L’Ufficio degli aiuti Umanitari dell’Organizzazione delle Nazioni Unite – ONU – ha sollecitato 119 milioni di dollari per prestare assistenza a 750.000 persone danneggiate dall’uragano Matthew in Haiti.
Decine di famiglie sono state danneggiate dal passaggio del ciclone nel sudovest di Haiti ed ora necessitano alimenti, acqua potabile e un tetto.
Oltre al danno provocato dai venti sostenuti che hanno raggiunto raffiche di 235 Km. l’ora e la successiva inondazione, il 70% della popolazione delle zone dove i danni sono stati più gravi, viveva già in estrema povertà e solo il 24% in aree urbane.
In totale 1.4 milioni di haitiani necessita d’assistenza, anche se coloro che necessitano aiuti in forma immediata sono più della metà, ha precisato l’ufficio degli aiuti umanitari della ONU, ha informato Prensa Latina.
L’uragano Matthew ha provocato la maggior crisi umanitaria in Haiti dopo il terremoto del 2010 e questo è avvenuto mentre il paese affrontava un crescente numero di casi di colera, insicurezza alimentare e malnutrizione, ha detto la ONU descrivendo la situazione attuale.
Cuba ha offerto il suo aiuto a questa nazione dei Caraibi con l’invio di 38 medici appartenenti alla brigata Henry Reeve, che lavoreranno con gli specialisti e i laureati in Igiene ed Epidemiologia che formano parte dei gruppo di circa 600 collaboratori cubani della salute che prestano il loro servizi in Haiti.
L’Organizzazione Mondiale della Salute – OMS – ha annunciato l’invio in Haiti di un milione di vaccini contro il colera che minaccia di propagarsi nel paese dei Caraibi.
Dopo la devastazione di Matthew senza dubbio, ha informato l’agenzia DPA, è necessario prendere misure contro l’espansione della malattia, dato che il numero delle infezioni sta aumentando mentre si avvicina la stagione del colera, ha avvertito la OMS a Ginevra.
Il disastro provocato dall’uragano Matthew in Haiti ha lasciato 372 morti e più di 6100 persone sfollate.