L’ambasciata di Cuba presso la UNESCO ha festeggiato il 55º anniversario della Campagna d’Alfabetizzazione nell’Isola con un’esposizione di fotografie e di altri materiali di questa iniziativa, considerata *una grande offensiva di matite e quaderni*.
“In un solo anno si riuscì a dichiarare il paese libero dall’analfabetismo, il 22 dicembre del 1961, grazie ad un esercito che invase tutti gli angoli del paese, portando come armi i quaderni e i manuali d’insegnamento”, ha risaltato l’ambasciatrice, Dulce Buergo.
Di fronte a un folto pubblico, con rappresentanti diplomatici di nazioni di vari continenti, Dulce Buergo ha spiegato che la mostra è formata non solo da fotografie, ma anche da materiali originali usati dagli alfabetizzatori, che si conservano a L’Avana nel museo su questa grande Campagna.
Inoltre sono esposti documenti corrispondenti al metodo cubano d’ alfabetizzazione *Yo, sí puedo*, creato da specialisti in diverse lingue e adattato per insegnare a leggere e scrivere a cittadini di numerose nazioni.
In accordo con le cifre ufficiali, quasi dieci milioni di persone sono state alfabetizzate con questo sistema in paesi di diversi continenti.
L’ Ambasciatrice ha messo in risalto che questi programmi dimostrano che per il governo cubano l’educazione è una priorità e questo coincide con l’indicazione della UNESCO di diffondere la necessità di portare l’insegnamento a tutte le persone del mondo.
“Senza educazione non c’è progresso e non potremmo realizzare gli obiettivi di sviluppo sostenibile tracciati per il futuro nel pianeta”, ha affermato ancora la diplomatica, che ha poi ricordato che chi ha fomentato l’educazione in Cuba è stato il leader della Rivoluzione Fidel Castro Ruz, che è morto il 25 novembre, a 90 anni.
Non si può parlare delle conquiste di Cuba senza parlare di Fidel, ha sostenuto Dulce Buergo, che ha ringraziato per tutti i messaggi di rispetto, affetto e ammirazione per il Comandante in Capo, ricevuti nelle ultime settimane.