Introduzione del rapporto di Cuba sulla Risoluzione 70/5 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite: “Necessità di porre fine al blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti d’America contro Cuba” che si voterà il 26 ottobre nella ONU.
Nel periodo compreso tra aprile del 2015 e aprile del 2016 sono stati realizzati alcuni passi avanti nelle relazioni bilaterali tra gli Stati Uniti e Cuba. In particolare si può segnalare il ristabilimento delle relazioni diplomatiche e la riapertura delle ambasciate, preceduti dalla giusta esclusione di Cuba dalla spuria lista degli Stati patrocinatori del terrorismo dove non l’avrebbero mai dovuta inserire.
Nel marzo del 2016, durante la sua visita a Cuba, il presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama ha riconosciuto ancora una volta che la politica delblocco imposto all’Isola è obsoleta e va eliminata. Nel suo discorso nel Gran Teatro de L’Avana “Alicia Alonso”, il 22 marzo scorso il presidente Obama ha risaltato, riferendosi alblocco, che “solamente fa male al popolo cubano invece di aiutarlo ed ha richiamato nuovamente il Congresso del suo paese a porrefine a questa politica.
Nonostante questo, il blocco economico,commerciale e finanziario contro Cuba si mantiene in vigore e si continuano ad applicare le restrizioni che questo impone. Negli anni 2015 e 2016 i Dipartimenti del Tesoro e del Commercio degli Stati Uniti hanno emanato alcuni emendamenti alle regole di questa politica che, pur essendo dei passi positivi, sono insufficienti.
Questo nuovo rapportoriflette inmaniera sintetica i danni provocatidall’applicazione del blocco, nel periodo aprile 2015 – aprile 2016.
Nonostante il nuovo scenario, l’11 settembre del 2015 il presidente Obama ha rinnovato le sanzioni contro Cuba, applicando la Legge del Commercio con il Nemico del 1917, che costituisce la base per le leggi e le regole che formano il blocco con l’aggiunta di interessi di politica estera.
L’inasprimento di questa politica è continuato nelle sue dimensioni finanziaria ed extraterritoriale e si riflette nell’imposizione di multe di milioni a banche e istituzioni finanziarie che hanno relazioni con Cuba e nella persecuzione delle transazioni finanziarie internazionali cubane.
Sino al momento in cui è stato terminato questo rapporto, non è stata materializzata l’annunciata autorizzazione dell’uso del dollaro nelle transazioni internazionali di Cuba, nè la possibilità che le banche statunitensi concedano crediti agli importatori cubani di prodotti statunitensi autorizzati.
Non è nemmeno diminuito il timore delle istituzioni finanziarie e degli stessi fornitori statunitensi per via del rischio d’essere multati per realizzare transazioni con Cuba, paese sottoposto a sanzioni dagli Stati Uniti.
Il Presidente degli Stat Uniti dispone di ampie facoltà esecutive che gli permetterebbero, usandole con determinazione, di smantellare in forma concreta la politica del blocco, anche se la sua eliminazione totale necessita una decisione del Congresso.
Il rapporto “Cuba contro il Blocco” del 2016 presenta i limiti della portata delle misure adottate dall’Esecutivo statunitense e lo spettro delle azioni che questi potrebbe sviluppare per l’eliminazione del blocco. Inoltre si presentano numerosi esempi dei danni economici e socili provocati dall’applicazione del blocco d aprile 2015 all’aprile 2016.
Nel testo si dimostra chiaramente che il blocco costituisce il maggior ostacolo per lo sviluppo di tutte le potenzialità dell’economia e il benessere del popolo cubano, così come per le relazioni economiche, commerciali e finanziare di Cuba con gli Stati Uniti e il resto del mondo.
Il danno economico provocato al popolo cubano con l’applicazione del blocco economico, commerciale e finanziario degli Stati Uniti contro Cuba nel periodo citato, e considerando la svalutazione del dollaro contro il valore dell‘oro nel mercato internazionale, è di 753. 688 milioni di dollari nonostante la riduzione del prezzo dell’oro rispetto al periodo precedente.
Da quando è iniziata l’applicazione di questa poltica piu di 50 anni fa, il blocco ha provocato nocumenti ch raggiungonoi 125.873 milioni di dollari a prezzo corrente.
Per avanzare nel processo verso la normalità delle relazioni bilaterali con gli Stati Uniti, per il quale Cuba ha reiterato la sua disposizione sulla base dell’uguaglianza sovrana, la non ingerenza nei temi interni e il rispetto assoluto dell’indipendenza, è necessaria, indubbiamente, l’eliminazione unilaterale e senza condizioni da parte del Governo degli Stati Uniti, del blocco economico, commerciale e finanziario che applica contro Cuba.
È indispensabile che si rispettino le 24 risoluzioni adottate dalla comunità internazionale nell’assemblea generale delle nazioni unite i cui Stati membri chiedono di mettere fine a questa assurda politica.
Il blocco contro Cuba non avrebbe mai dovuto essere applicato e dev’essere eliminato una volta per tutte.