Arthur Gonzalez https://heraldocubano.wordpress.com
In questi giorni la stampa cubana denuncia le borse di studio create, nell’aprile 2015, dall’organizzazione World Learning Inc., con sede a Washington, sulla base di un nuovo “Programma di Leadership d’Estate” affinché giovani cubani, tra i 16 e i 18 anni, studino per quattro settimane negli USA.
Questo programma di studi è finanziato dall’USAID che, come è noto, funge da facciata alla CIA, come molte organizzazioni e fondazioni che hanno fornito il loro nome per coprire i piani sovversivi realizzati durante la chiamata Guerra Fredda, secondo documenti declassificati.
Il programma di borse di studio per gli studenti cubani, persegue il fine di fabbricarli come leader per la loro desiderata transizione al capitalismo, ma non è nuovo ed è stato una delle direzioni della politica USA per cambiare la mente ai giovani cubani.
Nel 2003 crearono l’organizzazione ‘Radici di speranza’; fenomeno sovversivo progettato negli USA con la missione di fomentare, a Cuba, l’ “auto-realizzazione di giovani, tra i 15 e i 35 anni, sostenerli affinché raggiungeranno lo sviluppo di una società pluralista e democratica che rispetti i diritti umani, attraverso iniziative accademiche e culturali in tutta l’isola”.
Per realizzare questa missione, gli specialisti in questioni di sovversione e guerra psicologica della CIA organizzarono gruppi in varie università USA, incentrati sullo sviluppo giovanile come promotori di una società cubana capitalista che smantelli, da dentro e in forma morbida, il sistema socialista.
Il metodo ideato fu quello di animare una rete di universitari che sponsorizzasse conferenze e mobilitasse altri giovani per iniziare il contatto con i cubani.
Uno di coloro che aderirono a questo piano fu il Presidente spagnolo Jose Maria Aznar, che impartì conferenze agli universitari USA per prepararli su come dovevano agire con i loro omologhi cubani.
Nel 2003 effettuarono una conferenza all’Università di Harvard; nel 2005 a quella di Georgetown e nel 2006 a quella di Prince.
Inoltre, assegnarono un budget per fare telefonate ai cubani, e anche regalarono decine di telefoni cellulari agli universitari a Cuba, al fine di parlargli direttamente dei loro interessi, poiché nel noto Piano per la Transizione o Piano Bush, si afferma “Arrivare alla gioventù cubana rappresenta una delle opportunità più significative per precipitare la fine del regime. Questa generazione ha il legame più debole con la Rivoluzione, la sua apatia e scontento sono endemici”.
Come tanti piani della CIA anche questo fu un fallimento e denaro sprecato.
Non rassegnati alle loro sconfitte, nel 2009 intrapresero un altro progetto fatto conoscere attraverso la Sezione di Interessi USA all’Avana, consistente in un programma di borse di studio per partecipare a seminari sulla leadership negli USA.
Lo divisero in due tipi di corsi: uno della durata di cinque settimane, per minori di 25 anni, che studiassero tra il primo ed il terzo anno di una facoltà universitaria, con percorso di leadership in attività educative o comunitarie, e l’altro per cubani con livello pre – universitario o tecnico medio superiore concluso, che mostreranno rilevante esperienza lavorativa ed un sufficiente dominio della lingua inglese.
Senza il minimo rispetto e violando, professionalmente, le disposizioni contenute nella Convenzione di Vienna del 1961, la SINA nel 2009, pubblicava in Facebook che i suoi obiettivi, a Cuba, erano: “promuovere una transizione pacifica al sistema democratico basato sul rispetto della legge e dei diritti umani individuali e aprire sistemi economici e di comunicazione”.
Questo programma s’iniziò sotto l’amministrazione del presidente repubblicano George W. Bush ed il presidente democratico Barack Obama lo mantiene intatto, giacché gli obiettivi contro Cuba non cambiano e formano la psicosi che gli causò il trionfo della Rivoluzione il 01/01/1959, guidata da Fidel Castro.
