L’ Associazione Cubana delle Nazioni Unite (ACNU), come esponente della società civile dell’Isola, ha approvato tra le sue priorità di lavoro per l’anno in corso di duplicare la lotta per l’eliminazione del blocco economico, commerciale e finanziario degli USA contro Cuba.
Nell’assemblea degli associati della ACNU che si è svolta sabato 21 nella capitale, è stato sottolineato che sino a che il Congresso nordamericano non derogherà le leggi che articolano questa criminale politica contro l’Isola, continueranno il reclamo e le azioni dei 450 associati, collettivi e individuali.
Il blocco è stato giudicato illegale e ingiusto. Gli associati lo hanno definito un castigo ingiustificabile per il popolo cubano, che ha un costo in aumento per l’economia del paese.
L’ambiente associativo cubano coordinerà azioni e attività nel 2017 per denunciare il danno reale del blocco contro l’Isola ed anche reclamando al governo degli Stati Uniti che restituisca il territorio occupato illegalmente in Guantánamo.
Fermín Quiñonez Sánchez, che ha assunto di recente la direzione della ACNU, ha risaltato il lavoro dell’associazione nell’anno in corso e la necessità di continuare a incorporare i giovani all’organizzazione, che compirà quest’anno 70 anni, portabandiera nella preservazione dell’indipendenza e la sovranità della nazione.
Poi ha segnalato l’importanza della ACNU come ente attivo, che unisce la società civile socialista cubana e opera per far conoscere la realtà dell’Isola nelle diverse latitudini, soprattutto nei meccanismi delle Nazioni Unite.
Ana Teresita González Fraga, vice ministra delle Relazioni Estere, ha definito “autentica, rivoluzionaria e impegnata” la società civile riunita nella ACNU, ed ha riconosciuto il ruolo svolto durante l’anno scorso, soprattutto per ottenere una votazione storica nella ONU contro il blocco, quando gli USA e Israele si sono astenuti per la prima volta.
In tutte le conquiste della Rivoluzione in materia di politica estera, senza dubbio, c’è stato il lavoro della ACNU, con un forte impegno come vera rappresentante della società civile dell’Isola.
“La ACNU ha realizzato grandi apporti al lavoro di Cuba nei forum internazionali in temi differenti, ma molto importanti, come i diritti umani e il cambio climatico”, ha sottolineato ancora la viceministro.
“Resta molto da fare e sarà importante continuare a vedere la società civile come un attore fondamentale dentro e fuori dal paese”, ha aggiunto, ed ha esortato l’Associazione Cubana delle Nazioni Unite a rendersi sempre più visibile nella difesa della realtà cubana nell’arena internazionale e nell’ambito delle reti sociali.
L’Assemblea Generale degli Associati della ACNU ha accordato d’elogiare il lavoro della direttrice uscente, l’ambasciatrice Soraya Álvarez, che per quattro anni ha diretto l’organizzazione con un lavoro eccezionale per il protagonismo della società civile cubana.
Fondata nel maggio del 1947 da grandi personalità di diverse sfere della vita politica e culturale dell’Isola, tra le quali Juan Marinello, Fernando Ortiz, Carlos Rafael Rodríguez, Ofelia Domínguez, Lázaro Peña, Blas Roca Calderío, e Jorge Mañach, la ACNU è un’organizzazione non governativa – ONG – che lavora seguendo i principi delle Nazioni Unite.