Il 7 dicembre è evidenziato nella storia di Cuba da due momenti di dolore per il paese: l’anniversario della morte in combattimento del Titano di Bronzo Antonio Maceo e l’Operazione Tributo, che portò di ritorno in Patria i resti di uomini e donne internazionaliste caduti in diversi luoghi dell’Africa.
Come in tutti i momenti di dolore, di allegria o di impegno della storia di questa isola, lì c’era il Comandante in Capo. Cubadebate condivide oggi coi suoi lettori un gruppo di idee del leader della Rivoluzione Cubana su quell’uomo che tanto amò, Antonio Maceo, come quelle che ha dedicato in onore degli internazionalisti cubani caduti in terre lontane.
Il 7 dicembre 1989, nell’atto di addio di dolore agli internazionalisti caduti durante il compimento di missioni militari e civili, effettuato ne El Cacahual, Fidel ha detto:
“…A questa ora, simultaneamente, in tutti gli angoli da dove procedevano, si dà sepoltura ai resti di tutti gli internazionalisti che caddero nel compimento della loro nobile e gloriosa missione…”
“Da tutte le parti dove sono stati gli internazionalisti cubani sono stati esempio di rispetto alla dignità ed alla sovranità del paese. La fiducia guadagnata nel cuore di questi popoli non è casuale, fu frutto della loro condotta irreprensibile. Grazie a loro, in tutti i luoghi rimase il ricordo del nostro esemplare disinteresse ed altruismo.”
Fidel su Maceo: il migliore omaggio è una patria sovrana, libera e socialista
Su Maceo parlò molto Fidel. Abbiamo selezionato alcune delle frasi che, ricordando il Titano di Bronzo, pronunciò il Comandante in momenti diversi.
“Maceo è nostro, la sua gloria e la sua memoria continueremo ad onorarla in mille forme differenti; la sua gloria e la sua memoria continueremo ad onorarla nel lavoro, nelle lotte, nel compimento dei nostri doveri internazionalisti e fondamentalmente col nostro patriottismo […]”
(Frammento del discorso pronunciato dal Comandante in Capo Fidel Castro Ruz all’inaugurazione del Complesso della Salute Ernesto Che Guevara, nella Provincia de Las Tunas, 14 Giugno 1980)
“Generale Antonio Maceo, i cubani di oggi, educati nel tuo esempio immortale, avrebbero condiviso con te l’onore di starti vicino il giorno glorioso che rispondesti al rappresentante del potere coloniale spagnolo: Non vogliamo pace senza indipendenza.”
(Frammento del discorso pronunciato dal Comandante in Capo Fidel Castro Ruz nell’atto solenne di omaggio ai compleanni di Maceo ed il Che, ne El Cacahual, L’Avana, 15 giugno 2002)
“Ed il migliore omaggio che potevamo rendergli, è questo: un esercito moderno, efficiente, agguerrito, valoroso, internazionalista, degno della storia e delle glorie di Antonio Maceo. Ed al di sopra di tutto, una patria sovrana, libera e socialista; un esercito ed un popolo disposti ad eseguire i suoi ordini, che solo raccoglierà la polvere del suo suolo impastato in sangue, se non perisce nella contesa, colui che cerchi di impadronirsi di lei.”
(Frammento del discorso pronunciato dal Comandante in Capo Fidel Castro Ruz nelle manovre del XX Anniversario, celebrate a Camagüey, il 7 dicembre 1976)
Per conoscere più sull’ideologia e sull’azione del leader della Rivoluzione cubana, visita il nostro sito Fidel Soldato delle Idee.
traduzione di Ida Garberi
Omaggio alla stirpe di Maceo e Fidel
“Quest’anno la nostra peregrinazione al Cacahual, in rappresentazione del popolo cubano ha un significato speciale, perchè siamo venuti con una profonda tristezza qui dove riposano i resti di Antonio Maceo, a dirgli che il suo migliore alunno, Fidel Castro, non sta già più fisicamente con noi”, ha detto ieri mercoledì 7, Jorge Cuevas Ramos, membro della Segreteria del Comitato Centrale del Partito nella cerimonia politicao-militare per il 120º anniversario della morte in combattimento del Luogotenente Generale dell’Esercito di Liberazione Antonio Maceo, e del suo aiutante, il Capitán Panchito Gómez Toro.
Nel mausoleo del Cacahual è stato reso omaggio con la commemorazione del 27º anniversario dell’Operazione Tributo.
“Il Comandante in Capo, ha detto Cuevas Ramos, nei momento più difficili e pericolosi della lunga lotta che abbiamo sferrato contro le continuate aggressioni dell’imperialismo, è ricorso al pensiero di Maceo.
Ma fu la Protesta di Baraguá contro il Patto del Zanjón il fatto più importante e diffuso della sua carriera di ribelle mambì, un simbolo della determinazione e del proposito di continuare la lotta, perché i veri ideali di giustizia e libertà stanno al disopra di tutto.
Hanno partecipato alla cerimonia i membri del Buró Politico del Comitato Centrale del Partito, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, primo vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri e il generale di Corpo d’Esercito Álvaro López Miera, primo viceministro delle FAR con Mercedes López Acea, vicepresidente del Consiglio di Stato.
Santiago ricordd i suoi Eroi
L’omaggio al Luogotenente Generale Antonio Maceo Grajales, a Frank País García e ai morti nelle missioni internazionaliste è stato dedicato a Santiago di Cuba, al Comandante in Capo Fidel Castro Ruz.
Corone di fiori a nome del popolo di Cuba sono state poste per il Titano di Bronzo davanti alla fiamma eterna che arde in sua memoria nella Piazza della Rivoluzione, e all’indimenticabile Frank País, ai piedi della tomba di famiglia che custodisce i sui resto nel cimitero di Santa Ifigenia.
Una corona offerta dal Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, è stata posta ai martiri internazionalisti, con i fiori offerti dal popolo cubano nello stesso cimitero, nel pantheon dove giacciono i morti in queste missioni.
I familiari di questi combattenti hanno reso omaggio al leader della Rivoluzione cubana, al quale hanno portato un fiore bianco in segno di ricordo e di rispetto.
La cerimonia, con una numerosa partecipazione di cittadini è stata presieduta dai membri del Comitato Centrale del Partito, Lázaro Expósito Canto e Beatriz Jhonson Urrutia, primo segretario nella provincia, e presidente dell’organo di governo che hanno poi assistito alla gala politico-culturale dedicata alla data, nel Teatro Heredia.