Assange ed Evo Morales

“Ho l’onore di rivolgermi a Voi in quest’anniversario della morte di un uomo che ha lottato alacramente contro l’imperialismo, il neo-colonialismo e altre forme di oppressione dei popoli, specialmente in America Latina”.

Il fondatore di Wikileaks ha inviato una lettera alla Rete degli Intellettuali in difesa dell’Umanità, che si sono riuniti nella Casa Amarilla, a Caracas, per commemorare il quarto anno della morte del Comandante Hugo Chávez.

Dopo aver espresso il suo apprezzamento per Chávez quando, nel 2001, fu l’unico leader a denunciare l’assassinio di innocenti da parte degli Stati Uniti in Afghanistan – “voi non potete combattere il terrorismo con il terrorismo” – Assange racconta la sua lotta per denunciare le atrocità dell’imperialismo e del rifiuto del salvacondotto fuori l’ambasciata dell’Ecuador. “Rimaniamo fedeli alla promessa di pubblicare la verità senza paura o negoziati sotto il tavolo”.

A proposito del colpo di stato del 2002, “gli Stati Uniti sostennero il golpe contro di lui, ma centinaia di migliaia di venezuelani si riversarono nelle strade, molti di loro con la Costituzione in mano. Come tutti noi, non era libero dal peccato, ma le sue virtù hanno scosso la Terra”, ha proseguito Assange.

E sulla sua vicenda personale, dopo aver ringraziato l’Ecuador per la protezione contro le minacce dei paesi imperialisti, Assange rimarca come “l’Impero non è riuscito a silenziarmi. Sono libero semplicemente perché sono libero di esprimermi. E sfrutto questa libertà per ringraziare il coraggio dell’Ecuador e altri Stati, come il Venezuela, che si sono uniti per appoggiarmi. La mia lotta si può convertire una storia di successo per la libertà di espressione e per i diritti umani”.

E la conclusione: “La liberazione dei popoli dipende dalla liberazione della mente dei popoli. Per questo, necessitiamo che gli sforzi rivoluzionari pacifici come quelli di Wikileaks fioriscano anche altrove nel mondo”.

Il presidente della Bolivia, Evo Morales, ha affermato che il XIV Vertice Straordinario dell’Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nuestra America – Trattato di Commercio dei Popoli, ha costituito un momento di rilancio dell’organizzazione per affrontare il contesto regionale avverso.

I popoli faranno nuovamente trionfare i movimenti progressisti

In alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa da L’Avana, dove il leader boliviano si era recato per curare un’infezione alla gola che lo tormentava da oltre un mese, Morales ha assicurato che quei popoli che adesso si trovano in sofferenza per le politiche applicate dai governi di destra, faranno nuovamente trionfare i movimenti politici progressisti.

Evo Morales ha rimarcato l’importanza della decisione assunta dall’ALBA-TCP di organizzare un incontro mondiale dei popoli per la cittadinanza universale e un mondo senza muri, per l’integrazione. Una decisione definita strategica perché il capitalismo applica politiche di intervento per la dominazione, mentre il socialismo propone l’integrazione per la liberazione.

http://www.lantidiplomatico.it

Share Button

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.