In vista delle elezioni politiche del prossimo 19 febbraio in Ecuador, il Consiglio Nazionale Elettorale – CNE – ha approvato domenica 5, il 100% dell’architettura disegnata per garantire una votazione senza irregolarità e trasparente, ha informato PL.
Si tratta della terza esercitazione nazionale elettorale in sviluppo nelle 24 province e circoscrizioni all’estero ed hanno partecipato all’esercizio in questa occasione 14 delegati dei gruppi di controllo internazionale che hanno constato l’efficacia del sistema implementato dal massimo organo in materia di suffragi nella nazione.
Il presidente del CNE, Juan Pablo Pozo, ha segnalato che esistono portate progressive della funzionalità dell’architettura tecnologica di questo organo di fronte alle votazioni e alla consultazione popolare sui paradisi fiscali, previsti nella stessa giornata del 19, dopo le esercitazioni precedenti realizzate l’8 e il 22 gennaio.
Come parte dell’esercitazione, le autorità corrispondenti hanno attivato la tavola nazionale di sicurezza elettorale, dalle installazioni del sistema integrato di sicurezza ECU911, a Quito e nel resto delle provincie.
In qualità di osservatori hanno partecipato alla giornata organismi internazionali come l’Organizzazione degli Stati Americani, l’Unione delle Nazioni Sudamericane, l’Unione Interamericana degli Organismi Elettorali e l’Associazione Mondiale degli Organismi elettorali.
Il 19 febbraio sono chiamati a votare 12.8 milioni di cittadini in questo paese sudamericano che eleggeranno il prossimo presidente e vice presidente, i 137 membri dell’Assemblea Nazionale e cinque parlamentari delle Ande.
Il candidato alla presidenza per il movimento al governo Alianza País, Lenin Moreno, ha detto che lui scommette sul dialogo, la trasparenza e il rispetto verso gli altri candidati.
PL ha informato che parallelamente alle votazioni si effettuerà un plebiscito per approvare la proposta dell’esecutivo di proibire ai funzionari con incarichi pubblici e dignità, d’avere capitali e beni nei paradisi fiscali.
Moreno ha definito *povertà spirituale* quello che muove i candidati dell’opposizione a intraprendere una campagna contro Jorge Glas, il suo compagno di formula per le elezioni e attuale vice presidente del paese, vincolandolo alla rete della corruzione della petrolifera statale Petroecuador, senza presentare prove.