Nell’estate del 2013, la CIA nella sua ostinata persistenza per ottenere una qualche vittoria, assegnò mezzo milione di dollari alla Fondazione Nazionale Cubano Americana, FNCA, per un altro programma di borse di studio al fine che giovani cubani studiassero presso le università USA.
Il presidente della FNCA, Jorge Mas Santos, dichiarò alla stampa che l’obiettivo perseguito è che “i giovani tornino all’isola come persone educate, che possano continuare a costruire una nuova patria, che apprezzino la loro libertà, il rispetto dei diritti umani, la libertà di espressione”.
Alcune settimane prima, il Dipartimento di Stato aveva annunciato lo stanziamento di 1200000 $ per borse di studio a studenti cubani di livello di scuola media superiore, al fine di formare leader comunitari in grado di cambiare il modo di pensare a Cuba, piantare nella società cubana idee e concetti del capitalismo, come una nuova formula.
Questo progetto nacque destinato al fallimento, scegliendo come “coordinatori” del piano le figure più corrotte della controrivoluzione a Cuba: Berta Soler ed il megalomane Guillermo Fariñas.
Il corso ebbe inizio nel gennaio 2014 diretto dal Centro d’Iniziativa Latinoamericana e dei Caraibi del Miami Dade College, con la presenza di 15 cubani, figli, nipoti, cugini e amici personali di Berta e Fariñas.
Il finale è stato un disastro totale, ed i 15000 $ che costò la presenza dei cubani per il pagamento del viaggio aereo, vitto e alloggio, non hanno avuto risultati.
La figlia di Berta, Lienys Moya Soler, finì espulsa per la sua condotta disordinata e, infine, ritornò a L’Avana incinta di cinque mesi, senza sapere chi fosse il padre del bambino; tre dei tirocinanti beneficiarono della Legge di Aggiustamento Cubano durante il corso e altri due furono allontanati per mancanza di capacità intellettuali.
Nell’estate del 2014, la giovane insegnante della facoltà di giornalismo e blogger Elaine Diaz, ha ricevuto una borsa di studio presso l’Università di Harvard, poiché secondo il sito anti – cubano Martí Notizie, potrebbe convertirsi in un “agente di influenza”.
Nel settembre 2014, Yoani Sánchez Cordero, ha anche ricevuto una borsa di studio da Yahoo in Valori Internazionali, Comunicazioni, Tecnologia e Global Internet, impartita presso la Georgetown University, Washington.
Secondo quanto hanno sostenuto, la blogger controrivoluzionaria avrebbe incentrato i suoi studi in giornalismo digitale durante l’anno accademico 2014-2015, per cui le assegnarono 60000 $ per coprire i costi accademici e di alloggio, più 5000 addizionali per le spese di viaggio.
Tutto quanto esposto dimostra che il tema delle borse di studio non si è iniziato ora e, nonostante i fallimenti, la CIA continua a puntare sulla gioventù, poiché come ha dichiarato l’ex direttore Allen Dulles nella sua strategia contro l’URSS: “La nostra principale scommessa sarà la gioventù. La corromperemo, demoralizzeremo e pervertiremo “[…] L’obiettivo finale della strategia su scala planetaria, è sconfiggere sul terreno delle idee le alternative al nostro dominio mediante l’ abbagliamento e la persuasione, la manipolazione dell’inconscio, l’usurpazione dell’immaginario collettivo e la ricolonizzazione delle utopie redentrici e libertarie, per ottenere un prodotto paradossale ed inquietante: che le vittime giungano a comprendere e condividere la logica dei loro carnefici”.
Poveretti gli ingenui che pensarono che Obama avrebbe permesso che la Rivoluzione socialista migliorasse la qualità della vita del popolo; quelli non capirono ciò che espose nel suo discorso del 17/12/2014.
