I paesi appartenenti all’ALBA-TCP, al Like Minded Group, al gruppo africano e quello arabo, informano la comunità internazionale sull’intento di voler utilizzare il Consiglio per i Diritti Umani dell’ONU per minare la democrazia in Venezuela.
La narrazione che fa il circuito informativo mainstream del Venezuela ci racconta quotidianamente di un paese allo sbando. Una feroce dittatura dove il popolo languisce sotto il tallone di ferro di un pugno di dirigenti attaccati al potere. Uno stato guidato da pazzi e isolati nel mondo.
Ovviamente questo racconto è falso, fallace e lontano dalla realtà. Innumerevoli sono le conquiste del popolo venezuelano dall’avvento della Rivoluzione Bolivariana nel 1999. Così come è forte il prestigio e l’appoggio internazionale di cui gode la Repubblica Bolivariana del Venezuela.
A dimostrarlo sono le prese di posizione in seno al Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite dei paesi dell’Alleanza Bolivariana dei Popoli della Nuestra America – Trattato di Commercio dei Popoli (ALBA-TCP), il Like Minded Group (di cui fanno parte tra gli altri stati come l’Iran, la Cina e l’India), il gruppo africano e il gruppo arabo, che hanno chiesto il pieno rispetto della sovranità del Venezuela ed espresso appoggio totale all’attuale governo guidato dal presidente Nicolás Maduro.
Nelle diverse dichiarazioni, i gruppi di paesi citati, hanno ribadito che in Venezuela vengono rispettate le istituzioni democratiche e garantite libertà fondamentali e diritti umani. Al contempo hanno chiesto il pieno rispetto della sovranità del Venezuela, in base al principio della non ingerenza negli affari interni di uno stato la liberà autodeterminazione dei popoli. Oltre al diritto per il popolo di usufruire del sistema costituzionale, politico, economico e sociale che ha prescelto.
Fonte: teleSUR