L’ Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha reso omaggio ieri, martedì 20, al leader storico della Rivoluzione Cubana Fidel Castro Ruz, deceduto il 25 novembre scorso.
Organizzato dalla Missione Permanente di Cuba presso la ONU, l’omaggio speciale è stato sollecitato da un gruppo di paesi di vari continenti.
A nome delle organizzazioni globali e regionali sono state pronunciate dichiarazioni per ricordare la personalità di Fidel e il suo legato, ha informato Telesur.
Il rappresentante permanente della missione del Venezuela, Rafael Ramírez, nel suo intervento ha affermato che il suo paese prova un’eterna gratitudine per Fidel, per il suo apporto alla Rivoluzione Bolivariana.
“Ho avuto il privilegio d’ascoltare i suoi orientamenti, di conoscerlo e lavorare vicino a questo grande politico d’impatto mondiale” ha affermato.
Ramírez ha sottolineato che Fidel era un uomo saggio, semplice e leale al suo popolo e al suo socialismo.
“A nome del Venezuela rendiamo un sincero omaggio a un gigante dell’America Latina e dei Caraibi e, come ha detto Nicolás Maduro, Fidel ha apportato, la storia lo ha assolto e ora tocca a noi mantenere in alto il suo nome”.
L’ambasciatore dominicano Francisco Cortorreal, a nome della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (Celac), ha segnalato che l’apporto di Fidel costituisce un legato fondamentale per l’integrazione regionale ispirata ai principi della sovranità, la pace e la solidarietà tra i popoli, ha riferito Prensa Latina.
Ugualmente il Gruppo dei 77+ la Cina ha definito il leader della Rivoluzione Cubana “uno straordinario statista”.
La sessione d’omaggio a Fidel Castro è iniziata con un minuto di silenzio. Nelle parole iniziali il presidente dell’Assemblea, Peter Thomson, ha messo in risalto la visione del leader rivoluzionario con il suo richiamo a salvare il mondo dalla guerra, dal sottosviluppo, la fame, la povertà e la distruzione delle risorse naturali indispensabili per la sopravvivenza dell’umanità.