La pace e la sua importanza per lo sviluppo pieno dell’essere umano sono al centro dei dibattiti che si realizzano da ieri a L’Avana come parte del Primo Seminario Internazionale Realtà e Sfide del Proclama dell’America Latina e dei Caraibi come Zona di Pace.
Delegati di Brasile, Messico, Ecuador, El Salvador, Barbados, Nicaragua, Argentina, Perù, Puerto Rico e Venezuela, oltre che di Cuba, sono riuniti per ratificare l’impegno con queste proposito accordato durante il 2º. Vertice della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (Celac), effettuata nell’Isola nel gennaio del 2014.
Questa è la prima riunione dopo quell’importante momento per dare nuovi sguardi alla soluzione delle differenze e dei conflitti attraverso il dialogo e riveste una rilevanza singolare soprattutto nel contesto attuale.
I temi centrali di queste giornate comprendono la politica attuale degli Stati Uniti verso l’America Latina e i Caraibi e le loro implicazioni per la pace.
Silvio Platero, presidente del Movimento Cubano per la Pace e la Sovranità dei Popoli, ha affermato a Prensa Latina che una singolarità di questo evento è che non solo partecipano accademici e studiosi, ma anche rappresentanti di diversi movimenti sociali, operai e contadini.
Tra i convocati c’è la presidente del Consiglio Mondiale della Pace la brasiliana María do Socorro Gomes, che sarà decorata oggi mercoledì 21, Giorno Internazionale della Pace per accordo delle Nazioni Unite, con la medaglia dell’amicizia concessa dal Consiglio di Stato di Cuba.
Come parte del seminario si svilupperà anche una campagna nelle reti sociali con l’obiettivo di diffondere temi relativi al termine dei conflitti e alla non proliferazione della violenza in America Latina e nei Caraibi.