A Baracoa, il Ministero della Costruzione, Etecsa, l’Organizzazione Elettrica di Base ed i Servizi Comunali lavorano per ristabilire al più presto possibile i servizi di prima necessità, ha segnalato la giornalista Arelis Alba Cobas, @labaracoesa, attraverso il suo spazio nella rete sociale Twitter.
La collega assicura che si sta garantendo l’elaborazione di alimenti e il loro trasferimento ai centri d’evacuazione . È necessaria però la costruzione di un nuovo locale per la produzione e la distribuzione, perchè quelli esistenti sono crollati.
Si disporrà di un gruppo elettrogeno per dare servizio al “Combinato carnico” e cominciare a produrre.
In Baracoa brigate di elettricisti di Las Tunas, Camagüey e Guantánamo s’incorporeranno, ed anche di altre province.
A La Farola lavorano brigate dei movimenti di terra, una di Villa Clara e un’altra di Granma.
La giornalista ha anche assicurato che per distruggere e gettar via le macerie sono stati montati cinque fronti simultanei e che le autorità hanno già ordinato la demolizione delle case irrecuperabili.
Tra le tante strutture danneggiate, va segnalato il ponte sul fiume Toa, del quale restano in piedi solo 50 metri dei 200 che aveva, si legge nella rete sociale Twitter.
Attraverso il hashtag Fuerza Baracoa, la giornalista ha inviato messaggi minuto a minuto dalla Prima Città durante il passaggio dell’uragano Matthew, ha mostrato la devastazione ed anche i lavori del recupero.
Lo Stato Maggiore Nazionale della Difesa Civile ha valutato i primi danni dopo la devastazione del ciclone Matthew
Dopo il passaggio dell’uragano Matthew nella zona orientale di Cuba, lo Stato Maggiore Nazionale della Difesa Civile ha realizzato una riunione con i media della stampa a L’Avana, dove si è informato su quanto era successo a sole poche ore dall’impatto del ciclone e in particolare nella provincia di Guantánamo.
Alle otto di mattina di ieri, mercoledì, è stata riportata l’ubicazione di Matthew a 85 Km. a est nordest di Cabo Lucrecia – Holguín – con un movimento di traslazione di 17 Km/ora e venti massimi sostenuti di 185 Km/o, con categoria 3 nella scala di Saffir Simpson, diretto verso la penisola della Florida dove arriverà nelle prossime ore.
Matthew ha toccato terra a Punta Caleta in provincia di Guantánamo alle 18.00 di martedì 4, ed è restato lì per circa cinque ore, per poi ritirarsi verso la Baia di Mate circa a mezzanotte.
I territori più danneggiati sono stati Imías, Maisí e Baracoa, che si trovano nella prima fase di recupero dei sistemi energetici, acqua, strade e comunicazioni, mentre continua il lavoro del gruppo per la valutazione dei danni e delle necessità per poter stabilire le priorità.
Sino al momento le comunicazioni sono interrotte per cui non si può fare una stima esatta dei danni provocati in questi municipi.
Nella riunione la popolazione è stata invitata a seguire con attenzione le informazioni, perché le piogge e le inondazioni delle coste continueranno. Tutto il personale si deve mantenere nella zona di evacuazione per la sua sicurezza, sino a quando non si suggeriranno altre misure.