Con la premessa che il blocco danneggia il popolo di Cuba, è stato realizzato ieri, mercoledì 12 a l’Avana, il XIII Forum delle organizzazioni della società civile dell’Isola.
Numerose istituzioni studentesche, scientifiche e religiose hanno reiterato la loro condanna al maggior genocidio della storia, che in circa 60 anni ha provocato danni a Cuba per 753.688 milioni di dollari.
Ramón Labañino, Eroe della Repubblica di Cuba, è intervenuto in rappresentazione dell ’Associazione Nazionale degli Economista e Contabili -ANEC- ed ha riferito che il blocco ha provocato danni terribili all’economia della nazione ed ha impedito l’acquisto di risorse tanto semplici come i medicinali Ramón, che è vicepresidente della ANEC, ha considerato il blocco come una dichiarazione di guerra ed ha ricordato che il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha riconosciuto che si tratta di una politica fallita.
Osvaldo Hidalgo, vicepresidente dell’Associazione Cubana dei Limitati Fisico-Motori (Aclifim) ha affermato che per colpa di questa politica criminale che viola la Carta delle Nazioni Unite, è complicato l’accesso ai mezzi di trasporto per gli handicappati e si limita così la loro totale inclusione nella società.
Il membro della segreteria nazionale della Federazione Studentesca Universitaria, Aníbal Barredo, ha dichiarato che il blocco vuole asfissiare il popolo cubano e che nessuna cifra è sufficiente per illustrare i danni che ha provocato all’Isola in circa sei decenni.
La Dichiarazione Finale di questa manifestazione ha raccolto la domanda di queste istituzioni contro il governo degli Stati Uniti che mantengono il blocco economico, commerciale e finanziario imposto all’Isola ed ha appoggiato la posizione del Governo cubano per la sua eliminazione senza condizioni.
Il prossimo 26 ottobre Cuba presenterà nell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite la risoluzione intitolata “Necessità di porre fine al blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti d’America contro Cuba.