Il presidente della Bolivia, Evo Morales, ha annunciato il 12 novembre la sua decisione di fomentare l’Operazione Miracolo, un programma umanitario di Cuba e del Venezuela che ha permesso di recuperare o migliorare la vista di 676 000 persone.
“Oggi stiamo destinando cinque milioni di Boliviani (719 000 dollari) per questa operazione e continueremo a garantire appoggio per prestare servizi alle famiglie con poche risorse”, ha affermato in una cerimonia nella città di El Alto, vicino a La Paz.
Evo ha segnalato l’aiuto solidale e senza condizioni dei fratelli cubani: “E questo è un esempio non solo per la Bolivia, ma per tutto il mondo”, ha esclamato, ed ha ricordato che un’operazione di cataratta in un centro privato costa – in questo paese – circa 1000 dollari, e se si sommano tutti gli interventi realizzati, i cubani hanno fatto risparmiare al nostro popolo 338 milioni di dollari.
Il primo presidente indigeno ha segnalato l’appoggio dato da Cuba e dal Venezuela sin dai primi anni della Rivoluzione Democratica e Culturale, nei settori della salute e dell’educazione.
Morales ha partecipato alla cerimonia per il decimo anniversario dell’inaugurazione del Centro Oculistico di El Alto. Erano presenti la ministra di Salute, Ariana Campero, il rappresentante dell’ Organizzazione Panamericana della Salute, Fernando Leanes, medici cubani e boliviani e personale diplomatico.
Dopo l’incontro, il presidente e l’ambasciatore di Cuba in Bolivia, Benigno Pérez, hanno realizzato un percorso dell’installazione dov’è stata esaminata la vista del presidente Morales.
“Solo in questo ospedale sono stati operati 104071 pazienti con cataratte, pterigium e altre malattie”, ha dichiarato l’ambasciatore cubano, informando che tra i 676171 pazienti operati in tutto il paese, 547294 sono boliviani, ma ci sono stati anche 44000 argentini, 25000 peruviani, 59000 brasiliani e 300 paraguaiani.
L’ambasciatore ha ricordato che l’Operazione Miracolo è un’idea del leader della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, e del purtroppo già scomparso comandante venezuelano Hugo Chávez, iniziata nel 2004 con l’obiettivo di operare sei milioni di latino americani e caraibici in dieci anni.
Pavel Noa, coordinatore nazionale della Brigata Medica Cubana (BMC), ha dichiarato a Prensa Latina che il piano per quest’anno è operare ogni mese 200 pazienti di cataratta e 100 di pterigium negli ospedali oculistici di La Paz, Cochabamba e Santa Cruz.
Il capo della BMC ha informato che attualmente 729 collaboratori cubani della salute prestano i loro servizi in maniera gratuita nei nove dipartimenti boliviani, ed ha segnalato che l’anniversario del Centro Oculistico di El Alto coincide con i dieci anni della presenza della BMC e dei 50 anni dall’arrivo del comandante Ernesto Che Guevara nelle terre boliviane.