano e dell’America Latina.

Nella comunicazione dell’organizzaione operaia del Brasile, ricevuta nella Centrale dei Lavoratori di Cuba, si segnalano i validi e indiscutibili argomenti con i quali Cuba difende davanti al mondo i governi di Lula da Silva e Dilma Rousseff e denuncia i veri obiettivi dei golpisti, appoggiati dall’imperialismo.

Il Fronte Popolare del Brasile ha chiamato le forze progressiste e popolari di questo paese e del mondo ad unirsi e mobilitarsi nella battaglia di fronte alla coalizione anti democratica che ha provocatao l’allontanamento di Dilma Roussef.

È giunta a L’’Avana la dichiarazione della Centrale Nazionale dei Lavoratori di Panamá (CNTP), nella quale l’organizzaione sindacale di questo paese si pronuncia contro la determinazione di un gruppo di corrotti parlamantari brasiliani di separare la presidente dal suo governo.

Da Cuba, l’Incontro Sindacale Nuestra America – ESNA – ha condannato il carattere anti democratico delle istiuzioni borghesi del Brasile ed ha chiamato ad una Giornata Continentale per la democrazia e contro il neoliberismo per il 4 novembre prossimo.

La CTC ha ratificato alla Centrale dei Lavoratori del Brasile l’appoggio solidale al movimento sindacale della sinistra e al Partito dei Lavoratori del Brasile, che affrontano i violatori della democrazia che pretendono di privatizzare le ricchezze del popolo per favorire quelle delle multinazionali.

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