Andrés Marí https://nostramerica.wordpress.com
Per la grande stampa ma anche per molti politici, il ciclone Mattew “non è passato” per Cuba. E’ passato invece per Haiti, dove si contano centinaia di morti da aggiungere alle catastrofi del terremoto e del colera di qualche anno fa in quel paese.
Adesso il “mostro” –per maggiore spettacolarità della vita quotidiana degli USA- si dirige verso Cap Canaveral. E’ il solito spettacolo dozzinale con cui ci fanno digerire la politica in queste terre del Signore: che dolore Haiti; anche se la vergogna con cui il mondo guarda come vivono milioni di haitiani provoca appena qualche lacrima controllata.
Mattew sì che è passato per Cuba e ha fatto grandi danni materiali in diverse città per la forza dei venti e per la furia del mare, ma a Cuba non c’è lo spettacolo dei morti e delle miserie che piacerebbero ai soliti manipolatori delle notizie contro l’isola. A Cuba si sta già lavorando alla ricostruzione con tutto il Governo e con un popolo pronto ad aiutare i sinistrati. Dunque è vero: il ciclone non è passato per Cuba nonostante la tristezza che incombe sul paese per le cose perdute. Ma non è passato, non è passato per le informazioni delle agenzie di stampa, non è passato semplicemente perché a Cuba esiste un’ideologia che si pratica a favore delle persone e non delle Banche o delle grandi Corporazioni. Naturalmente questo ha un prezzo in altri ambiti e un prezzo molto alto per lo sviluppo dell’economia cubana, prezzo a cui si espone Cuba per l’ideologia che sostiene e che provoca il blocco economico, commerciale e finanziario che gli Stati Uniti le impongono perfino in modo extraterritoriale.
Se non fosse per questa ideologia a favore della persona –per nulla privilegiata in tanti paesi- oggi, o forse ieri, o già da molti anni, Cuba sarebbe ritornata ad essere “la gemma di prima del 1959” con i suoi morti e altre miserie, in cui si usa quella frase per condannare l’ideologia cubana. Ma, fortunatamente, per questo modo di pensare, il ciclone Mattew servirà solo a ricordare al mondo il valore umano del pensiero di Cuba.
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causale: “danni uragano a Cuba”
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¿Pasó o no pasó el ciclón Matthew por Cuba? Por Andrés Marí
Para la gran prensa y también para muchos políticos el ciclón Matthew “no pasó” por Cuba. Sí pasó por Haití y se cuentan cientos de muertos agregados a las catástrofes del terremoto y el cólera de hace unos años en ese país. Ahora “el monstruo” -para mayor espectacularidad de la vida cotidiana en EEUU- se dirige hacia Cabo Cañaveral. Es el mismo espectáculo de pacotilla con que se digiere la política por estos mundos de Dios: qué pena Haití; aún cuando la vergüenza en que el mundo mira cómo viven millones de haitianos solo provoque una lágrima vigilada.
Sí que pasó Matthew por Cuba e hizo grandes destrozos materiales en diversas ciudades por la fuerza de los vientos y la furia del mar, pero en Cuba no hay paisajes de muertos ni de las miserias que agradarían a tantos manipuladores de las noticias contra la isla. En Cuba ya se trabaja en la recuperación con todo un gobierno y un pueblo volcado en ayudar a los damnificados. Entonces, es verdad, el ciclón no pasó por Cuba a pesar de la tristeza que embarga al país por lo perdido. Pero no pasó, no por los informes de las agencias de prensa, no pasó, sencillamente, porque en Cuba existe una ideología que se practica en favor de las personas y no de los Bancos ni de las grandes Corporaciones. Por supuesto que eso tiene un precio en otros índices, y muy alto para el desarrollo de la economía cubana, que es al que se expone Cuba por la ideología que sostiene y que le provoca el bloqueo económico, comercial y financiero que ejerce EEUU contra ella de forma incluso extraterritorial.
Si no fuera por esa ideología a favor de las personas -nada privilegiada en tantos países-, hoy, o quizás ayer, o hace ya muchos años, Cuba hubiera vuelto a ser “la joyita de oro de antes de 1959″ con sus muertos y otras miserias en que se usa la frase para condenar la ideología cubana. Pero, afortunadamente, por esa forma de pensar, el ciclón Matthew solo servirá para recordarle al mundo el valor humano del pensamiento de Cuba.