Ma, come assicurò José Martí : “Più s’ingrandisce l’idea che serviamo laddove più ci si sacrifica ad essa”.
Becas de Estados Unidos a cubanos, una trampa mal intencionada
Por Arthur González
Por estos días la prensa cubana denuncia las becas creadas en abril del 2015 por la organización World Learning Inc., con sede en Washington, basadas en un nuevo “Programa de Liderazgo de Verano” para que jóvenes cubanos de 16 a 18 años estudien durante cuatro semanas en Estados Unidos.
Ese programa de estudios cuenta con el financiamiento de la USAID, que como se conoce le sirve de pantalla a la CIA, como tantas Organizaciones y Fundaciones que le han facilitado su nombre para encubrir los planes subversivos ejecutados durante la llamada Guerra Fría, de acuerdo a documentos desclasificados.
El programa de becas para los estudiantes cubanos, persigue el fin de fabricarlos como líderes para su deseada transición hacia el capitalismo, pero no es novedoso y ha sido una de las direcciones de la política de Estados Unidos por cambiarle la mente a los jóvenes cubanos.
En el 2003 conformaron la organización Raíces de Esperanza; fenómeno subversivo diseñado en Estados Unidos con la misión de fomentar en Cuba la “auto realización de jóvenes de 15 a 35 años, apoyarlos para que lograran el desarrollo de una sociedad pluralista y democrática que respete los derechos humanos, a través de iniciativas académicas y culturales en toda la Isla”.
Para alcanzar esa misión, los especialistas en temas de subversión y guerra psicológica de la CIA, organizaron grupos en diferentes universidades estadounidenses, enfocados en el desarrollo juvenil como impulsores de una sociedad cubana capitalista que desmonte, desde adentro y de forma suave, el sistema socialista.
El método ideado fue el de animar una red de universitarios que patrocinara conferencias y movilizara a otros jóvenes para iniciar el contacto con los cubanos.
Uno de los que sumaron a ese plan fue el presidente español José María Aznar, quien impartió conferencias a los universitarios estadounidenses para prepararlos en cómo debían actuar con sus homólogos de Cuba.
En el 2003 efectuaron una conferencia en la Universidad de Harvard, en el 2005 en la de Georgetown y en el 2006 en la de Prince.
Además, le asignaron un presupuesto para realizar llamadas telefónicas a los cubanos, e incluso regalaron decenas de teléfonos móviles a universitarios en Cuba, con el propósito de hablarles directamente de sus intereses, pues en el conocido Plan para la Transición o Plan Bush, se afirma: “Llegar a la juventud cubana representa una de las oportunidades más significativas para precipitar el fin del régimen. Esta generación tiene el vínculo más débil con la Revolución, su apatía y descontento son endémicos”.
Como tantos planes de la CIA este también fue un fracaso y el dinero malgastado.
No resignados a sus derrotas, en el año 2009 emprendieron otro proyecto dado a conocer a través de su Sección de Intereses en La Habana, consistente en un programa de becas para cursar seminarios sobre liderazgo en Estados Unidos.
Lo dividieron en dos tipos de cursos: uno con duración de cinco semanas para menores de 25 años que estudiaran entre el primer y tercer año de una carrera universitaria, con trayectoria de liderazgo en actividades educacionales o comunitarias, y el otro para cubanos con nivel preuniversitario vencido o técnico medio superior, que mostraran experiencia laboral relevante y un suficiente dominio del idioma inglés.
Sin el menor respeto y violando profesionalmente lo normado en la Convención de Viena de 1961, la Sección de Intereses de Estados Unidos en el 2009 publicaba en Facebook que sus objetivos en Cuba eran: “promover una transición pacífica al sistema democrático, basado en el respeto a la ley y los derechos humanos individuales y abrir sistemas económicos y de comunicación”.
