“Nel Giorno dei Diritti Umani, Cuba festeggia lo sviluppo realizzato in settori come la salute, l’educazione, la scienza e la cultura”, ha indicato l’ambasciata dell’Isola presso la sede della ONU a Ginevra.
Con un comunicato, la delegazione diplomatica ha segnalato che l’Isola ha molto da festeggiare, perchè il trionfo della Rivoluzione nel gennaio del 1959 permise ai suoi cittadini di fare passi avanti significativi nel godimento di tutti i loro diritti.
Il popolo cubano può mostrare al mondo con soddisfazione e orgoglio tutte le sue conquiste nell’ambito dei diritti economici, sociali e culturali, nella sfera dei diritti civili e politici, nella realizzazione dei detti diritti di terza generazione o di solidarietà, ha segnalato il testo.
Tutto questo è stato realizzato nonostante la vigente politica di blocco economico, commerciale e finanzario imposto dagli Stati Uniti da più di cinque decenni, e che rappresenta il più forte ostacolo per la piena realizzazione dei diritti umani del popolo cubano, ha aggiunto il comunicato.
L’ambasciata ha anche messo in risalto la solidarietà internazionale di Cuba in ambiti molto diversi, come la lotta al dominio e al colonialismo, i programmi per favorire l’accesso alla salute e all’educazione, tra l’altro.
Cuba è impegnata a facilitare, come membro attivo del Consiglio dei Diritti Umani, l’attenzione dei giusti reclami storici dei popoli del sud e della maggioranza di tutto il pianeta.
Questo si riferisce a temi come la realizzazione effettiva del diritto allo sviluppo, la lotta contro il razzismo, la discriminazione razziale, la xenofobia e le forme vincolate d’intolleranza, con il pieno rispetto dei principi di universalità, indivisibilità, obiettività senza selettività, rinforzando l’operato in materia di diritti umani.
Cuba, esempio mondiale
“Cuba oggi è un esempio, non solo latinoamericano, ma mondiale in Diritti Umani”, ha affermato in questa capitale il facilitatore del processo di pace tra il governo e le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia – Esercito del Popolo (FARC-EP), Henry Acosta.
A proposito del Giorno dei Diritti Umani, il colombiano che ha partecipato come invitato all’inaugurazione della Piazza della Memoria, inaugurata dalla Procura Generale dell’Ecuador a Quito, ha dichiarato in esclusiva per Prensa Latina che: “Magari tutti i paesi fossero come l’arcipelago dei Caraibi nella difesa dei loro cittadini”.
“Non è casuale che Cuba la si conosce come primo territorio libero dell’America. La Cuba di Fidel (Castro) che non se n’è andata, che sta lì e sta col compagno Raúl Castro), ha sottolineato.
Secondo lui quando si parla di Diritti Umani nel territorio insulare, si possono nominare le cose e citare l’educazione, la salute, la sicurezza, la casa, che sono linee fondamentali e prioritarie per il governo.
A proposito delle violazioni degli Stati Uniti contro Cuba da più di 50 anni, ha sostenuto che, disgraziatamente, quando sembrava che tutto si stesse mitigando arriva il signor Trump e sembra che le cose saranno più complicate.
“Le azioni di Washington contro Cuba sono veri affronti, come molti di quelli commessi dall’impero nordamericano, ma con una durata maggiore nel tempo”.
Poi ha ricordato che non è solo il paese dei Caraibi che ha sofferto le aggressioni dell’impero, ed ha citato le bombe atomiche lanciate su Hiroshima e Nagasaki, in Giappone, nell’agosto del 1945.
“Non dimentichiamo che hanno tirato due bombe su queste città e nessuno li ha processati per massacro e per tante altre cose che hanno commesso”.
“Loro agiscono come chi può tutto e nessuno dice niente”, ha asserito ancora.
Scatenato in Cuba il vespaio giovanile per i Diritti Umani
Centinaia di studenti hanno occupato i parchi e le piazze per partecipare al vespaio “La mia Cuba con Diritti”, nell’ambito della Giornata Nazionale per i Diritti Umani e con il fine di rendere omaggio al principale difensore degli umili, il Comandante in Capo Fidel Castro Ruz.
Il vespaio chiamato così perchè si realizzano azioni differenti in tutta l’Isola, è cominciato giovedì 8 con attività sportive, spettacoli culturali, vendite di libri e presentazioni di materiali audiovisivi, come il “Pacchetto educa”, che mostra i diritti conquistati dal popolo cubano dal 1º gennaio del 1959.
Il programma include la presentazione dei pionieri esploratori, seminari di creazione con le brigate degli istruttori d’arte José Martí, attività nelle Case di Cultura, esposizioni di donne creatrici che risaltano i valori culturali storici e politici della nostra Patria. Inoltre segnala le azioni di riaffermazione rivoluzionaria per gli studenti della FEEM, così come la partecipazione dei movimenti degli artisti dilettanti della FEU.
Varie case di anziani e case dei nonni servono come scenario per il Vespaio Giovanile.
La Giornata Nazionale per i Diritti Umani, che ha come sede l’università de L’Avana, è stata promossa dall’Organizzazione dei Pionieri José Martí (OPJM), la Federazione degli studenti delle Scuole Medie (FEEM) e la Federazione Studentesca Universitaria (FEU).
Queste organizzazioni diffondono i loro messaggi in internet attraverso le piattaforme delle reti sociali, con il proposito di divulgare in Cuba e nel mondo i diritti umani goduti dalla gioventù cubana