Intervento del delegato di Cuba, Pablo Berti Oliva nell’esercizio del Diritto alla Replica alla Delegazione degli USA nel Dibattito Generale del tema 4 (situazioni che richiedono l’attenzione del Consiglio) nel 33º periodo ordinario di sessioni del Consiglio dei Diritti Umani
Signor Presidente:
Di nuovo siamo obbligati a condannare con forza per la loro totale mancanza di verità, le critiche del rappresentante degli Stati Uniti che invece d’essere centrate su problemi di diritti umani del suo paese, sono dedicate a criticare altri paesi senza fondamenta alcuna.
Sono gli Stati Uniti e non Cuba il paese nel quale il razzismo e la discriminazione sono presenti in tutti gli ambiti, ma in particolare nel mondo della polizia.
Con quale morale gli Stati Uniti si possono riferire alla violenza nelle detenzioni, quando la brutalità della polizia tocca livelli allarmanti nel suo paese?
Forse gli afroamericani assassinati dalla polizia nordamericana negli ultimi mesi non son cittadini degli USA?
Signor Presidente:
Siamo testimoni in questo Consiglio dei crescenti attacchi alla sovranità e all’autodeterminazione di vari paesi, come nel caso del Venezuela, nazione alla quale riaffermiamo il nostro appoggio senza condizioni.
Richiamiamo quindi gli Stati Uniti a permettere, senza condizione alcuna, la visita del Relatore Speciale sulla Tortura nel centro di tortura che si trova nel territorio usurpato illegalmente nell’Isola, nella Base Navale di Guantanamo, cosa che lo stesso Alto Commissario ha reclamato.
Che gli USA pongano fine al blocco economico, commerciale e finanziario che costituisce una violazione, assoluta, flagrante e sistematica dei diritti umani del popolo cubano, includendo il diritto allo sviluppo.
Cuba continuerà a difendersi da tutte le calunnie contro di lei. Molte Grazie.