Ese programa se inició bajo la administración del presidente republicano George W. Bush, y el presidente demócrata Barack Obama lo mantiene intacto, ya que los objetivos contra Cuba no cambian y conforman la sicosis que les causó el triunfo de la Revolución el 01.01.1959, encabezada por Fidel Castro.
En el verano del 2013, la CIA en su obstinada persistencia por obtener algún triunfo, le asignó medio millón de dólares a la Fundación Nacional Cubano Americana, FNCA, para otro programa de becas, a fin de que jóvenes cubanos estudiaran en universidades de Estados Unidos.
El presidente de la FNCA, Jorge Mas Santos, declaró a la prensa que el objetivo que se persigue es que “los jóvenes vuelvan a la Isla como personas educadas, que puedan seguir edificando una nueva patria, que valoren su libertad, el respeto a los derechos humanos, la libertad de expresión”.
Semanas antes, el Departamento de Estado había anunciado la asignación de un millón 200 mil dólares para becas a estudiantes cubanos de nivel medio superior, con vistas a formar líderes comunitarios capaces de cambiar la forma de pensar en Cuba, sembrar en la sociedad cubana ideas y conceptos del capitalismo, como una nueva fórmula.
Ese proyecto nació destinado al fracaso, al seleccionar como “coordinadores” del plan a las figuras más corruptas de la contrarrevolución en la Isla: Berta Soler y el megalómano Guillermo Fariñas.
El curso se inició en enero del 2014 dirigido por el Centro de Iniciativa Latinoamericana y del Caribe del Miami Dade College, con la presencia de 15 cubanos, hijos, sobrinos, primos y amigos personales de Berta y Fariñas.
El final fue un desastre total, y los 15 mil dólares que costó la presencia de los cubanos por el pago del transporte aéreo, alojamiento y alimentación, no tuvieron resultados.
La hija de Berta, Lienys Moya Soler, iba a ser fue expulsada por su conducta desordenada y al final regreso a La Habana con cinco meses de embarazo, sin saberse quién era el padre de la criatura; tres de los becarios se acogieron a la Ley de Ajuste Cubano durante el curso y otros dos fueron separados por falta de capacidad intelectual.
En el verano del 2014, la joven profesora de la facultad de periodismo y bloguera Elaine Díaz, recibió una beca en la Universidad de Harvard, pues según el sitio anticubano Martí Noticias, podría convertirse en una “agente de influencia”.
En septiembre del 2014, Yoani Sánchez Cordero, también recibió una beca de Yahoo en Valores Internacionales, Comunicación, Tecnología e Internet Global, impartido en la Universidad de Georgetown, Washington.
Según afirmaron, la bloguera contrarrevolucionaria centraría sus estudios en periodismo digital durante el curso académico 2014-2015, para cual le asignaron 60 mil dólares para cubrir los costos académicos y su alojamiento, más 5 mil adicionales para gastos de viaje.
Todo lo antes expuesto demuestra que el tema de las becas no se inició ahora y a pesar de los fiascos, la CIA continúa apostando a la juventud, pues como afirmara el ex director Allen Dulles en su estrategia contra la URSS: “Nuestra principal apuesta será la juventud. La corromperemos, desmoralizaremos y pervertiremos” […] El objetivo final de la estrategia a escala planetaria, es derrotar en el terreno de la idea las alternativas a nuestro dominio, mediante el deslumbramiento y la persuasión, la manipulación del inconsciente, la usurpación del imaginario colectivo y la recolonización de las utopías redentoras y libertarias, para lograr un producto paradójico e inquietante: que las víctimas lleguen a comprender y compartir la lógica de sus verdugos”.
Allá los ingenuos que pensaron que Obama permitiría que la Revolución socialista mejorara la calidad de vida del pueblo; esos no entendieron lo que expuso en su discurso del 17.12.2014.
Pero como aseguró José Martí: “Más se engrandece la idea a que servimos mientras más se sacrifica a ella”