“Il blocco degli Stati Uniti contro Cuba è immorale, viola ogni etica, è crudele e provoca danni umani”, ha dichiarato lunedì 18, la rappresentante permanente dell’Isola, Anayansi Rodríguez.
Durante il 33º periodo ordinario di sessioni di questo organo, l’ambasciatrice cubana ha ricordato che i cittadini del suo paese hanno sofferto -e soffrono- da più di 50 anni l‘assedio economico, commerciale e finanziario, che è illegale e costituisce una violazione del Diritto Internazionale, ha affermato, come informa PL.
Dopo aver reclamato la fine di questa politica di Washington, ha ratificato che il popolo di Cuba persisterà nella conquista del diritto di scegliere il sistema politico che considera, seguendo il suo camino di autodeterminazione senza interventi né ingerenze.
La diplomatica ha chiamato la comunità internazionale a respingere le manipolazioni politiche e la doppia facciata nel trattamento del tema dei diritti umani, ed ha stimato che questi paesi del nord industrializzato che pretendono, sbagliandosi, di erigersi come paradigmi nella promozione e protezione dei diritti umani, sono precisamente gli stessi che non fanno caso a situazioni più serie dei diritti umani e in particolare a quelle provocate da loro stessi.
La rappresentante di Cuba ha indicato la scarsa attenzione che si presta a temi veramente gravi come la crisi degli emigranti.
“Come pensare che sono seriamente preoccupati per le situazioni dei diritti umani nei paesi del Sud, quando promuovono guerre e interventi contro questi e poi dimenticano la sofferenza provocata alle popolazioni alle quali, dicono, vogliono migliorare i diritti umani?” ha domandato.
Di fronte a situazioni di questo tipo, l’ambasciatrice ha ricordato che Cuba crede fermamente che tutti i diritti umani sono universali, indivisibili e sono relazionati tra loro.
Il 33º periodo ordinario di sessioni del Consiglio dei Diritti Umani terminerà il 30 settembre.